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Serie: Biblioteca dell'Archivum Romanicum. Serie 1, Storia, letteratura, paleografia ; 167
"Roma (AFI: /\xcb\x88roma/, ) \xc3\xa8 un comune italiano di 2 790 712 abitanti, capitale della Repubblica Italiana, nonch\xc3\xa9 capoluogo dell'omonima citt\xc3\xa0 metropolitana e della regione Lazio.\nSi tratta del comune pi\xc3\xb9 popoloso d'Italia e il terzo dell'Unione europea dopo Berlino e Madrid, mentre con 1287,36 km\xc2\xb2 \xc3\xa8 il comune pi\xc3\xb9 esteso d'Italia e la quinta citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 estesa d'Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra e San Pietroburgo, nonch\xc3\xa9 la prima dell'Unione europea. Dotata di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale, disciplinato da una legge dello Stato, \xc3\xa8 inoltre il comune europeo con la maggiore superficie di aree verdi. \nFondata secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima), nel corso dei suoi tre millenni di storia \xc3\xa8 stata la prima metropoli dell'umanit\xc3\xa0, cuore pulsante di una delle pi\xc3\xb9 importanti civilt\xc3\xa0 antiche, che influenz\xc3\xb2 la societ\xc3\xa0, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, l'urbanistica, l'ingegneria civile, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'Impero romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi e del Regno d'Italia (dal 1871 al 1946). Per antonomasia, \xc3\xa8 definita l'Urbe, Caput Mundi e Citt\xc3\xa0 eterna.\nCuore della cristianit\xc3\xa0 cattolica, \xc3\xa8 l'unica citt\xc3\xa0 al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Citt\xc3\xa0 del Vaticano: per tale motivo \xc3\xa8 spesso definita capitale di due Stati. Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, \xc3\xa8 espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle propriet\xc3\xa0 extraterritoriali della Santa Sede nella citt\xc3\xa0, \xc3\xa8 stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanit\xc3\xa0 dell'UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle mura gianicolensi. \nLuogo di fondazione della Comunit\xc3\xa0 economica europea e dell'Euratom, ospita anche le sedi di tre organizzazioni delle Nazioni Unite: l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Programma alimentare mondiale (PAM)."
"La Romania (in romeno Rom\xc3\xa2nia, [rom\xc9\xa8\xcb\x88nia]) \xc3\xa8 uno Stato membro dell'Unione europea e dell'ONU, situato in Europa centro-orientale nell'area attigua alla penisola balcanica.\nHa una popolazione di 19 638 000 abitanti (agosto 2017) e una superficie di 238391 km\xc2\xb2.\n\xc3\x88 una repubblica semipresidenziale e la sua capitale \xc3\xa8 Bucarest.\nConfina a ovest con l'Ungheria e la Serbia, a sud con la Bulgaria, a est con il Mar Nero, la Moldavia e l'Ucraina e a nord nuovamente con l'Ucraina.\nDal 29 marzo 2004 la Romania fa parte dei Paesi della NATO e, dal 1\xc2\xba gennaio 2007, di quelli membri dell'Unione europea.\nLa sua valuta \xc3\xa8 il leu (simbolo L), (1 leu = 0,205421 euro, al 22 novembre 2020).\n\n"
'I massacri delle foibe (in sloveno poboji v fojbah, in croato masakri fojbe, in serbo: m\xd0\xb0\xd1\x81\xd0\xb0\xd0\xba\xd1\x80\xd0\xb8 \xd1\x84\xd0\xbej\xd0\xb1\xd0\xb5 masakri fojbe?) sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell\'immediato secondo dopoguerra, da parte dei partigiani jugoslavi e dell\'OZNA. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici, che nella Venezia Giulia sono chiamati "foibe", dove furono gettati molti dei corpi delle vittime. \nPer estensione i termini "foibe" e il neologismo "infoibare" sono diventati sinonimi di uccisioni che in realt\xc3\xa0 furono in massima parte perpetrate in modo diverso: la maggioranza delle vittime mor\xc3\xac nei campi di prigionia jugoslavi o durante la deportazione verso di essi. Secondo gli storici Pupo e Spazzali, l\'utilizzo simbolico di questo termine \xc2\xabpu\xc3\xb2 divenire fonte di equivoci qualora si affronti il nodo della quantificazione delle vittime\xc2\xbb, in quanto la differenza tra il numero relativamente ridotto dei corpi materialmente gettati nelle foibe, e quello pi\xc3\xb9 alto degli uccisi nei campi di prigionia, dovrebbe portare a parlare di "deportati" e "uccisi" per indicare tutte le vittime della repressione.