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Pubblicazione: Firenze : Parenti, 1992
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Paolo Graziosi (Rimini, 25 gennaio 1940) \xc3\xa8 un attore italiano.\nDopo aver esordito sul grande schermo nel 1962 ne Gli arcangeli diretto da Enzo Battaglia, l'anno successivo viene notato da Franco Zeffirelli che lo dirige, in teatro, nel Romeo e Giulietta, scegliendolo per il ruolo di Mercuzio.\nDa quel momento in poi la sua carriera si lega in maniera particolare al teatro, senza mai per\xc3\xb2 abbandonare del tutto il cinema e la televisione.\nTra le sue molteplici rappresentazioni teatrali, campeggia quella de La lezione, tratta da uno scritto di Eug\xc3\xa8ne Ionesco, che \xc3\xa8 una delle opere del genere del teatro dell'assurdo. Ultimamente ha preso parte al riallestimento di Der Park, con la regia di Peter Stein.\n\n"
'L\'Istituto italiano di preistoria e protostoria, spesso citato con l\'acronimo IIPP, \xc3\xa8 un ente morale che da oltre cinquant\'anni si pone l\'obiettivo di promuovere e valorizzare gli studi di preistoria e protostoria in Italia. \xc3\x88 stato fondato a Firenze nel 1954, scindendosi dall\'Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Roma, per opera di alcuni illustri studiosi, tra cui Massimo Pallottino, Giacomo Devoto e Paolo Graziosi, che ne fu a lungo Presidente. Oggi ha oltre 400 soci che comprendono quasi tutte le Soprintendenze per i Beni Archeologici, i Dipartimenti universitari relativi alla Preistoria e alle Scienze che cooperano allo studio del passato, i Musei che possiedono collezioni di preistoria o protostoria e molti singoli studiosi di queste discipline. Per questo motivo l\'IIPP costituisce un polo di eccellenza per lo studio della Preistoria e Protostoria italiana riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attivit\xc3\xa0 Culturali e dal Ministero dell\'universit\xc3\xa0 e della ricerca, che in parte contribuiscono a sostenerlo anche economicamente, insieme alla Regione Toscana e all\'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.\nL\'IIPP svolge la sua attivit\xc3\xa0 di promozione degli studi sul pi\xc3\xb9 lontano passato dell\'uomo attraverso le Riunioni Scientifiche che organizza con cadenza annuale sulla Preistoria e Protostoria di una regione italiana oppure su singoli periodi o su temi di carattere generale; organizza inoltre seminari di alta formazione e conferenze sulle scoperte e sulle problematiche di attualit\xc3\xa0 e finanzia progetti di ricerca e borse di studio. \xc3\x88 infine editore di due collane e un periodico, distribuiti in tutta Italia e in molti paesi del mondo: la collana Origines: studi e materiali pubblicati a cura dell\'IIPP (che comprende 32 titoli), gli "Atti delle Riunioni Scientifiche" (33 titoli), e il periodico annuale Rivista di scienze preistoriche, fondato da Paolo Graziosi nel 1946 e arrivato al vol. LXI, 2011.\nLa Biblioteca dell\'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, costituita da quasi 15.000 volumi tra monografie e periodici sull\'Archeologia e l\'Arte della Preistoria, \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 importante biblioteca del settore in Toscana e una delle pi\xc3\xb9 fornite in Italia. Le monografie, provenienti sia da acquisti che da cambi con i volumi editi dall\'Istituto, sono catalogate secondo le regole ISBN/RICA e sono suddivise in base all\'argomento (preistoria generale, arte, antropologia, ecc..) e alla posizione geografica. I periodici, acquisiti per lo pi\xc3\xb9 grazie ai cambi effettuati in Italia e all\'estero con la Rivista di Scienze Preistoriche, comprendono circa 340 riviste, di cui 250 correnti. Di particolare interesse \xc3\xa8 il fondo \xe2\x80\x9cBiblioteca Paolo Graziosi\xe2\x80\x9d acquisito per lascito testamentario del fondatore dell\'Istituto e forte di circa 3700 volumi e 3500 estratti. Tra questi rivestono particolare interesse quelli dedicati all\'arte preistorica, che fu il principale campo di studio di Graziosi e sul quale egli raccolse volumi che risalgono ai primi decenni del XX secolo, oggi rari e preziosi.