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Pubblicazione: Pisa : Edizioni della Normale, c2007
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"La mitologia greca fu ed \xc3\xa8 la raccolta e quindi lo studio dei mitigreci appartenenti alla cultura religiosa degli antichi greci e che riguardano, in particolare, i loro d\xc3\xa8i ed eroi. I miti greci furono raccolti in cicli che concernono le differenti aree del mondo ellenico. Unico elemento unificante \xc3\xa8 la composizione del pantheon greco, costituito da una gerarchia di figure divine che rappresentano anche le forze o aspetti della natura. Gli studiosi contemporanei studiano e analizzano gli antichi miti nel tentativo di fare luce sulle istituzioni politiche e religiose dell'antica Grecia e, in generale, di tutta l'antica civilt\xc3\xa0 greca.\nSi compone di una vasta raccolta di racconti che spiegano l'origine del mondo ed espongono dettagliatamente la vita e le avventure di un gran numero di d\xc3\xa8i e dee, eroi ed eroine e altre creature mitologiche. Questi racconti inizialmente furono composti e diffusi in una forma poetica e compositiva orale, mentre sono invece giunti fino a noi principalmente attraverso i testi scritti dalla tradizione letteraria greca. \nLe pi\xc3\xb9 antiche fonti letterarie conosciute, i due poemi epici Iliade e Odissea, concentrano la loro attenzione sugli eventi che ruotano attorno alla vicenda della guerra di Troia. Altri due poemi quasi contemporanei alle opere omeriche, la Teogonia e Le opere e i giorni scritti da Esiodo, contengono invece racconti che riguardano la genesi del mondo, la cronologia dei sovrani celesti, il succedersi delle et\xc3\xa0 dell'uomo, l'inizio delle sofferenze umane e l'origine delle pratiche sacrificali. Diversi miti sono contenuti anche negli Inni omerici, nei frammenti dei poemi del Ciclo epico, nelle poesie dei lirici greci, nelle opere dei tragediografi del V secolo a.C., negli scritti degli studiosi e dei poeti dell'et\xc3\xa0 ellenistica e negli scrittori come Plutarco e Pausania.\nGli argomenti narrati dalla mitologia greca furono anche rappresentati in molti manufatti: i disegni geometrici sulla superficie di vasi e piatti risalenti anche all'VIII secolo a.C. ritraggono scene ispirate al ciclo della guerra di Troia o alle avventure di Eracle. Anche in seguito, sugli oggetti d'arte saranno rappresentate scene tratte da Omero o da altri miti, cos\xc3\xac da fornire agli studiosi materiale supplementare a supporto dei testi letterari.\nEbbe una grandissima influenza sulla cultura, le arti e la letteratura della civilt\xc3\xa0 occidentale e la sua eredit\xc3\xa0 resta tuttora ben viva nei suoi linguaggi e nelle sue culture. \xc3\x88 stata sempre presente nel sistema educativo, a partire dai primi gradi dell'istruzione, mentre poeti e artisti di tutte le epoche si sono ispirati a essa, mettendo in evidenza la rilevanza e il peso che i temi mitologici classici potevano rivestire in tutte le epoche della storia."
