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Pubblicazione: Piombino : La Bancarella, 2017
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 \xe2\x80\x93 Bruxelles, 29 novembre 1924) \xc3\xa8 stato un compositore italiano, considerato uno dei maggiori e pi\xc3\xb9 significativi operisti della storia musicale.\n\nLe sue prime composizioni erano radicate nella tradizione dell'opera italiana del tardo XIX secolo. Tuttavia, successivamente, Puccini svilupp\xc3\xb2 con successo il suo lavoro in una direzione personale, includendo alcuni temi propri del Verismo musicale, un certo gusto per l'esotismo e studiando l'opera di Richard Wagner sia sotto il profilo armonico che orchestrale e per l'uso della tecnica del leitmotiv. Ricevette la formazione musicale presso il conservatorio di Milano, sotto la guida di maestri come Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli, dove fece amicizia con Pietro Mascagni.\nLe opere pi\xc3\xb9 famose di Puccini, considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo, sono La boh\xc3\xa8me (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1903) e Turandot (1926). Quest'ultima non fu completata perch\xc3\xa9 il compositore si spense stroncato da un tumore alla gola poco prima di terminare le ultime pagine (il Maestro era un forte fumatore); l'opera fu poi completata con finali diversi: quello di Franco Alfano (il primo, coevo alla prima assoluta ed ancor oggi pi\xc3\xb9 eseguito); successivamente nel XXI secolo per opera di Luciano Berio, abbastanza rappresentato. Non mancano altre proposte e studi di nuovi completamenti.\n\n"
"George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (Motihari, 25 giugno 1903 \xe2\x80\x93 Londra, 21 gennaio 1950), \xc3\xa8 stato uno scrittore, giornalista, saggista, attivista e critico letterario britannico.\nConosciuto in vita come un giornalista e opinionista politico e culturale, oltrech\xc3\xa9 prolifico saggista ed attivista politico-sociale, Orwell \xc3\xa8 generalmente considerato uno dei maggiori autori di prosa in lingua inglese del XX secolo. La sua grande fama \xc3\xa8 dovuta in particolar modo anche a due romanzi, scritti verso la fine della sua vita negli anni Quaranta: l'allegoria politica di La fattoria degli animali e la distopia di 1984, che descrive una cos\xc3\xac vivida realt\xc3\xa0 fantapolitica e fantascientifica totalitaria da aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo \xc2\xaborwelliano\xc2\xbb, oggi ampiamente usato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.\n\nPolemista lucido e anticonformista, Orwell non risparmi\xc3\xb2 critiche neanche all'intellighenzia socialista inglese, alla quale si sentiva profondamente estraneo. Era e rimase fino alla fine un convinto socialista, ma la presa di coscienza, in virt\xc3\xb9 anche delle tragiche esperienze personali, delle contraddizioni e dei fatali errori della linea politica implementata in Unione Sovietica sotto la dirigenza di Iosif Stalin, lo port\xc3\xb2 ad abbracciare un virulento antisovietismo, scontrandosi cos\xc3\xac con una consistente parte della sinistra europea dell'epoca. Nel 1946 scrisse:"
'La Comed\xc3\xaca, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, \xc3\xa8 un poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina.\nL\'opera non esiste nella sua forma originale: essendo stata prodotta prima dell\'invenzione della stampa veniva scritta e ricopiata a mano; tra tutti i manoscritti giunti a noi oggigiorno non esistono due versioni uguali, come per tutti i testi antichi, i casi di diversificazione sono tantissimi e variano da semplici modifiche ortografiche, (diritta via o diricta via) fino all\'uso di versi simili ma diversi, o parole completamente differenti che danno anche significati diversi, ad esempio il ruscello che esce dalle sorgenti di acqua bollente ..esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici che fu analizzato e commentato con il presupposto che ci fossero delle donne peccatrici, forse prostitute (?), lasciando molti dubbi, ma con un significato completamente stravolto rispetto al pi\xc3\xb9 ragionevole pettinatrici o pettatrici o pectatrici cio\xc3\xa8 le operaie che lavoravano la cardatura e la pettinatura dell lino nelle acque termali.\nIl titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia (probabilmente pronunciata con accento tonico sulla i); e cos\xc3\xac \xc3\xa8 intitolata anche l\'editio princeps del 1472. L\'aggettivo \xc2\xabDivina\xc2\xbb le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma \xc3\xa8 nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de\' Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero "La Divina Comedia".\nComposta secondo i critici tra il 1304/07 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna, la Commedia \xc3\xa8 il capolavoro di Dante ed \xc3\xa8 universalmente ritenuta una delle pi\xc3\xb9 grandi opere della letteratura di tutti i tempi, nonch\xc3\xa9 una delle pi\xc3\xb9 importanti testimonianze della civilt\xc3\xa0 medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo.\nIl poema \xc3\xa8 diviso in tre parti, chiamate \xc2\xabcantiche\xc2\xbb (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l\'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale) formati da un numero variabile di versi, fra 115 e 160, strutturati in terzine. Il poeta narra di un viaggio immaginario, ovvero di un Itinerarium mentis in Deum, attraverso i tre regni ultraterreni che lo condurr\xc3\xa0 fino alla visione della Trinit\xc3\xa0. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell\'oltretomba cristiano \xc3\xa8 un culmine della visione medievale del mondo sviluppatasi nella Chiesa cattolica. \xc3\x88 stato notato come tutte e tre le cantiche terminino con la parola \xc2\xabstelle\xc2\xbb (Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle"; Purgatorio: "Puro e disposto a salir a le stelle"; Paradiso: "L\'amor che move il sole e l\'altre stelle"). \nL\'opera ebbe subito uno straordinario successo e contribu\xc3\xac in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana. Il testo, del quale non si possiede l\'autografo, fu infatti copiato sin dai primissimi anni della sua diffusione e fino all\'avvento della stampa in un ampio numero di manoscritti. Parallelamente si diffuse la pratica della chiosa e del commento al testo (si calcolano circa sessanta commenti e tra le 100.000 e le 200.000 pagine), dando vita a una tradizione di letture e di studi danteschi mai interrotta: si parla cos\xc3\xac di "secolare commento". La vastit\xc3\xa0 delle testimonianze manoscritte della Commedia ha comportato un\'oggettiva difficolt\xc3\xa0 nella definizione del testo: nella seconda met\xc3\xa0 del Novecento l\'edizione di riferimento \xc3\xa8 stata quella realizzata da Giorgio Petrocchi per la Societ\xc3\xa0 Dantesca Italiana. Pi\xc3\xb9 di recente due diverse edizioni critiche sono state curate da Antonio Lanza e Federico Sanguineti.La Commedia, pur proseguendo molti dei modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali (ispirazione religiosa, scopo didascalico e morale, linguaggio e stile basati sulla percezione visiva e immediata delle cose), \xc3\xa8 profondamente innovativa poich\xc3\xa9, come \xc3\xa8 stato rilevato in particolare negli studi di Erich Auerbach, tende a una rappresentazione ampia e drammatica della realt\xc3\xa0, espressa anche con l\'uso di neologismi creati da Dante come \xc2\xabinsusarsi\xc2\xbb, \xc2\xabinluiarsi\xc2\xbb e \xc2\xabinleiarsi\xc2\xbb.\xc3\x88 una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano.'