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Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti : Bompiani, 2017
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Homo sapiens (Linnaeus, 1758; dal latino \xc2\xabuomo sapiente\xc2\xbb) \xc3\xa8 la definizione tassonomica dell'essere umano moderno.\nAppartiene al genere Homo, di cui \xc3\xa8 l'unica specie vivente, alla famiglia degli ominidi e all'ordine dei primati.\nIl periodo che va dal periodo interglaciale medio, circa 300 000 anni fa, all'epoca odierna, vede la comparsa in Africa orientale e la diversificazione della specie Homo sapiens. Secondo le teorie prevalenti, dal continente africano, circa 65-75 000 anni fa (o secondo altre evidenze alcune decine di migliaia di anni prima), in stretta coincidenza con un evento di fortissima riduzione della popolazione globale, tuttora in fase di definizione, parte della specie inizi\xc3\xb2 un percorso migratorio che attraverso un corridoio mediorientale la port\xc3\xb2 a colonizzare l'intero pianeta.\nLa precisa datazione dei primi esemplari definibili sapiens, tradizionalmente posta a circa 130 000 anni fa, \xc3\xa8 stata spostata dalle scienze paleontologiche pi\xc3\xb9 indietro nel tempo, grazie a ritrovamenti nei tufi vulcanici della valle del fiume Omo in Etiopia. Per mezzo di tecniche basate sui rapporti fra gli isotopi dell'argon, alcuni reperti anatomicamente simili all'uomo moderno sono stati datati a 195 000 anni fa, con un'incertezza di \xc2\xb1 5 000 anni.. Nuove datazioni del 2017 su ritrovamenti rinvenuti nel 1961 nel sito archeologico di Jebel Irhoud in Marocco, sposterebbero l'origine dell'Homo sapiens a circa 300 000 anni fa.\n\n"