'La tragedia greca \xc3\xa8 un genere teatrale nato nell\'antica Grecia, la cui messa in scena era, per gli abitanti della Atene classica, una cerimonia di tipo religioso con forti valenze sociali. Sorta dai riti sacri della Grecia e dell\'Asia minore, raggiunse la sua forma pi\xc3\xb9 significativa (o nota) nell\'Atene del V secolo a.C.\nPrecisamente, la tragedia \xc3\xa8 l\'estensione in senso drammatico (ossia secondo criteri prettamente teatrali) di antichi riti in onore di Dioniso, dio dell\'estasi, del vino, dell\'ebbrezza e della liberazione dei sensi. Come tale fu tramandata fino al romanticismo, che apre, molto di pi\xc3\xb9 di quanto non avesse fatto il Rinascimento, la discussione sui generi letterari.\nIl motivo della tragedia greca \xc3\xa8 strettamente connesso con l\'epica, ossia il mito, ma dal punto di vista della comunicazione la tragedia sviluppa mezzi del tutto nuovi: il mythos (\xce\xbc\xe1\xbf\xa6\xce\xb8\xce\xbf\xcf\x82, "parola", "racconto") si fonde con l\'azione, cio\xc3\xa8 con la rappresentazione diretta (\xce\xb4\xcf\x81\xe1\xbe\xb6\xce\xbc\xce\xb1, "dramma", deriva da \xce\xb4\xcf\x81\xe1\xbd\xb0\xcf\x89, "agire"), in cui il pubblico vede con i propri occhi i personaggi che compaiono come entit\xc3\xa0 distinte che agiscono autonomamente sulla scena (\xcf\x83\xce\xba\xce\xb7\xce\xbd\xce\xae, in origine il tendone dei banchetti), provvisti ciascuno di una propria dimensione psicologica.\nI pi\xc3\xb9 importanti e riconosciuti autori di tragedie furono Eschilo, Sofocle ed Euripide, che affrontarono i temi pi\xc3\xb9 sentiti della Grecia del V secolo a.C.\nUno dei problemi storici nell\'accostarsi alla tragedia greca \xc3\xa8 il constatare che, malgrado sia noto (e intuibile dalla straordinaria diffusione dei teatri nelle citt\xc3\xa0 greche, soprattutto dopo il IV secolo a.C.) che i greci amassero il teatro, in particolare quello tragico, sono pochissimi i testi giunti intatti sino a noi (ad esempio su 79 opere di Eschilo di cui si conosce il titolo ne sono oggi rimaste solo 7). Possiamo immaginare che esistessero molti autori a noi ignoti fuori da Atene, cos\xc3\xac come diversi autori (ateniesi e non) sono conosciuti solo per il loro nome. Sappiamo che alcuni autori ateniesi (come Eschilo) erano conosciuti, amati e rappresentati anche a Siracusa, ma non sappiamo come procedesse la diffusione delle opere teatrali ateniesi fuori da quella citt\xc3\xa0, n\xc3\xa9 se ad Atene si rappresentassero anche opere di provenienza straniera. La nostra conoscenza del dramma greco va quindi considerata incompleta e soggetta a pericolose strozzature nella trasmissione delle fonti, forse anche di carattere ideologico (alcuni tragici greci erano partigiani della democrazia ateniese e molti politicamente impegnati, anche contro la democrazia, con un conseguente forte rischio di censura dopo la fine di quell\'esperienza politica, un fenomeno che potrebbe essersi ripetuto anche in altre realt\xc3\xa0).'
"La letteratura greca, espressione dell'antica Grecia e della sua ricchissima cultura, \xc3\xa8 tra gli elementi fondanti dell'idea moderna di Occidente e di gran parte della cultura occidentale. Essa \xc3\xa8 usualmente datata dal IX-VIII secolo a.C. al 529, anno in cui l'imperatore Giustiniano ordin\xc3\xb2 la chiusura della scuola neoplatonica di Atene. La letteratura successiva in lingua greca \xc3\xa8 detta, pertanto, letteratura bizantina.\n\n"
