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Titolo uniforme: Xenophon's retreat / Robin Waterfield
Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civilt\xc3\xa0 sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonch\xc3\xa9 sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. \nDal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico.\nUfficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.\n\n"
"Il cosiddetto impero di Alessandro Magno indica nelle ricerche sulla storia antica quel grande, antico impero, che si svilupp\xc3\xb2 sotto Alessandro Magno nel corso della sua campagna militare e si afferm\xc3\xb2 nella sua piena grandezza dal 324 al 319 a.C. circa.\nPoich\xc3\xa9 la posizione politica di Alessandro in alcune zone era diversamente legittimata e corrispondentemente egli esercitava diversamente la sua sovranit\xc3\xa0 locale, nessun concetto di spazio geografico a questa creazione di stato poteva essere classificato diversamente che con il nome del suo sovrano.\nL'impero di Alessandro si basava su un'unione personale di tre diverse aree di sovranit\xc3\xa0: il regno dei Macedoni, la parte occidentale dell'impero degli Achemenidi e il regno degli Egizi (dominio in origine achemenide).\nOltre a ci\xc3\xb2 Alessandro aveva la sovranit\xc3\xa0 sulla maggior parte delle citt\xc3\xa0 greche con la lega di Corinto e su alcune trib\xc3\xb9 barbare balcaniche.\nIl suo impero si estendeva su almeno 19 territori dei moderni stati di oggi (Grecia, Macedonia, Bulgaria, Turchia, Siria, Giordania, Israele, Libano, Cipro, Egitto, Libia, Iraq, Iran, Kuwait, Afghanistan, Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan e Pakistan) e toccava alcune altre nella loro periferia (Ucraina, Romania, Albania, Armenia e India). Tra il 336 e il 323 a.C., assorbendo la porzione occidentale dell'impero achemenide di Persia, portando la propria superficie da 1,2 a 5,2 milioni di km2; divenne cos\xc3\xac, per un ventennio, il pi\xc3\xb9 vasto impero del suo tempo.\nDopo la sua morte il suo impero si dissolse nel quadro delle guerre dei diadochi e fu diviso tra i suoi successori, i diadochi e gli epigoni. Di qui emerse il mondo dei cosiddetti regni ellenistici.\n\n"
'La guerra di Corinto fu un conflitto svoltosi in Grecia dal 395 a.C. al 387 a.C., che vide Sparta e parte della lega peloponnesiaca contrapposta a una coalizione formata da quattro poleis: Tebe, Atene, Corinto e Argo, la quale venne inizialmente sostenuta dalla Persia.\nLa causa scatenante del conflitto fu una disputa territoriale locale nel nord-ovest della Grecia, in cui intervennero sia Tebe sia Sparta, ma la motivazione di fondo si deve individuare nel dilagante espansionismo spartano in Asia Minore, in Grecia centrale e settentrionale e in Occidente.La guerra, combattuta sia per terra sia per mare, ebbe come scenario le zone circostanti Corinto e Tebe e il Mar Egeo. Sul fronte terrestre, l\'inizio delle ostilit\xc3\xa0 fu favorevole agli Spartani, ma ci\xc3\xb2 non permise loro di godere di un reale vantaggio, e il combattimento giunse ben presto a un punto morto.\nIn mare la flotta spartana fu completamente annientata da quella persiana all\'inizio del conflitto, evento che pose fine ai tentativi di Sparta di diventare una potenza navale. In questo contesto, negli ultimi anni di guerra, Atene lanci\xc3\xb2 diverse campagne navali, riannettendo un certo numero di isole che avevano fatto parte dell\'antico impero ateniese durante il V secolo a.C.\nAllarmati dai successi ateniesi, i Persiani tolsero il sostegno agli alleati e iniziarono ad aiutare Sparta, costringendo gli alleati a cessare le ostilit\xc3\xa0: nel 387 a.C. fu firmata la Pace di Antalcida, nota anche come "pace del Re", che pose fine alla guerra.\nQuesto trattato sanc\xc3\xac il controllo della Persia su tutte le poleis della costa asiatica e l\'indipendenza di gran parte delle altre citt\xc3\xa0 greche delle isole; Sparta sarebbe stata la custode della pace, con il potere di farne rispettare le clausole. La guerra aveva quindi rafforzato la posizione persiana nella politica greca, dove Sparta deteneva la posizione egemonica.'
