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Pubblicazione: Firenze : Scala ; Becocci, [1995]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'L\'architettura romanica \xc3\xa8 lo stile del costruire proprio dell\'arte romanica, che si diffuse in Europa nell\'XI e XII secolo, fino all\'affermazione dell\'arte gotica, cio\xc3\xa8 verso la met\xc3\xa0 del XII secolo in Francia e con persistenze maggiori negli altri paesi europei. L\'aggettivo "romanico" \xc3\xa8 un adattamento italiano di "roman", vocabolo creato agli inizi dell\'Ottocento in Francia per indicare le lingue e le letterature romanze o neolatine. Charles de Gerville introdusse "roman" anche nel linguaggio architettonico ed il termine ebbe fortuna: in breve tempo si defin\xc3\xac romanica tutta la cultura figurativa che in Francia si era sviluppata dopo i romani fino alla fioritura dell\'architettura gotica.'
"La basilica di San Petronio (Ba\xe1\xb9\xa1\xc3\xa9llica ed San Ptr\xc3\xb2ni in bolognese) \xc3\xa8 la chiesa pi\xc3\xb9 grande di Bologna: domina l'antistante piazza Maggiore e, nonostante sia ampiamente incompiuta, \xc3\xa8 una delle chiese pi\xc3\xb9 vaste d'Europa. Le sue imponenti dimensioni (132 metri di lunghezza e 60 di larghezza, con un'altezza della volta di 44,27 metri, mentre sulla facciata tocca i 51 metri) ne fanno la quarta chiesa pi\xc3\xb9 grande d'Italia (la terza, se si esclude San Pietro, che dal 1929 fa parte del territorio dello Stato della Citt\xc3\xa0 del Vaticano). Con il suo volume di 258.000 m\xc2\xb3, la basilica \xc3\xa8 la chiesa gotica costruita con mattoni pi\xc3\xb9 grande del mondo. Ha il titolo di basilica minore. \nNon \xc3\xa8 comunque la chiesa episcopale di Bologna, titolo che spetta alla vicina cattedrale metropolitana di San Pietro.\n\n"
'Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 \xe2\x80\x93 Mantova, 13 settembre 1506) \xc3\xa8 stato un pittore e incisore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.\nSi form\xc3\xb2 nella bottega padovana dello Squarcione, dove matur\xc3\xb2 il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novit\xc3\xa0 dei toscani di passaggio in citt\xc3\xa0 quali Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e, soprattutto, Donatello, dai quali impar\xc3\xb2 una precisa applicazione della prospettiva. Mantegna si distinse infatti per la perfetta impaginazione spaziale, il gusto per il disegno nettamente delineato e per la forma monumentale delle figure.\nIl contatto con le opere di Piero della Francesca, avvenuto a Ferrara, marc\xc3\xb2 ancora di pi\xc3\xb9 i suoi risultati sullo studio prospettico tanto da raggiungere livelli "illusionistici", che saranno tipici di tutta la pittura nord-italiana. Sempre a Ferrara, pot\xc3\xa9 conoscere il patetismo delle opere di Rogier van der Weyden rintracciabile nella sua pittura devozionale; attraverso la conoscenza delle opere di Giovanni Bellini, di cui spos\xc3\xb2 la sorella Nicolosia, le forme dei suoi personaggi si addolcirono, senza perdere monumentalit\xc3\xa0, e vennero inserite in scenografie pi\xc3\xb9 ariose. Costante in tutta la sua produzione fu il dialogo con la statuaria, sia coeva sia classica. Mantegna fu il primo grande "classicista" della pittura. La sua arte pu\xc3\xb2 essere definita un rilevante esempio di classicismo archeologico.'