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Pubblicazione: Firenze : Alinari, 2007
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Giuseppe Maria Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 \xe2\x80\x93 La Maddalena, 2 giugno 1882) \xc3\xa8 stato un generale, patriota, condottiero e scrittore italiano.\nFigura rilevante del Risorgimento, fu uno dei personaggi storici pi\xc3\xb9 celebrati della sua epoca. \xc3\x88 noto anche con l'appellativo di \xc2\xaberoe dei due mondi\xc2\xbb per le imprese militari compiute sia in Europa, sia in America Meridionale.\nConsiderato dalla storiografia e nella cultura popolare del XX secolo il principale eroe nazionale italiano, inizi\xc3\xb2 i suoi spostamenti per il mondo come ufficiale di navi mercantili, per poi diventare capitano di lungo corso. La sua impresa pi\xc3\xb9 nota fu la vittoriosa spedizione dei Mille, che port\xc3\xb2 all'annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d'Italia, episodio centrale nel processo di unificazione della nuova nazione. Massone di 33\xc2\xba grado del Rito scozzese antico ed accettato, favorevole all'ingresso delle donne in massoneria (tanto da iniziare sua figlia Teresita), ricopr\xc3\xac anche brevemente la carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia; dichiaratamente anticlericale, fu autore di numerosi scritti, prevalentemente di memorialistica e politica, ma pubblic\xc3\xb2 anche romanzi e poesie.\n\n"
'Trieste (, AFI: /tri\xcb\x88\xc9\x9bste/; Trieste in triestino; Trst in sloveno, in croato e in serbo) \xc3\xa8 un comune italiano di 200 523 abitanti, capoluogo della regione italiana a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia, affacciato sull\'omonimo golfo nella parte pi\xc3\xb9 settentrionale dell\'Alto Adriatico, fra la penisola italiana e l\'Istria, a qualche chilometro dal confine con la Slovenia nella regione storica della Venezia Giulia.\nGi\xc3\xa0 capoluogo dell\'omonima provincia, \xc3\xa8 sede dell\'omonimo\nente di decentramento regionale (EDR), istituito con Legge regionale 29 novembre 2019, n. 21 ("Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti di decentramento regionale"), ed operativo dal 1\xc2\xba luglio 2020.\nRappresenta da secoli un ponte tra l\'Europa occidentale e quella centro-meridionale, mescolando caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi ed \xc3\xa8 il comune pi\xc3\xb9 popoloso e densamente popolato della regione, con il porto di Trieste che nel 2016 \xc3\xa8 stato il porto italiano con pi\xc3\xb9 traffico merci ed uno dei pi\xc3\xb9 importanti nel sud Europa.'
'Piana degli Albanesi (Hora e Arb\xc3\xabresh\xc3\xabvet in arb\xc3\xabresh, Chiana in siciliano) \xc3\xa8 un comune italiano di 5 958 abitanti della citt\xc3\xa0 metropolitana di Palermo in Sicilia.\n\xc3\x88 situata su un altopiano montuoso e sul versante orientale del monte Pizzuta, prospiciente il lago omonimo.\n\xc3\x88 il centro pi\xc3\xb9 importante e noto degli albanesi di Sicilia, nonch\xc3\xa9 il pi\xc3\xb9 grande stanziamento arb\xc3\xabresh\xc3\xab, dove da secoli risiede la pi\xc3\xb9 popolosa comunit\xc3\xa0 albanese d\'Italia. Denominata fino al 1941 Piana dei Greci per il rito greco-bizantino professato dai suoi abitanti, \xc3\xa8 sede vescovile dell\'Eparchia di Piana degli Albanesi, circoscrizione della Chiesa Italo-Albanese, la cui giurisdizione si estende su tutte le chiese insulari di rito orientale.