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Pubblicazione: Milano : Electa : Gallimard, 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'Gli Sciti (lat. Scythi; gr. \xce\xa3\xce\xba\xcf\x8d\xce\xb8\xce\xb7\xcf\x82, anche \xce\xa3\xce\xba\xcf\x8d\xce\xb8\xce\xbf\xce\xb9; pe. Saka) furono una popolazione nomade indoeuropea di ceppo iranico attestata nella steppa eurasiatica dal XIX secolo a.C. al IV secolo dell\'Era cristiana. Gli antichi greci li consideravano mitologicamente figli di Eracle ed Echidna, o di Zeus e Boristene.\nLe relazioni tra i popoli residenti in questa vastit\xc3\xa0 di regioni non sono oggi chiare e il termine "Sciti" \xc3\xa8 stato utilizzato in senso a volte ampio a volte specialistico. Gli archeologi moderni parlano di "Sciti" quali esponenti della "Cultura scito-siberiana" senza implicazioni etnico-linguistiche, tanto che il termine "scitico" finisce per "descrivere una fase di diffusione del nomadismo montato, caratterizzato dalla presenza di specifiche armi, finimenti e un\'arte basata su placche metalliche zoomorfe". Il territorio pi\xc3\xb9 occidentale toccato dal fenomeno nell\'Et\xc3\xa0 del ferro \xc3\xa8 quello che gli antichi greci chiamarono "Scizia", circoscrivendo cos\xc3\xac l\'uso del termine "Sciti" a identificativo di coloro che abitavano quell\'area ove erano parlate le lingue scitiche.\nGli Sciti furono tra i primi a padroneggiare l\'impiego bellico della cavalleria: allevavano mandrie di cavalli e armenti, vivevano in tende montate su carri e combattevano armati d\'arco e frecce dalle loro selle. Svilupparono una ricca cultura caratterizzata da opulente sepolture, raffinata metallurgia e un brillante stile artistico. Nel VIII secolo a.C. razziarono (pare) l\'impero cinese della dinastia Zhou e, poco dopo, si spostarono a ovest, raggiungendo le steppe pontico-caspiche dalle quali sloggiarono i Cimmeri.. All\'apice del loro potere, gli Sciti dominavano la totalit\xc3\xa0 delle steppe eurasiatiche dai Carpazi a ovest alla Cina centrale (Cultura di Ordos) e alla Siberia meridionale (Cultura di Tagar) a est, creando quello che venne a pieno titolo definito il primo impero nomade dell\'Asia centrale, seppur si trattasse di una compagine che ben poco aveva di "statale".\n\n'