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Pubblicazione: Pisa : Nistri-Lischi, 1952
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Uno scrittore \xc3\xa8 chiunque crei un lavoro scritto, sebbene la parola designi usualmente coloro che scrivono per professione, e chi scrive in diverse forme e generi pi\xc3\xb9 o meno codificati. Abili scrittori possono usare il linguaggio (narrativo o meno) per esprimere idee e immagini. Uno scrittore pu\xc3\xb2 comporre in molte differenti maniere tra cui in poesia, prosa o musica. Di conseguenza, uno scrittore pu\xc3\xb2 essere classificato come poeta, romanziere, paroliere, commediografo, giornalista ecc.\nLa scrittura, intesa come lavoro e attivit\xc3\xa0, per funzionare deve basarsi su un linguaggio, a sua volta basato su un codice grafico, che pu\xc3\xb2 essere ideogrammatico, cio\xc3\xa8 che rappresenta graficamente le idee o fonografico, cio\xc3\xa8 che riproduce i suoni di una lingua, tramite un alfabeto. Dalle iscrizioni preistoriche sulle quali solo si contavano le propriet\xc3\xa0, alle successive scritture per cunei, fino ai manoscritti e ai dattiloscritti, con lo sviluppo delle macchine e degli elaboratori di parole su schermo e alle varie scritture artificiali, parallela con la storia della scrittura, si svolge una storia degli "strumenti" usati per scrivere, e dei "supporti" che permettono una loro conservazione pi\xc3\xb9 o meno lunga.\n\n'
'La letteratura di una certa lingua \xc3\xa8 l\'insieme delle opere scritte e pervenute fino al presente. Tale definizione non \xc3\xa8 affatto scontata e va precisata sotto diversi aspetti. Da un lato, le definizioni che sono state date del termine, sensibili a diverse ideologie, visioni del mondo, sensibilit\xc3\xa0 politiche o filosofiche, sono diverse tra loro e spesso assolutamente inconciliabili.\nAssai varia \xc3\xa8 anche la misura del "campo" della letteratura e incerta la definizione di ci\xc3\xb2 che letteratura non \xc3\xa8, tanto che vi \xc3\xa8 stato chi ha affermato che letteratura \xc3\xa8 ci\xc3\xb2 che viene chiamato letteratura, chi ha trovato nell\'impossibilit\xc3\xa0 della definizione la sola definizione possibile, o chi, sottolineando "la polivalenza e ambiguit\xc3\xa0 del fenomeno letterario", sostiene tuttavia che "non tutto ci\xc3\xb2 che \xc3\xa8 scritto \xc3\xa8 letteratura, per diventarlo, un testo scritto dev\'essere mosso da un\'intenzionalit\xc3\xa0 precisa e da una conseguente logica strutturante".\n\xc3\x88 tuttavia vero che la letteratura di una nazione costituisce una "sintesi organica dell\'anima e del pensiero d\'un popolo", ovvero uno specchio della rispettiva societ\xc3\xa0 in un tempo definito e che varia di opera in opera.'
"La Scrittori tradotti da scrittori \xc3\xa8 stata una collana di Giulio Einaudi Editore voluta e curata personalmente da Giulio Einaudi nel 1983. Si tratta di titoli scovati all'interno del proprio catalogo o acquistati da altri editori o commissionati direttamente ai traduttori-scrittori. All'interno della collana, con copertina morbida blu chiaro, una serie speciale, con copertina grigio scura, stampava con testo a fronte almeno due traduzioni. Questa serie, chiamata trilingue era curata da Valerio Magrelli. Di 82 volumi (uno solo in tre tomi), 12 appartengono alla serie trilingue. Dopo la chiusura nel 2000, alcuni titoli vengono ristampati nei tascabili, come serie a s\xc3\xa9.\n\n"
"Parlare di scuola verista in Italia \xc3\xa8 un errore poich\xc3\xa9, in quanto produzione specificatamente di scuola, non \xc3\xa8 stata molto ampia e ha fatto quasi sempre riferimento a realt\xc3\xa0 regionali molto differenti tra loro.\nVi \xc3\xa8 infatti una serie di scrittori italiani che viene classificata sotto questa etichetta ma, questi scrittori non hanno avuto un programma culturale comune, affermato in modo organico, esplicito e diretto. \nCos\xc3\xac, a parte gli scritti programmatici di Verga e gli articoli estemporanei di Capuana, non ci sono state affermazioni esplicite sulla loro comune visione letteraria ed artistica.\nNon c'\xc3\xa8 mai un riferimento ad una comune visione del mondo, ad una concezione su quello che \xc3\xa8 o che dovrebbe essere il ruolo dell'intellettuale e della letteratura nella societ\xc3\xa0 contemporanea.\n\n"
'Si definiscono scrittori vociani quegli scrittori di prosa ma anche di poesia che durante il primo Novecento dimostrarono il desiderio di provare una nuova sperimentazione di linguaggio che superasse la tradizione dell\'Ottocento.\nLa maggior parte di questi scrittori proveniva dall\'esperienza della rivista La Voce e si riconoscevano nel suo programma che esaltava il rinnovamento della cultura e delle lettere; molti di loro si riconoscevano per le proprie posizioni interventiste e cercarono di vivere la prima guerra mondiale non solo attivamente ma anche a livello letterario.\nCostoro, spinti dalla necessit\xc3\xa0 di abbandonare tutti gli schemi tradizionali della narrazione dell\'Ottocento, da quella del naturalismo e del verismo a quella psicologica, sperimentano un tipo di scrittura frammentata e di breve misura.\nLe tematiche di questi scrittori sono di carattere autobiografico e tendono, pi\xc3\xb9 che a raccontare, a testimoniare una esistenza che rifiuta l\'oggettivit\xc3\xa0 e mette in risalto una forte tensione etica e una sentita inquietudine morale. La narrazione viene cos\xc3\xac ad essere spezzettata e anche il linguaggio, che utilizza diversi codici linguistici, pi\xc3\xb9 che raccontare esprime e testimonia. Come scrivono Giovanna Bellini e Giovanni Mazzoni: "... le tematiche che impegnano questi autori non sono trasferibili in una dimensione narrativa tradizionale, poich\xc3\xa9 appartengono all\'ambito dell\'autobiografia morale, del privato. La confessione autobiografica tende a cogliere l\'attimo, a fissarlo con grande evidenza in una dimensione temporale che trascura lo svolgimento, i tempi lunghi dello sviluppo delle situazioni; in modo analogo l\'impegno descrittivo \xc3\xa8 spesso una ricerca impressionistica del particolare, che viene avulso dal contesto ed enfatizzato. Oppure il ricordo si materializza in alcune immagini isolate che la coscienza dello scrittore amplia e articola. \xc3\x88 chiaro che scelte tematiche di questo tipo comportavano l\'impossibilit\xc3\xa0 di trovare espressione in un romanzo tradizionale, anche perch\xc3\xa9 presupponevano un atteggiamento culturale ed esistenziale di rifiuto dell\'oggettivit\xc3\xa0".\nTra gli scrittori vociani possono essere annoverati Piero Jahier, Scipio Slataper, Ardengo Soffici, Giani Stuparich, Giuseppe Prezzolini, Giovanni Papini, Carlo Linati, Alfredo Panzini, Giuseppe Antonio Borgese, Camillo Sbarbaro, Clemente Rebora, Dino Campana, Renato Serra e Arturo Onofri.\n\n'