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Pubblicazione: Firenze : Casa editrice Leo S. Olschki, 1954
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Catalogue ... / Librairie ancienne Leo S. Olschki
'Giulio Einaudi editore, nota anche pi\xc3\xb9 semplicemente come Einaudi, \xc3\xa8 una casa editrice italiana.'
'Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 \xe2\x80\x93 Vienna, 28 luglio 1741) \xc3\xa8 stato un compositore e violinista italiano, considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale.\nSacerdote, pur non potendo celebrare la Messa per motivi di salute, era detto "il Prete rosso" per il colore dei capelli. \nFu uno dei violinisti pi\xc3\xb9 virtuosi del suo tempo e uno dei pi\xc3\xb9 grandi compositori di musica barocca. Considerato il pi\xc3\xb9 importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribu\xc3\xac significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico (un genere iniziato da Giuseppe Torelli), e della tecnica del violino e dell\'orchestrazione. Non trascur\xc3\xb2 inoltre l\'opera in musica, e la sua opera compositiva vastissima comprende inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra.\nLe sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo tra cui il genio massimo del barocco Johann Sebastian Bach, ma anche Pisendel, Heinichen, Zelenka, Boismortier, Corrette, De Fesch, Quantz e in seguito i grandi musicisti classici come Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini e Ludwig van Beethoven (es. sinfonia pastorale). Le sue composizioni pi\xc3\xb9 note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre esempio di musica a soggetto. Come per molti compositori barocchi, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell\'oblio. Solo grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo, come Arnold Schering, Marc Pincherle, Alberto Gentili e Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Vivaldi riemerse, diventando uno dei compositori pi\xc3\xb9 noti ed eseguiti.'
'Giovanni Papini (Firenze, 9 gennaio 1881 \xe2\x80\x93 Firenze, 8 luglio 1956) \xc3\xa8 stato uno scrittore, poeta, saggista e terziario francescano italiano, noto anche col nome religioso di fra\' Bonaventura.\n\nIntellettuale controverso e discusso, ma anche ammirato per il suo stile di scrittura, fu studioso di filosofia, di religione, critico letterario e acceso polemista, narratore e poeta, divulgatore del pragmatismo e delle avanguardie storiche come il futurismo e il post-decadentismo.\nPass\xc3\xb2 da una posizione all\'altra su pi\xc3\xb9 fronti, sempre insoddisfatto e inquieto: si convert\xc3\xac dall\'anticlericalismo e dall\'ateismo accesi al cattolicesimo con punte di eterodossia e intransigenza; pass\xc3\xb2 dal maledettismo e dall\'interventismo convinto (prima del 1915) all\'avversione verso la guerra. Negli anni trenta, dopo essere passato dall\'individualismo al conservatorismo, aderisce infine al fascismo, mantenendo comunque un\'avversione verso il nazismo e pentendosi poi del razzismo. Mor\xc3\xac nel 1956 di malattia del motoneurone (sclerosi laterale amiotrofica di tipo bulbare), che lo affliggeva dal 1952.\nPressoch\xc3\xa9 rimosso dalla grande letteratura dopo la scomparsa principalmente per le sue scelte ideologiche, fu apprezzato e rivalutato in seguito; nel 1975, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges lo defin\xc3\xac un autore "immeritatamente dimenticato".'