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Pubblicazione: Firenze : F. Le Monnier, 1921
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Carlo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 \xe2\x80\x93 Parigi, 6 febbraio 1793) \xc3\xa8 stato un commediografo, scrittore, librettista e avvocato italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.\nGoldoni \xc3\xa8 considerato uno dei padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in lingua veneta.'
"Mandragola \xc3\xa8 una commedia di Niccol\xc3\xb2 Machiavelli, considerata il capolavoro del teatro del Cinquecento e un classico della drammaturgia italiana. Composta da un prologo e cinque atti, \xc3\xa8 una potente satira sulla corruttibilit\xc3\xa0 della societ\xc3\xa0 italiana dell'epoca. Prende il titolo dal nome di una pianta, la mandragola, alla cui radice vengono attribuite caratteristiche afrodisiache e fecondative. Si \xc3\xa8 ritenuto a lungo che fosse stata scritta nel 1518, ma studi pi\xc3\xb9 recenti la retrodatano agli anni 1514-15. Fu pubblicata la prima volta nel 1524. Nel corso della storia, la Mandragola ebbe talmente successo e attrasse un tale entusiasmo che Voltaire espresse l'opinione che questa da sola valesse pi\xc3\xb9 di tutte le commedie di Aristofane. Nelle sue memorie, Carlo Goldoni raccontava che, in giovent\xc3\xb9, a diciassette anni, aveva divorato la commedia, di nascosto, leggendola dieci volte.\n\n"
'La commedia dell\'arte \xc3\xa8 nata in Italia nel XVI secolo ed \xc3\xa8 rimasta popolare fino alla met\xc3\xa0 del XVIII secolo, anni della riforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale, bens\xc3\xac di una diversa modalit\xc3\xa0 di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma su dei canovacci, detti anche scenari; in origine, le rappresentazioni erano tenute all\'aperto con una scenografia fatta di pochi oggetti. Le compagnie erano composte da dieci persone: otto uomini e due donne. \nAll\'estero era conosciuta come "Commedia italiana". Nella loro formula spettacolare, i comici della Commedia dell\'Arte introdussero un elemento nuovo di portata dirompente e rivoluzionaria: la presenza delle donne sul palcoscenico. In un contratto stipulato con un notaio di Roma il 10 ottobre 1564, si ha la prima apparizione documentata di una donna: la "signora Lucrezia Di Siena" ingaggiata da una compagnia che si proponeva di far commedie nel periodo di carnevale, probabilmente un personaggio di elevata cultura in grado di comporre versi e di suonare strumenti. Solo alla fine del secolo le donne avrebbero preso posto a pieno titolo nelle compagnie teatrali.\nLa denominazione veniva sostituita con altre: commedia all\'improvviso (o improvvisa), commedia a braccio o commedia degli Zanni. Il nome "arte", nel Medioevo, significava "mestiere", "professione": quello del teatrante, infatti, era un vero e proprio mestiere. Bisogna per\xc3\xb2 specificare che era considerato come tale, non per le compagnie amatoriali, ma solo per quelle compagnie associate che venivano riconosciute dai ducati e avevano un vero e proprio statuto di leggi e regole. Grazie a queste ultime, le compagnie associate sottomettevano le altre che venivano definite "ruba piazze".'
"Arlecchino (in bergamasco Arlech\xc3\xac) \xc3\xa8 una famosa maschera bergamasca della commedia dell'arte. Il suo nome in lingua francese \xc3\xa8 Arlequin, mentre in inglese \xc3\xa8 chiamato Harlequin.\n\n"
"La Pamela (conosciuta anche come Pamela nubile o Pamela fanciulla) \xc3\xa8 un'opera teatrale in tre atti di Carlo Goldoni scritta nel 1750 e rappresentata quell'anno con successo nel Teatro Sant'Angelo di Venezia. L'autore si era ispirato, come gi\xc3\xa0 aveva fatto Voltaire nel 1749 per la sua Nanine o Il pregiudizio sconfitto, al romanzo epistolare del 1740 di Samuel Richardson Pamela, o la virt\xc3\xb9 premiata (titolo originale Pamela, or The Virtue Rewarded). L'opera rappresenta il prototipo della commedia lagrimosa: un filone che corre lungo tutta l'opera del commediografo.\nLa commedia, che ha goduto di una lunga popolarit\xc3\xa0 e a suo tempo fu portata in scena con grande successo anche da Eleonora Duse, sia in Italia sia all'estero (in Russia e negli Stati Uniti), \xc3\xa8 stata ripresa solo poche volte in epoca contemporanea.\nNel 1759 Goldoni scrisse il sequel Pamela maritata.\n\n"