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Pubblicazione: San Giovanni Valdarno : [s.n.], 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'San Giovanni Valdarno \xc3\xa8 un comune italiano di 16 754 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana. Come indica il suo nome, si trova nella valle del fiume Arno. All\'origine (1296) si chiamava Castel San Giovanni. Venne edificato per conto di Firenze sui progetti che Arnolfo di Cambio elaborava per realizzare gli avamposti del governo centrale, le "terre nuove fiorentine" (non vi \xc3\xa8 la certezza della diretta partecipazione dell\'urbanista ai lavori). La struttura urbanistica del centro storico richiama l\'organizzazione della citt\xc3\xa0 romana, con grande piazza centrale dalla quale partono i due assi principali perpendicolari tra loro, dai quali nascono le strade secondarie.\n\n'
'L\'ospedale del Valdarno - "Santa Maria alla Gruccia" si trova in piazza del Volontariato 1 a Montevarchi. Costituisce un monoblocco ospedaliero gestito dal Servizio sanitario della Toscana (ex AUSL 8 di Arezzo, ora Azienda Usl Toscana Sud-Est) nato dall\'unificazione degli ospedali "della Misericordia" di Montevarchi, "Alberti" di San Giovanni Valdarno e dell\'"ospedale ed ambulatorio della Misericordia" di Terranuova Bracciolini.\nL\'edificio, che occupa 11 ettari di terreno, si sviluppa in modo orizzontale su un fronte lineare, orientato verso la strada statale 69 di Val d\'Arno, della lunghezza di 300 metri e si articola su quattro piani, qui chiamati livelli.\nAll\'interno della struttura \xc3\xa8 presente una pista per l\'elisoccorso, direttamente collegata con i locali della terapia intensiva e rianimazione. \xc3\x88 presente una postazione del 118 Arezzo soccorso dotata di un\'automedica che copre l\'area del Valdarno aretino.\n\n'
"L'Annunciazione di San Giovanni Valdarno \xc3\xa8 un'opera di Beato Angelico (tempera su tavola, 195x158 cm) conservata nel Museo della basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno e databile ai primi anni trenta del Quattrocento, forse il 1432. L'opera \xc3\xa8 probabilmente la seconda di una serie di tre grandi tavole dell'Annunciazione dipinte dall'Angelico negli anni trenta del Quattrocento; le altre due sono l'Annunciazione di Cortona e l'Annunciazione del Museo del Prado.\n\n"
"Masaccio, soprannome di Tommaso di Ser Giovanni di M\xc3\xb2ne di Andreuccio Cass\xc3\xa0i (Castel San Giovanni in Altura, 21 dicembre 1401 \xe2\x80\x93 Roma, giugno 1428), \xc3\xa8 stato un pittore italiano.\nFu uno degli iniziatori del Rinascimento a Firenze, rinnovando la pittura secondo una nuova visione rigorosa, che rifiutava gli eccessi decorativi e l'artificiosit\xc3\xa0 dello stile allora dominante, il gotico internazionale. Partendo dalla sintesi volumetrica di Giotto, riletta attraverso la costruzione prospettica brunelleschiana e la forza plastica della statuaria donatelliana, inser\xc3\xac le sue \xc2\xabfigure vivissime e con bella prontezza a la similitudine del vero\xc2\xbb (Vasari) in architetture e paesaggi credibili, modellandole attraverso l'uso del chiaroscuro. Bernard Berenson disse di lui \xc2\xabGiotto rinato, che ripiglia il lavoro al punto dove la morte lo ferm\xc3\xb2\xc2\xbb."