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Pubblicazione: Piombino : Il Foglio, 2019
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La Val di Cornia costituisce l\'estremo lembo meridionale della provincia di Livorno, sul territorio della Maremma Piombinese; si estende nell\'area a cavallo tra la Maremma Livornese (storicamente Maremma Pisana) e la Maremma Grossetana nei pressi della foce dell\'omonimo fiume.\nIl territorio risulta prevalentemente collinare nell\'entroterra dove si insinua verso le ultime propaggini sud-occidentali delle Colline Metallifere e si inoltra nella parte meridionale della provincia di Pisa lambendo la Val di Cecina; \xc3\xa8 pianeggiante invece lungo la fascia costiera, fatta eccezione per il promontorio di Piombino che separa l\'omonima citt\xc3\xa0 (che ne \xc3\xa8 capoluogo e sede del Circondario) dal Golfo di Baratti, sulla cui sommit\xc3\xa0 settentrionale sorge il borgo medievale di Populonia che si \xc3\xa8 sviluppato presso la preesistente citt\xc3\xa0 etrusca con le relative necropoli.\nL\'area include lungo la fascia costiera il territorio comunale di Piombino e quello di San Vincenzo, mentre nell\'entroterra interessa i comuni di Campiglia Marittima, Suvereto, Sassetta, Monteverdi Marittimo.\nLa zona si caratterizza per aree archeologiche di epoca etrusca, tra le quali spiccano quelle del Golfo di Baratti e di Populonia, e per i centri storici di epoca medievale. Notevole \xc3\xa8 inoltre la ricchezza del sottosuolo, sfruttato per le numerose miniere gi\xc3\xa0 dai tempi degli Etruschi.\nStoricamente la Val di Cornia ha fatto parte in epoca medievale della Repubblica di Pisa fino al 1399, anno in cui gli Appiani fondarono la Signoria, poi Principato di Piombino, che comprendeva oltre a questo territorio anche la Val di Pecora, Val Bruna e la isole Elba, Pianosa e Montecristo. Dopo la caduta di Napoleone (il Principato era retto da Elisa Bonaparte), il territorio fu annesso al Granducato di Toscana, fino alla costituzione dello Stato Italiano.\nMolto conosciuti a livello nazionale e internazionale sono i vini della Val di Cornia \nDOC, come il Val di Cornia rosso.\nLa zona di produzione della d.o.c. Val di Cornia \xc3\xa8 una grande area che comprende i comuni di Suvereto, Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Sassetta in provincia di Livorno ed il comune di Monteverdi in provincia di Pisa. I vini prodotti nei territori del comune di Suvereto hanno diritto alla denominazione di sottozona "Suvereto".\n\n'
"La viticoltura in Toscana \xc3\xa8 l'insieme delle attivit\xc3\xa0 di coltivazione di uva e produzione di vino svolte nella regione.\n\n"
'Il Val di Cornia rosso \xc3\xa8 un vino DOCG la cui produzione \xc3\xa8 consentita nelle province di Livorno e Pisa.\n\n'
"I Parchi della Val di Cornia sono un insieme di parchi che si trova nelle province di Grosseto e di Livorno, gestiti da una societ\xc3\xa0 per azioni con capitale misto pubblico e privato dai comuni della val di Cornia (Campiglia Marittima, Piombino, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto), con l'obiettivo di valorizzare e tutelare le aree di interesse archeologico e naturalistico. \n\n"
'La Val di Cornia costituisce l\'estremo lembo meridionale della provincia di Livorno, sul territorio della Maremma Piombinese; si estende nell\'area a cavallo tra la Maremma Livornese (storicamente Maremma Pisana) e la Maremma Grossetana nei pressi della foce dell\'omonimo fiume.\nIl territorio risulta prevalentemente collinare nell\'entroterra dove si insinua verso le ultime propaggini sud-occidentali delle Colline Metallifere e si inoltra nella parte meridionale della provincia di Pisa lambendo la Val di Cecina; \xc3\xa8 pianeggiante invece lungo la fascia costiera, fatta eccezione per il promontorio di Piombino che separa l\'omonima citt\xc3\xa0 (che ne \xc3\xa8 capoluogo e sede del Circondario) dal Golfo di Baratti, sulla cui sommit\xc3\xa0 settentrionale sorge il borgo medievale di Populonia che si \xc3\xa8 sviluppato presso la preesistente citt\xc3\xa0 etrusca con le relative necropoli.\nL\'area include lungo la fascia costiera il territorio comunale di Piombino e quello di San Vincenzo, mentre nell\'entroterra interessa i comuni di Campiglia Marittima, Suvereto, Sassetta, Monteverdi Marittimo.\nLa zona si caratterizza per aree archeologiche di epoca etrusca, tra le quali spiccano quelle del Golfo di Baratti e di Populonia, e per i centri storici di epoca medievale. Notevole \xc3\xa8 inoltre la ricchezza del sottosuolo, sfruttato per le numerose miniere gi\xc3\xa0 dai tempi degli Etruschi.\nStoricamente la Val di Cornia ha fatto parte in epoca medievale della Repubblica di Pisa fino al 1399, anno in cui gli Appiani fondarono la Signoria, poi Principato di Piombino, che comprendeva oltre a questo territorio anche la Val di Pecora, Val Bruna e la isole Elba, Pianosa e Montecristo. Dopo la caduta di Napoleone (il Principato era retto da Elisa Bonaparte), il territorio fu annesso al Granducato di Toscana, fino alla costituzione dello Stato Italiano.\nMolto conosciuti a livello nazionale e internazionale sono i vini della Val di Cornia \nDOC, come il Val di Cornia rosso.\nLa zona di produzione della d.o.c. Val di Cornia \xc3\xa8 una grande area che comprende i comuni di Suvereto, Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Sassetta in provincia di Livorno ed il comune di Monteverdi in provincia di Pisa. I vini prodotti nei territori del comune di Suvereto hanno diritto alla denominazione di sottozona "Suvereto".\n\n'
'Il termine folclore o folklore (pron. [fol\xcb\x88klore]; dall\'inglese folk, "popolo", e lore, "sapere") si riferisce a quelle forme di cultura popolare comprendente le tipologie di tradizione tramandate spesso oralmente e riguardanti conoscenze, usi e costumi, miti, fiabe e leggende, filastrocche, proverbi e altre narrazioni, credenze popolari, musica, canto, danza eccetera, il tutto riferito a una determinata area geografica, a una determinata popolazione, ai ceti popolari in quanto subalterni, a pi\xc3\xb9 d\'una o a tutte queste determinazioni.\n\n'
"Il volume Il Folklore d'Italia - Guida dei Gruppi Folklorici Italiani \xc3\xa8 un annuario che come suggerisce il sottotitolo, va utilizzato come guida, per gli interessati, al variegato e vasto mondo del folclore italiano.\n\n"