'Con la denominazione di pederastia greca si viene a indicare quel peculiare fenomeno consistente nella relazione altamente ritualizzata e socialmente codificata fra due maschi di et\xc3\xa0 differente; poteva trattarsi di un rapporto anche erotico \xe2\x80\x93 pubblicamente riconosciuto e accettato \xe2\x80\x93 tra un uomo adulto detto erast\xc3\xa8s (traducibile come amante) ed un ragazzo pi\xc3\xb9 giovane chiamato er\xc3\xb2menos (traducibile come amato), solitamente nell\'et\xc3\xa0 della prima adolescenza: \xc3\xa8 stato un costume caratteristico dell\'antica Grecia sia durante il suo periodo pi\xc3\xb9 arcaico sia nell\'et\xc3\xa0 classica.\nAlcuni studiosi hanno individuato la sua origine nel rito di iniziazione \xe2\x80\x93 cui si riferirebbero anche molte storie pederastiche presenti nella mitologia greca; in particolare, nel rito di passaggio caratteristico della pederastia cretese, quella vigente all\'interno della strutturazione sociale della civilt\xc3\xa0 minoica e dove era associata con l\'ingresso nella vita militare (il mondo degli uomini) e al culto religioso nei confronti della divinit\xc3\xa0 celeste: lo Zeus che la stessa tradizione greca voleva fosse stato allevato proprio sul Monte Ida nell\'isola di Creta.\nIl costume sociale conosciuto sotto la definizione di "paiderastia", parola derivante dalla lingua greca antica \xcf\x80\xce\xb1\xce\xb9\xce\xb4-paid (ragazzo) ed \xe1\xbc\x90\xcf\x81\xce\xb1\xcf\x83\xcf\x84\xce\xae\xcf\x82-erast\xc3\xa9s (amante), venne nel corso del tempo altamente idealizzato, seppur in certe occasioni non manc\xc3\xb2 d\'esser criticato in maniera decisa sia nella letteratura greca sia nell\'ambito della filosofia greca da alcuni commentatori, anche molto autorevoli, del tempo.\nNell\'antica Grecia s\'ipotizza possa essersi sviluppata nel tardo VII secolo a.C. come uno degli aspetti preminenti della cultura Greca, cos\xc3\xac potentemente intrisa di omosocialit\xc3\xa0 ed omoerotismo, ampliata inoltre da altre pratiche quali la nudit\xc3\xa0 atletica e la rappresentazione della nudit\xc3\xa0 in ambito artistico col nudo eroico; ma anche dalla tradizione del simposio, dall\'et\xc3\xa0 relativamente tarda - verso i trent\'anni - in cui la classe dell\'aristocrazia maschile stipulava un contratto matrimoniale ed infine pure dall\'isolamento sociale in cui venivano tenute da un certo periodo in poi le donne nell\'antica Grecia.\nL\'influenza prodotta dalla pederastia era talmente diffusa e vasta da finire presto con l\'essere considerata il modello culturale principale per le relazioni sentimentali - rigorosamente non mercenarie - dei cittadini maschi tra di loro: gli studiosi hanno discusso ampiamente il ruolo e l\'estensione del fenomeno pederastico, il quale \xc3\xa8 probabilmente variato a seconda delle usanze locali e delle inclinazioni individuali.\nIl termine nel linguaggio comune odierno potrebbe implicare in alcune giurisdizioni il fenomeno dell\'abuso minorile; ma l\'antico diritto penale ateniese, per esempio, riconosceva chiaramente il consenso (in opposizione alla violenza sessuale) ma non una specifica - seppur consigliata - et\xc3\xa0 del consenso come fattore di regolazione del comportamento sessuale.\n\nCome lo studioso di antichit\xc3\xa0 classica dell\'universit\xc3\xa0 di Cambridge Robin Osborne non ha mancato di sottolineare, la discussione storica concernente la "paiderastia" \xc3\xa8 complicata dagli standard morali rappresentati dal sistema di valori prevalente:La pederastia greca va in definitiva inserita in un quadro generale nel quale desideri e comportamenti sessuali non erano classificati sulla base della diversit\xc3\xa0 sessuale o dell\'identit\xc3\xa0 di genere dei partner, bens\xc3\xac in base al ruolo attivo e passivo nel sesso e alle conformit\xc3\xa0 alle norme concernenti et\xc3\xa0 e condizione sociale delle persone coinvolte.'
"Con l'espressione di Grecia romana si tende ad indicare quel periodo della storia greca che va dalla distruzione di Corinto del 146 a.C., alla successiva trasformazione della Grecia in provincia romana (27 a.C.), fino alla divisione tra impero romano d'Occidente e d'Oriente (395).\nQuesta voce tende a considerare anche l'influenza che Roma esercit\xc3\xb2 sull'intera area greca fin da prima della sua conquista e, quindi, per tutto il periodo che va dalla fine del III secolo a.C. al 146 a.C..\n\n"