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Pubblicazione: Firenze : Le Monnier, 1970
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'F\xc3\xa9lix Lope de Vega y Carpio (Madrid, 25 novembre 1562 \xe2\x80\x93 Madrid, 27 agosto 1635) \xc3\xa8 stato uno scrittore, poeta e drammaturgo spagnolo.\nVissuto nel siglo de oro spagnolo, fu incredibilmente prolifico ed \xc3\xa8 nel numero ristretto dei pi\xc3\xb9 famosi autori di teatro del mondo. Lope de Vega coltiv\xc3\xb2 ogni tipo di genere letterario, con l\'eccezione del romanzo picaresco. La sua vita e la sua opera furono caratterizzate del resto sempre da estrema esuberanza. Fu amico di Quevedo e di Jos\xc3\xa9 de Valdivielso, ma anche rivale di Alarc\xc3\xb3n e Cervantes. Lo stesso Cervantes lo defin\xc3\xac monstruo de naturaleza, ossia "prodigio della natura", per la sua facilit\xc3\xa0 nello scrivere.\nIn effetti il suo catalogo \xc3\xa8 quanto mai cospicuo. Scrisse oltre tremila sonetti, tre romanzi, quattro racconti, nove epopee, tre poemi didattici, varie centinaia di commedie, addirittura milleottocento, secondo il catalogo di Juan P\xc3\xa9rez de Montalb\xc3\xa1n, suo allievo e primo biografo. Lo studioso Rennert y Castro porta il catalogo a settecentoventitr\xc3\xa8 opere, di cui settantotto di attribuzione errata o dubbia, duecentodiciannove perdute, cosicch\xc3\xa9 il repertorio drammatico di Lope si "ridurrebbe" oggi a quattrocentoventisei opere.\n\n'
'Il santuario della Madonna di San Luca (San L\xc3\xb3cca in bolognese) \xc3\xa8 una basilica dedicata al culto cattolico mariano e si eleva sul colle della Guardia, uno sperone in parte boschivo a 280 m s.l.m. a sud-ovest del centro storico di Bologna. \xc3\x88 un importante santuario nella storia della citt\xc3\xa0, fin dalle sue origini meta di pellegrinaggi per venerare l\'icona della Vergine col Bambino detta "di San Luca".\nIl santuario \xc3\xa8 raggiungibile da porta Saragozza attraverso una lunga e caratteristica via porticata, che scavalca via Saragozza con il monumentale Arco del Meloncello (1732) per poi salire ripidamente fino al santuario.\n\n'
'La Vita nuova \xc3\xa8 la prima opera di attribuzione certa di Dante Alighieri, scritta tra il 1292 ed il 1295. Si tratta di un prosimetro nel quale sono inserite 31 liriche (25 sonetti, 1 ballata, 5 canzoni) in una cornice narrativa di 42 capitoli.\n\n'
"John Donne (/\xcb\x88d\xca\x8cn/; Londra, 22 gennaio 1572 \xe2\x80\x93 Londra, 31 marzo 1631) \xc3\xa8 stato un poeta, religioso e saggista inglese, nonch\xc3\xa9 avvocato e chierico della Chiesa d'Inghilterra.\nScrisse sermoni e poemi di carattere religioso, traduzioni latine, epigrammi, elegie, canzoni, sonetti e satire. Pu\xc3\xb2 essere considerato come il rappresentante inglese del concettismo durante l'epoca post-elisabettiana.\nLa sua poetica fu nuova e vibrante per quanto riguarda il linguaggio e l'invettiva delle metafore, specie se paragonato ai suoi contemporanei. Lo stile di Donne \xc3\xa8 caratterizzato da sequenze iniziali ex abrupto e vari paradossi, dislocazioni e significati ironici. La sua frequente drammaticit\xc3\xa0 e i discorsi da ritmi giornalieri, la sua tesa sintassi e la sua eloquenza di pensiero furono sia una struggente reazione nei confronti dell'uniformit\xc3\xa0 convenzionale della poetica elisabettiana sia un adattamento in inglese delle tecniche barocche e manieriste europee.\nCelebre il suo sermone Nessun uomo \xc3\xa8 un'isola (meditazione XVII) citato da Ernest Hemingway in epigrafe a Per chi suona la campana, e da cui trae ispirazione un omonimo libro di Thomas Merton.\n\n"