\nNel corso dei secoli \xc3\xa8 stata annoverata fra i maggiori centri attivi e influenti degli italo-albanesi, tutelando e coltivando la memoria storica dell\'antica madrepatria. Oltre a essere il fulcro socio-culturale, religioso e politico delle comunit\xc3\xa0 arb\xc3\xabreshe dell\'isola, ha mantenuto pressoch\xc3\xa9 intatte le proprie peculiarit\xc3\xa0 etniche d\'origine. Nell\'et\xc3\xa0 moderna ha ricoperto un ruolo significativo per i moti rivoluzionari e risorgimentali relativi all\'unit\xc3\xa0 nazionale d\'Italia, ai movimenti regionali dei Fasci siciliani dei lavoratori e alla questione della "Rilindja" nazionale albanese nella lotta di liberazione dal dominio turco-ottomano. Tra il 1944 e il 1945, durata cinquanta giorni, Piana degli Albanesi divenne una Repubblica popolare indipendente. \xc3\x88, inoltre, tristemente nota per la strage di Portella della Ginestra (1947).\nContribu\xc3\xac notevolmente al progresso della cultura e della letteratura albanese con una nutrita schiera di intellettuali, avviando un decisivo processo della storia letteraria d\'Albania. \xc3\x88 considerata il luogo d\'origine della letteratura arb\xc3\xabreshe, dove nacque la prima opera albanese della diaspora (1592), e iniziatrice - nei primi anni del \xe2\x80\x98600 - della prima scuola europea nella quale si insegnava in lingua albanese. Nel 1903, inoltre, vi fu tenuto il terzo dei Congressi linguistici d\'ortografia albanese, dove vennero dibattuti problemi linguistici, letterari e politici e si cre\xc3\xb2 una Societ\xc3\xa0 Nazionale Albanese.\nDalla cittadina provengono i fondatori delle cattedre di lingua e letteratura albanese di Napoli (1900) e Palermo (1933) e ha sede dal 1945 il Seminario Italo-Albanese, gi\xc3\xa0 a Palermo (1734). La sua antica tradizione musicale e canora bizantina fa parte del Registro Eredit\xc3\xa0 Immateriali della Sicilia, istituito dalla Regione Siciliana e riconosciuto patrimonio dell\'umanit\xc3\xa0 dall\'UNESCO. L\'amministrazione comunale utilizza nei documenti ufficiali anche l\'albanese, ai sensi della vigente legislazione che tutela le minoranze etno-linguistiche.\n\n'
"La chiesa di San Quirico a Legnaia \xc3\xa8 un luogo di culto cattolico di Firenze, situato all'interno del rione San Quirico.\nL'esistenza di un oratorio o una compagnia intitolata a san Quirico \xc3\xa8 testimoniata a partire dal 1038; viene tuttavia ipotizzato che la costruzione di un edificio vero e proprio in cui fosse celebrata quotidianamente la messa risalga alla met\xc3\xa0 del Duecento, con l'arrivo del primo parroco, Boninsegna. Tra il 1442 e il 1455 fu presente in qualit\xc3\xa0 di rettore il frate e pittore Filippo Lippi, che tuttavia non lasci\xc3\xb2 alcuna opera di sua mano.\nA partire dal 1893 iniziarono le procedure per la demolizione dell'edificio: esso infatti rendeva difficoltoso il passaggio dei mezzi nella vicina via Pisana, oltre ad avere dimensioni insufficienti per la popolazione del borgo. La chiesa antica fu demolita tra il gennaio 1900 e l'ottobre 1901; nel medesimo periodo fu ricostruita poco distante una nuova chiesa, su progetto dell'architetto Ezio Cerpi. A causa di alcune irregolarit\xc3\xa0 e manchevolezze compiute dal costruttore nel corso dei lavori furono tuttavia necessarie numerose opere di messa in sicurezza, terminate solo nel 1927.\nLo stile della costruzione \xc3\xa8 neorinascimentale, mentre la sua pianta \xc3\xa8 a croce latina. La chiesa possiede come reliquia la mano di san Quirico; essa \xc3\xa8 conservata in una piccola pisside e mostrata in occasione della ricorrenza di quest'ultimo, il 16 giugno, oltre che per la festa di Tutti i Santi.\n\n"