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Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Platone, figlio di Aristone del demo di Collito e di Perictione (in greco antico: \xce\xa0\xce\xbb\xce\xac\xcf\x84\xcf\x89\xce\xbd Pl\xc3\xa1t\xc5\x8dn, pronuncia: [pl\xc3\xa1.t\xc9\x94\xcb\x90n]; Atene, 428/427 a.C. \xe2\x80\x93 Atene, 348/347 a.C.), \xc3\xa8 stato un filosofo e scrittore greco antico.\nAssieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.'
"I Dialoghi platonici rappresentano la quasi totalit\xc3\xa0 della produzione letteraria e filosofica di Platone: il suo corpus ne conta ben 34, a cui si aggiungono un monologo (Apologia di Socrate) e 13 Lettere (Platone).\nPer quanto riguarda la scelta stilistica del dialogo come forma espositiva, \xc3\xa8 importante sottolineare come, in quegli anni, vi fossero tutte le condizioni per questa particolare scelta: da una parte, la sempre pi\xc3\xb9 vasta popolarit\xc3\xa0 e fortuna della tragedia e della commedia, dall'altra il dialogare dei sofisti e di Socrate. Se non \xc3\xa8 dunque possibile sostenere che Platone sia stato il creatore del dialogo come genere letterario, \xc3\xa8 per\xc3\xb2 verosimile che egli abbia colto la comune abitudine al dialogare e al porre quesiti, iniziando forse a stendere semplici questionari senza personaggi, affidando poi, in una seconda fase, alla figura di Socrate la funzione di protagonista di opere pi\xc3\xb9 strutturate e complesse.Alcuni dialoghi, definiti pseudo-platonici o spuri (in greco nothoi, cio\xc3\xa8 apocrifi), sebbene attribuiti a Platone, erano considerati non autentici gi\xc3\xa0 dall'antichit\xc3\xa0, e per questo motivo esclusi dal corpus delle sue opere. Di alcuni ci sono noti solo i titoli (Midone, Feaci), mentre di altri sei possediamo il testo completo: Sulla giustizia, Sulla virt\xc3\xb9, Demodoco, Sisifo, Erissia, Assioco. Oltre a questi, gli studiosi moderni concordano nel considerare spuri anche alcuni dialoghi ritenuti autentici dagli antichi: Definizioni, Ipparco, Minosse, Amanti, Teagete.Il sistema di riferimento usato per la citazione di passi dai dialoghi di Platone \xc3\xa8 l'edizione della sua Opera omnia curata nel 1578 dal tipografo francese Henri Estienne (la famosa Edizione di Stephanus).\n\n"
"La filosofia greca rappresenta, nell'ambito della storia della filosofia occidentale, il primo momento dell'evoluzione del pensiero filosofico. Dal punto di vista cronologico, si identifica questa fase con il periodo che va dal VII secolo a.C. alla chiusura dell'Accademia di Atene, avvenuta nel 529 d.C. secondo l'editto di Giustiniano.\n\n"
"Il platonismo \xc3\xa8 una corrente filosofica risalente a Platone.\n\nIl filosofo greco affermava l'esistenza di una pi\xc3\xb9 alta verit\xc3\xa0: le Idee, delle forme ideali eterne, immutabili, e incorruttibili, da cui ha origine il mondo sensibile, quale noi lo percepiamo, soggetto al divenire, alla corruzione, e alla morte.\nLa dottrina platonica veniva insegnata in una scuola fondata nel 387 a.C. dallo stesso Platone, situata in un luogo appena fuori le mura di Atene, chiamata Accademia dal nome dell'eroe di guerra Academo che aveva donato agli ateniesi un terreno che divenne un giardino aperto al pubblico dove Platone faceva filosofia con i suoi discepoli.\n\n"
'Accademia (in greco: \xe1\xbc\x88\xce\xba\xce\xb1\xce\xb4\xce\xae\xce\xbc\xce\xb5\xce\xb9\xce\xb1) fu il nome con il quale fu conosciuta la scuola fondata da Platone ad Atene.\nFondata nel 387 a.C., esistette, seppur attraverso varie fasi, fino a dopo la morte di Filone di Larissa. Anche se vari filosofi continuarono ad insegnare la filosofia platonica ad Atene in epoca romana, fu solo all\'inizio del V secolo che una nuova scuola venne fondata come centro del neoplatonismo e cess\xc3\xb2 la sua attivit\xc3\xa0 nel 529, quando l\'imperatore Giustiniano I ordin\xc3\xb2 la chiusura di tutte le scuole filosofiche pagane nell\'impero bizantino, in cui il cristianesimo era diventato religione di Stato.\nRappresent\xc3\xb2 per tutta l\'et\xc3\xa0 antica il simbolo della filosofia platonica e ancora Plutarco, in piena et\xc3\xa0 imperiale, definiva se stesso e i pensatori che come lui si rifacevano a Platone come "accademici" (akademikoi).\n\n'
'Platone, figlio di Aristone del demo di Collito e di Perictione (in greco antico: \xce\xa0\xce\xbb\xce\xac\xcf\x84\xcf\x89\xce\xbd Pl\xc3\xa1t\xc5\x8dn, pronuncia: [pl\xc3\xa1.t\xc9\x94\xcb\x90n]; Atene, 428/427 a.C. \xe2\x80\x93 Atene, 348/347 a.C.), \xc3\xa8 stato un filosofo e scrittore greco antico.\nAssieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.'