Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: [Poggibonsi] : Nencini, 2007
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Il fondo dei diamanti (in russo: \xd0\x90\xd0\xbb\xd0\xbc\xd0\xb0\xd0\xb7\xd0\xbd\xd1\x8b\xd0\xb9 \xd1\x84\xd0\xbe\xd0\xbd\xd0\xb4?) \xc3\xa8 una collezione unica di gemme, gioielli e pietre naturali conservata ed esposta nel Cremlino di Mosca, in Russia. Il fondo risale al tesoro della corona russa istituito dall'imperatore Pietro I di Russia nel 1719.\n\n"
"Un mugshot o mug shot \xc3\xa8 un ritratto fotografico di una persona dalla cintola in su, generalmente scattato dopo l'arresto. Lo scopo originale della foto segnaletica era quello di consentire alle forze dell'ordine di avere una documentazione fotografica di un individuo arrestato per consentire l'identificazione a scopo di identificare vittime, pubblico e investigatori. Tuttavia, negli Stati Uniti, gli imprenditori hanno recentemente iniziato a commercializzare questi documenti pubblici attraverso l'industria editoriale dei mugshot.\nLe fotografie di criminali iniziarono negli anni '40 del XIX secolo solo pochi anni dopo l'invenzione della fotografia, ma fu solo nel 1888 che l'agente di polizia francese Alphonse Bertillon standardizz\xc3\xb2 il processo.\n\n"
"Olga Konstantinovna di Russia, in russo: \xd0\x9e\xd0\xbb\xd1\x8c\xd0\xb3\xd0\xb0 \xd0\x9a\xd0\xbe\xd0\xbd\xd1\x81\xd1\x82\xd0\xb0\xd0\xbd\xd1\x82\xd0\xb8\xd0\xbd\xd0\xbe\xd0\xb2\xd0\xbd\xd0\xb0? (Pavlovsk, 3 settembre 1851 \xe2\x80\x93 Roma, 18 giugno 1926), \xc3\xa8 stata la seconda regina consorte dei greci dell'epoca contemporanea (in greco: \xce\x92\xce\xb1\xcf\x83\xce\xaf\xce\xbb\xce\xb9\xcf\x83\xcf\x83\xce\xb1 \xce\x8c\xce\xbb\xce\xb3\xce\xb1 \xcf\x84\xcf\x89\xce\xbd \xce\x95\xce\xbb\xce\xbb\xce\xae\xce\xbd\xcf\x89\xce\xbd) e nel 1920 brevemente Reggente.\n\n"
"Le fotografie dell'Olocausto sono le oltre 2 milioni di foto scattate negli anni tra il 1933 e il 1945 che documentano le persecuzioni razziali naziste dal loro inizio fino alla liberazione e anche oltre fino alla definitiva chiusura degli ultimi campi profughi. Con una immediatezza che \xc3\xa8 pari soltanto a quella dei diari dell'Olocausto, le immagini di sofferenza, morte e sopravvivenza offrono una testimonianza diretta della vita delle persone coinvolte in quegli eventi. Tra gli autori ci sono fotografi professionisti e amatoriali, soldati, vittime, o testimoni neutrali. Alcune foto hanno raggiunto nel dopoguerra uno status iconico, come Non abbiamo dimenticato (1942), L'ultimo ebreo di Vinnitsa (1941), o Il bambino del ghetto di Varsavia (1943).\n\n"