'Epaminonda (in greco antico: \xe1\xbc\x98\xcf\x80\xce\xb1\xce\xbc\xce\xb5\xce\xb9\xce\xbd\xcf\x8e\xce\xbd\xce\xb4\xce\xb1\xcf\x82, Epamein\xc3\xb3ndas; Tebe, 418 a.C. \xe2\x80\x93 Mantinea, 362 a.C.) \xc3\xa8 stato un politico e militare tebano.Grazie ad Epaminonda, Tebe usc\xc3\xac dal dominio di Sparta, assurgendo ad una posizione di maggior grado nella politica greca: egli sbaragli\xc3\xb2 la potenza militare spartana con la sua vittoria a Leuttra e liber\xc3\xb2 gli Iloti della Messenia, un gruppo di abitanti del Peloponneso che era stato schiavo degli Spartani fin dalla sconfitta nelle guerre messeniche dell\'VIII secolo a.C.\nEpaminonda ridisegn\xc3\xb2 la mappa politica della Grecia, sciolse antiche alleanze, ne cre\xc3\xb2 altre e controll\xc3\xb2 la costruzione di intere citt\xc3\xa0. Fu l\'artefice, insieme a Pelopida, dell\'egemonia tebana; a lui si devono anche le innovazioni tattiche militari adottate dall\'esercito tebano, come la falange obliqua e l\'ordine obliquo d\'attacco dell\'ala sinistra.\nL\'oratore romano Cicerone lo chiam\xc3\xb2 "il primo uomo della Grecia" e Michel de Montaigne lo giudic\xc3\xb2 uno dei tre "uomini pi\xc3\xb9 valorosi ed eccellenti" che siano mai esistiti, ma Epaminonda \xc3\xa8 piombato in una relativa oscurit\xc3\xa0 in tempi moderni. I cambiamenti da lui portati nell\'ordine della politica greca non gli sopravvissero a lungo, e il ciclo delle effimere egemonie e alleanze continu\xc3\xb2 senza sosta: infatti, solo ventisette anni dopo la sua morte, Tebe fu distrutta da Alessandro Magno, che la pun\xc3\xad per il rifiuto della citt\xc3\xa0 di sottometterglisi. Cos\xc3\xac Epaminonda, al suo tempo lodato come un idealista ed un liberatore, oggi \xc3\xa8 ricordato per le sue campagne militari (dal 371 a.C. al 362 a.C.), che minarono la forza delle grandi potenze greche e, di fatto, spianarono la strada alla conquista macedone.'
"La storia dell'antica Grecia riguarda gli eventi che caratterizzarono la civilt\xc3\xa0 sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e quelle occidentali della Turchia, in Sicilia, nell'Italia Meridionale (poi chiamata Magna Grecia), nelle isole del Mediterraneo occidentale di Corsica e Sardegna, nonch\xc3\xa9 sulle coste di Spagna e Francia e, successivamente, dell'Africa settentrionale. \nDal punto di vista cronologico non esistono date certe e universalmente accettate per l'inizio e la fine del periodo greco antico.\nUfficialmente viene fatto iniziare con la data della prima Olimpiade (776 a.C.), anche se alcuni storici propendono per retrodatare l'inizio della storia antica della Grecia verso il 1000 a.C.La data tradizionale per la fine del periodo greco antico viene generalmente fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C., o con l'integrazione della Grecia nella Repubblica romana nel 146 a.C.\n\n"