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Pubblicazione: Arezzo : Provincia di Arezzo, 2016
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"Il Ponte Buriano - noto anche con il nome di Ponte a Buriano come l'omonima riserva - \xc3\xa8 un toponimo che indica sia una frazione del Comune di Arezzo sia una costruzione romanica che attraversa il fiume Arno a nord della stessa citt\xc3\xa0.\n\n"
"La riserva naturale Ponte a Buriano e Penna \xc3\xa8 un'area naturale protetta della regione Toscana nella provincia di Arezzo istituita nel 1995 e occupa una superficie di 668,00 ettari.\nLa riserva prende il nome dall'diga della Penna, bacino artificiale sull'Arno e dalla localit\xc3\xa0 nel comune di Arezzo detta Ponte Buriano, di cui \xc3\xa8 da notare il caratteristico ponte romanico ai margini della riserva. La riserva \xc3\xa8 occupata in parte delle gole scavate dal fiume e in parte dall'area in cui il fiume si allarga in corrispondenza dell'invaso creato dalla diga.\n\n"
"Le riserve naturali regionali sono aree naturali protette costituite da aree terrestri, fluviali, lacustri o marine che contengano una o pi\xc3\xb9 specie naturalisticamente rilevanti della fauna e della flora, ovvero presentano uno o pi\xc3\xb9 ecosistemi importanti per la biodiversit\xc3\xa0 biologica o per la conservazione delle risorse genetiche. La valenza degli elementi naturalistici presenti le colloca tra le riserve regionali.\nAttualmente l'EUAP (6\xc2\xba aggiornamento del 2010) prevede 365 riserve naturali regionali che coprono una superficie di ca. 230 000 ettari a terra e ca. 1300 ettari a mare. L'elenco che segue include anche altre riserve naturali regionali non incluse nell'EUAP."
'Il sistema delle aree naturali protette della Toscana copre quasi il 10% del territorio regionale, per una superficie totale di 227.000 ettari. Ne fanno parte 3 parchi nazionali, 3 parchi regionali, 2 parchi provinciali, 36 riserve naturali statali, 37 riserve naturali regionali e 52 aree naturali protette di interesse locale .\n\n'
"La Galleria delle carte geografiche \xc3\xa8 situata nei palazzi Vaticani ed \xc3\xa8 oggi inclusa nel perimetro dei Musei Vaticani. La galleria \xc3\xa8 posta lungo l'itinerario che conduce alla Cappella Sistina; \xc3\xa8 un'eccezionale rappresentazione cartografica delle regioni d'Italia, realizzata tra il 1580 e il 1585. Costituisce in tal modo una testimonianza preziosa delle cognizioni geografiche e dello stato dei luoghi in quell'epoca. Il documento \xc3\xa8 ragguardevole anche perch\xc3\xa9 nella reggia papale del tempo viene gi\xc3\xa0 affermata l'unit\xc3\xa0 geografica e spirituale dell'Italia intera.\n\xc3\x88 un corridoio di 120 metri di lunghezza e sei di larghezza, sulle cui pareti sono raffigurate quaranta carte delle varie regioni d'Italia, ciascuna con le mappe delle principali citt\xc3\xa0, e si conclude con le vedute dei principali porti italiani del Cinquecento: Civitavecchia, Genova, Ancona e Venezia. Ogni mappa di regione \xc3\xa8 accompagnata sul soffitto dalle rappresentazioni dei principali eventi religiosi avvenuti in essa. \nFu papa Gregorio XIII ad ordinare la costruzione della galleria, e l'opera fu diretta dal matematico, geografo e amico del papa Ignazio Danti, domenicano, che si occup\xc3\xb2 della sua realizzazione tra il 1581 e il 1583. Percorrere la galleria \xc3\xa8, secondo le intenzioni di Ignazio Danti, come viaggiare lungo gli Appennini e affacciarsi sulla costa adriatica, verso est, e tirrenica, verso ovest. Infatti cos\xc3\xac sono distribuite sulle due pareti le mappe regionali e le vedute dei porti che completano la galleria: verso destra quelle adriatiche e verso sinistra quelle tirreniche.\nGli artisti che vi lavorarono furono Girolamo Muziano, Cesare Nebbia, i due fratelli fiamminghi Matthijs Bril e Paul Bril, Giovanni Antonio Vanosino da Varese e Antonio Danti che la decorarono e affrescarono tra 1580 e il 1585, seguendo le indicazioni di Ignazio Danti, originario di Perugia.\nLa volta \xc3\xa8 dipinta da Antonio Tempesta di Firenze e da altri.\n\n"