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Pubblicazione: Firenze : Società Poligrafica Italiana, 1844
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La prima generazione della Mini \xc3\xa8 stata prodotta dal 1959 al 2000 inizialmente dalla British Motor Corporation; il modello \xc3\xa8 stato anche realizzato e venduto su licenza nel mondo da varie altre case automobilistiche come la Innocenti in Italia.\n\n'
"UltraHLE \xc3\xa8 stato il primo emulatore di Nintendo 64 in grado di eseguire giochi commerciali con una buona resa, nonostante le limitazioni tecniche dei PC del tempo: pubblicato nel 1999, da allora non \xc3\xa8 stato pi\xc3\xb9 aggiornato.\nPer raggiungere tale scopo, gli autori, RealityMan ed Epsilon, non si prefissarono lo scopo di creare un emulatore in senso stretto. Tecnicamente, un emulatore \xc3\xa8 fedele ai canoni se ricrea virtualmente la piattaforma hardware bersaglio, e le relative operazioni di basso livello eseguite dalla stessa. Questo \xc3\xa8 il caso del MAME.\nInvece, i due programmatori dell'UltraHLE adottarono un approccio in parte differente: dato che i giochi per N64 erano scritti in linguaggio C, gli autori si sforzarono di individuare le librerie richiamate dalla macchina originale durante l'esecuzione del gioco, e le implementarono nel proprio emulatore, opportunamente riscritte in modo tale da farle accedere alle risorse hardware dei comuni PC.\nIn sostanza, in parte l'UltraHLE si comporta da simulatore, pur essendo comunque un emulatore. Le soluzioni adottate nell'UltraHLE hanno gettato le basi per diversi altri emulatori, che all'occorrenza potessero sfruttare l'accelerazione della scheda grafica, alleggerendo notevolmente il carico di lavoro alla CPU.\nLa lista dei giochi supportati da questo emulatore \xc3\xa8 piuttosto ristretta ed \xc3\xa8 consultabile qui.Se fossero uscite nuove versioni, probabilmente il numero di giochi supportati sarebbe aumentato: come era lecito aspettarsi da un approccio di tipo HLE (high-level emulation), gli autori dell'emulatore studiarono i giochi da eseguire, uno alla volta, tentando di individuare per ognuno di essi la strada migliore per farli girare sotto i personal computer disponibili in quel periodo.\nUn'altra limitazione riguarda le schede video compatibili: l'emulatore fu concepito per fare uso delle librerie Glide, che erano supportate solo dai processori grafici 3dfx. L'ostacolo \xc3\xa8 stato aggirato con l'uscita di librerie che consentono di prendere il posto delle originali glide nel caso si stia usando un acceleratore grafico non 3dfx.\nNel 2002, a seguito della fuga del codice sorgente dell'emulatore, ne fu realizzato un porting OpenGL, chiamato UltraHLE 2064. Quest'ultimo fu accolto solo tiepidamente dagli appassionati, perch\xc3\xa9 nel frattempo l'informatica e l'emulazione del N64 avevano fatto passi da gigante: erano usciti dei PC pi\xc3\xb9 potenti di quelli che avevano visto la nascita e lo sviluppo del progetto originale, e nuovi emulatori atti a valorizzarne le prestazioni.\n\n"
'La Austin Metro \xc3\xa8 un\'automobile di segmento B prodotta dal 1980 al 1990 (dalla British Leyland fino al 1981, dal Gruppo Austin Rover fino al 1987 e in seguito dal Gruppo Rover). Fu commercializzata con il marchio Austin e il nome di Metro (anche se nei primi due anni di produzione il nome era miniMetro per problemi di marchio registrato), tranne le versioni pi\xc3\xb9 sportive, che avevano il marchio MG assumendo quindi il nome di MG Metro.\nIl progetto della Metro venne alla luce a met\xc3\xa0 degli anni Settanta, quando, dopo diversi tentativi di sostituire la Mini, emerse la necessit\xc3\xa0 dell\'azienda di essere rappresentata nel nascente e agguerrito segmento B. Concepita in un periodo di grande crisi per la British Leyland, alla progettazione della Metro fu rivolta una grande considerazione, anche durante il periodo di tagli e razionalizzazioni del 1978-80, e il suo riuscito debutto costitu\xc3\xac una vitale "boccata d\'ossigeno" per la casa automobilistica inglese.\nIl suo successo in madrepatria fu grande, al punto da divenire una delle automobili pi\xc3\xb9 vendute di sempre oltre che la quarta vettura inglese per volume di produzione, anche se con il passare degli anni fu additata a stereotipo dell\'automobile economica, povera e poco attraente.\nFu sostituita nel 1990 dalla Rover serie 100, in parte derivata dalla Austin Metro dopo che diversi progetti per una vettura completamente nuova furono cancellati a causa della mancanza di finanziamenti.\n\n'
"La Maestro \xc3\xa8 un'autovettura prodotta dal gruppo Austin Rover tra il 1983 ed il 1994 e venduta inizialmente con marchio Austin (fino al 1987) e successivamente Rover.\nDalla Maestro, nel 1984 \xc3\xa8 stata derivata una versione a tre volumi (e dal 1985 anche familiare), la Austin Montego.\n\n"
"Il cimitero di Highgate \xc3\xa8 un luogo di sepoltura sito a nord di Londra, in Inghilterra, nel quartiere di Highgate. \xc3\x88 stato iscritto nel Registro dei parchi e giardini (National Register of Historic Parks and Gardens) di speciale interesse storico in Inghilterra dall'English Heritage come monumento di primo grado. \xc3\x88 diviso in due parti, chiamate cimitero oriente e occidente. Ci sono circa 170.000 persone sepolte in circa 53.000 tombe nel cimitero di Highgate. Il cimitero di Highgate \xc3\xa8 noto sia per alcune delle persone sepolte sia il suo status de facto di riserva naturale.\n\n"