\nL\'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria possiede anche un archivio fotografico proveniente anch\'esso dal lascito di Paolo Graziosi, composto da oltre 13.000 immagini digitalizzate (diapositive, negativi e positivi fotografici) e alcune decine di filmati (16 mm sia in b/n che a colori) riguardanti lo studio della preistoria e della protostoria in generale e italiana in particolare, e gli avvenimenti ad esso collegati (ricerche, scavi, convegni) svoltisi durante tutto il XX secolo; i documenti pi\xc3\xb9 antichi risalgono alla fine degli anni venti del secolo scorso. Si tratta di uno dei fondi di documentazione visiva scientifica pi\xc3\xb9 importanti del settore in Italia, al quale \xc3\xa8 possibile accedere previa autorizzazione.\nL\'Istituto \xc3\xa8 ospitato dal Comune di Firenze nell\'antico palazzo delle Oblate in via S. Egidio 21; la Biblioteca \xc3\xa8 aperta al pubblico dal marted\xc3\xac al venerd\xc3\xac dalle 9.30 alle 13.30. La consultazione del catalogo volumi della biblioteca \xc3\xa8 accessibile dal sito internet dell\'Istituto.\n\n'
"La grotta del Romito \xc3\xa8 un sito risalente al Paleolitico superiore contenente una delle pi\xc3\xb9 antiche testimonianze dell'arte preistorica in Italia, e una delle pi\xc3\xb9 importanti a livello europeo, situata in localit\xc3\xa0 Nuppolara nel comune di Papasidero, in Calabria, provincia di Cosenza.\n\n"
'Il Museo fiorentino di preistoria "Paolo Graziosi" si trova in via Sant\'Egidio a Firenze, nell\'ex convento delle Suore oblate davanti all\'ospedale di Santa Maria Nuova.\n\n'
"Le incisioni rupestri della Val Camonica (sito UNESCO n\xc2\xba 94, Arte rupestre della Val Camonica) si trovano in provincia di Brescia e costituiscono una delle pi\xc3\xb9 ampie collezioni di petroglifi preistorici del mondo. L'arte rupestre \xc3\xa8 segnalata su circa 2 000 rocce in oltre 180 localit\xc3\xa0 comprese in 24 comuni, con una particolare concentrazione nelle municipalit\xc3\xa0 di Capo di Ponte, Ceto (Nadro), Cimbergo e Paspardo, Sonico, Sellero, Darfo Boario Terme, Ossimo dove esistono 8 parchi attrezzati per la visita. Si tratta del primo Patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 riconosciuto dell'UNESCO in Italia (1979), che ha riconosciuto oltre 140 000 figure, anche se nuove ininterrotte scoperte ne hanno progressivamente aumentato il numero complessivo portandole fino a duecentomila se non trecentomila.\n\n"
'La preistoria (dal latino pr\xc3\xa6 "prima, innanzi" e historia "storia") \xc3\xa8 il periodo della storia umana che precede la scrittura, anteriore quindi alla storia documentata e abbracciante l\'intervallo temporale, secondo una visione sufficientemente condivisa, che va da circa 2,5-2,6 milioni di anni fa sino (almeno in Eurasia) al 4000 a.C. In alcune discipline e contesti \xc3\xa8 comprensiva della protostoria, ovvero di quasi tutta l\'era quaternaria.\nMentre l\'inizio del periodo appare relativamente poco problematico, soggetto alla repertazione, e concerne la paleoantropologia e l\'antropologia molecolare, la sua conclusione non \xc3\xa8 univoca e soggiace a variazioni anche notevoli, prevalentemente di ambito geografico. Esistono molte culture non definibili preistoriche, specie nel continente americano e nell\'Africa subsahariana, che non hanno o hanno tardivamente introdotto l\'uso della scrittura; anche in Europa ed Asia vi sono state rilevanti differenze temporali.\nNel 1833 Paul Tournal (1805-1872), fondatore della Commission Arch\xc3\xa9ologique e del museo di Narbonne, aveva utilizzato il temine ant\xc3\xa9-historique; la prima occorrenza del termine prehistoric \xc3\xa8 del 1851, nel titolo di un libro di Daniel Wilson (1816-1892); in seguito il termine si \xc3\xa8 diffuso anche in altre lingue.\n\n'