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Pubblicazione: Pesaro : Metauro, [2008]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Il neorealismo pittorico \xc3\xa8 stata la corrente artistica che, nel secondo dopoguerra italiano, riferendosi ideologicamente nella forma e nel contenuto al realismo socialista si riproponeva la creazione nella pittura di espressioni artistiche aderenti alla realt\xc3\xa0 e comprensibili alle classi popolari.\n\nL'impressionismo negli anni '20 di Paul C\xc3\xa9zanne, Pablo Picasso e il cubismo dopo il 1945, furono gli ispiratori dei pittori neorealisti riuniti nel Fronte nuovo delle arti accomunati dalla comune \xc2\xabesigenza d'esprimere la realt\xc3\xa0 attraverso il rinnovamento del linguaggio\xc2\xbbMaggiore esponente dal 1949 del neorealismo pittorico fu Renato Guttuso (1911-1987) che fu tra i fondatori del Fronte nuovo delle arti. Altri autori del neorealismo pittorico furono:\n\nRenato Birolli;\nBruno Cassinari;\nAntonio Corpora;\nEnnio Morlotti;\nArmando Pizzinato;\nAnna Salvatore;\nGiuseppe Santomaso;\nAligi Sassu;\nGiulio Turcato;\nEmilio Vedova;\nFiliberto Sbardella.\n\n"
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"