\nSi stima che le vittime in Venezia Giulia, nel Quarnaro e nella Dalmazia siano state, sempre secondo gli storici Pupo e Spazzali, tra le 3 000 e le 5 000, comprese le salme recuperate e quelle stimate nonch\xc3\xa9 i morti nei campi di concentramento jugoslavi, mentre alcune fonti fanno salire questo numero fino a 11 000. In generale per\xc3\xb2 cifre superiori alle 5 000 si raggiungono soltanto conteggiando anche i caduti che si ebbero da parte italiana nella lotta antipartigiana.\nAl massacro delle foibe segu\xc3\xac l\'esodo giuliano dalmata, ovvero l\'emigrazione pi\xc3\xb9 o meno forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, del Quarnaro e dalla Dalmazia, territori del Regno d\'Italia prima occupati dall\'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia. Emigrazione dovuta a varie ragioni: dall\'oppressione esercitata da un regime la cui natura totalitaria impediva anche la libera espressione dell\'identit\xc3\xa0 nazionale, al rigetto dei mutamenti nell\'egemonia nazionale e sociale nell\'area, nonch\xc3\xa9 alla vicinanza dell\'Italia, che costitu\xc3\xac un fattore oggettivo di attrazione per popolazioni perseguitate ed impaurite nonostante il governo italiano si fosse a pi\xc3\xb9 riprese adoperato per fermare, o quantomeno contenere, l\'esodo.\nSi stima che i giuliani, i quarnerini e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250 000 e le 350 000 persone tra il 1945 e il 1956.\n\n'
"L'esodo giuliano dalmata, noto anche come esodo istriano, \xc3\xa8 un evento storico consistito nell'emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalit\xc3\xa0 e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, dall'Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia, nonch\xc3\xa9 di un consistente numero di cittadini italiani (o che lo erano stati fino poco prima) di nazionalit\xc3\xa0 mista, slovena e croata, che si verific\xc3\xb2 a partire dalla fine della seconda guerra mondiale (1945) e nel decennio successivo. Si stima che i giuliani (in particolare istriani e fiumani) e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone. \nIl fenomeno, seguente agli eccidi noti come massacri delle foibe, coinvolse in generale tutti coloro che diffidavano del nuovo governo jugoslavo comunista di Josip Broz Tito e fu particolarmente rilevante in Istria e nel Quarnaro, dove si svuotarono dei propri abitanti interi villaggi e cittadine. Nell'esilio furono coinvolti tutti i territori ceduti dall'Italia alla Jugoslavia con il trattato di Parigi e anche la Dalmazia, dove vivevano i dalmati italiani. I massacri delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata sono ricordati dal Giorno del ricordo, solennit\xc3\xa0 civile nazionale italiana celebrata il 10 febbraio di ogni anno.\n\n"
"Chieti ( Chj\xc3\xaf\xc3\xa9t\xc3\xab o Chj\xc3\xact\xc3\xab in dialetto abruzzese) \xc3\xa8 un comune italiano di 50 137 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Abruzzo. Gli abitanti di Chieti si chiamano chietini o teatini dall'antico nome latino e greco della citt\xc3\xa0, Theate o Thegh\xc3\xa8ate (\xce\x98\xce\xb5\xce\xac\xcf\x84\xce\xb7 o \xce\x98\xce\xb7\xce\xb3\xce\xb5\xce\xac\xcf\x84\xce\xb7 in greco).\nSituata in parte su un colle, tra il fiume Aterno-Pescara e il fiume Alento, e in parte sulla Val Pescara, la citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 posta a breve distanza sia dal mare che dalla montagna. Secondo la leggenda, Chieti sarebbe fra le citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 antiche d'Abruzzo e d'Italia. In passato \xc3\xa8 stata la principale citt\xc3\xa0 del popolo dei Marrucini, municipio al tempo dei Romani, ed in et\xc3\xa0 borbonica, capoluogo dell'Abruzzo Citeriore. Inoltre, durante la Seconda guerra mondiale, Chieti \xc3\xa8 stata dichiarata citt\xc3\xa0 aperta insieme con Roma e Firenze.\n\n"
"Il Rinascimento si svilupp\xc3\xb2 in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Et\xc3\xa0 Moderna in un arco di tempo che va dall'inizio del quindicesimo secolo, fino alla fine del sedicesimo secolo. I suoi limiti cronologici conoscono ampie differenze tra discipline ed aree geografiche.Vissuto dalla maggior parte dei suoi protagonisti come un'et\xc3\xa0 di cambiamento, matur\xc3\xb2 un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, sviluppando le idee dell'umanesimo, nato in ambito letterario nel quattordicesimo secolo per il rinato interesse degli studi classici, per opera soprattutto di Francesco Petrarca, e portandolo a influenzare per la prima volta anche le arti figurative e la mentalit\xc3\xa0 corrente."