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Edizione: Ed. restaurata e rimasterizzata
Pubblicazione: [Campi Bisenzio] : Dolmen Home Video, [2008]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La ragazza di Bube \xc3\xa8 un film del 1963 diretto da Luigi Comencini, tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Cassola.\nL'atmosfera del film differisce da quella del romanzo, in quanto i due protagonisti del romanzo, Mara e Bube, sono degli adolescenti, mentre il film viene interpretato da attori giovani, ma in piena et\xc3\xa0 adulta. Per il resto la trama del romanzo viene rispettata pi\xc3\xb9 o meno fedelmente, fatta eccezione per pochi adattamenti indispensabili: la storia del libro \xc3\xa8 infatti complessa e ricca di particolari.\nBench\xc3\xa9 il romanzo di Carlo Cassola sia ambientato a Monteguidi, Volterra, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi e San Gimignano, il film \xc3\xa8 stato girato a Ponte a Macereto (nei pressi di San Lorenzo a Merse), Anghiari, Ronciglione e Terni.\n\n"
"Il cinema italiano \xc3\xa8 attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumi\xc3\xa8re. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali citt\xc3\xa0 della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosit\xc3\xa0 del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avr\xc3\xa0 il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che trover\xc3\xa0 una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecitt\xc3\xa0, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla met\xc3\xa0 degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualit\xc3\xa0, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.\n\n"
"Claudia Cardinale, all'anagrafe Claude Jos\xc3\xa9phine Rose Cardinale (Tunisi, 15 aprile 1938), \xc3\xa8 un'attrice italiana.\nAnnoverata tra le pi\xc3\xb9 celebri interpreti della storia del cinema italiano, durante la sua lunghissima carriera, durata pi\xc3\xb9 di sessant'anni, ha recitato in una vasta gamma di generi cinematografici, dai film drammatici a quelli storici, dalle commedie ai western.\n\xc3\x88 stata definita l'attrice italiana pi\xc3\xb9 importante emersa negli anni sessanta ed \xc3\xa8 stata l'unica a conseguire una notoriet\xc3\xa0 internazionale paragonabile a quella di Sophia Loren o di Gina Lollobrigida, entrambe facenti parte della precedente generazione di attrici negli anni cinquanta. La stampa internazionale l'ha spesso definita la donna pi\xc3\xb9 bella del mondo durante quel decennio.La sua \xc2\xabbellezza in pari tempo solare e notturna, delicata e incisiva, enigmatica e inquietante\xc2\xbb \xc3\xa8 stata utilizzata e valorizzata dai maggiori autori dell'epoca d'oro del cinema italiano. Si ricordano in particolare le sue interpretazioni per: Mario Monicelli (I soliti ignoti), Luchino Visconti (Il Gattopardo, Vaghe stelle dell'Orsa...), Federico Fellini (8\xc2\xbd), Mauro Bolognini (Il bell'Antonio, La viaccia, Senilit\xc3\xa0, Libera, amore mio!), Valerio Zurlini (La ragazza con la valigia), Luigi Comencini (La ragazza di Bube), Sergio Leone (C'era una volta il West), Luigi Zampa (Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata), Luigi Magni (Nell'anno del Signore) e Damiano Damiani (Il giorno della civetta). Nel febbraio 2011, il quotidiano statunitense Los Angeles Times l'ha nominata tra le 50 donne pi\xc3\xb9 belle della storia del cinema di tutti i tempi.\nNel 1984 vince il Premio Pasinetti alla miglior attrice alla 42\xc2\xaa Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per Claretta. Ha inoltre vinto il Leone d'oro alla carriera, l'Orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino, 5 David di Donatello, 5 Nastri d'argento e 3 Globi d'oro.\nCome le altre attrici della sua generazione, ha incarnato un nuovo modello femminile, una donna volitiva e battagliera, che vuole essere libera e indipendente, afferma la propriet\xc3\xa0 di s\xc3\xa9 stessa e aspira a un ruolo paritario nei rapporti affettivi e professionali.Compagna per oltre un decennio del produttore cinematografico Franco Cristaldi, principale artefice della sua carriera, dalla met\xc3\xa0 degli anni settanta \xc3\xa8 stata legata al regista Pasquale Squitieri e dalla fine degli anni ottanta risiede stabilmente in Francia. Ha due figli, Patrick e Claudia junior. Nel 1979 diventa nonna per la prima volta.\nParla fluentemente cinque lingue: italiano, francese, inglese, spagnolo e arabo tunisino (oltre che il siciliano).\n\n"
"Gabriella Giorgelli, talvolta accreditata come Gabriella George (Carrara, 29 luglio 1941), \xc3\xa8 un'attrice italiana, attiva nel cinema e in televisione dagli anni sessanta agli anni novanta.\n\n"
"Luigi Comencini (Sal\xc3\xb2, 8 giugno 1916 \xe2\x80\x93 Roma, 6 aprile 2007) \xc3\xa8 stato un regista e sceneggiatore italiano.\nHa diretto nella sua carriera i maggiori attori italiani, fra cui Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida in Pane, amore e fantasia, film con il quale ha lanciato la commedia all'italiana, di cui \xc3\xa8 stato uno dei massimi esponenti insieme a Mario Monicelli e Dino Risi.\nEra sposato con la principessa Giulia Grifeo di Partanna, con la quale ebbe quattro figlie: le registe Cristina e Francesca (che ha collaborato alla regia del suo ultimo lavoro, un remake di Marcellino pane e vino), la scenografa Paola e la direttrice di produzione Eleonora. Il nipote, Carlo Calenda, figlio di Cristina, \xc3\xa8 stato ministro nel Governo Renzi e nel Governo Gentiloni."
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"