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Edizione: Ed. facsimilare / a cura del Rotary club Empoli
Pubblicazione: Empoli : Rotary club Empoli : Editori dell'acero, 2017
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Aurelio Agostino d\'Ippona (in latino: Aurelius Augustinus Hipponensis; Tagaste, 13 novembre 354 \xe2\x80\x93 Ippona, 28 agosto 430) \xc3\xa8 stato un filosofo, vescovo e teologo romano di origine nordafricana e lingua latina.\nConosciuto come sant\'Agostino, \xc3\xa8 Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae ("Dottore della Grazia"). Forse il maggiore rappresentante della Patristica, \xc3\xa8 stato definito da Monsignor Antonio Livi \xc2\xabil massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei pi\xc3\xb9 grandi geni dell\'umanit\xc3\xa0 in assoluto\xc2\xbb. Se le Confessioni sono la sua opera pi\xc3\xb9 celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, La citt\xc3\xa0 di Dio.\n\n'
"Bernard de Fontaine, in latino: Bernardus Claravallensis, italianizzato in Bernardo di Chiaravalle (Fontaine-l\xc3\xa8s-Dijon, 1090 \xe2\x80\x93 Ville-sous-la-Fert\xc3\xa9, 20 agosto 1153), \xc3\xa8 stato un monaco cristiano, abate e teologo francese dell'ordine cistercense, fondatore della celebre abbazia di Clairvaux, di cui fu abate, e di altri monasteri.\nViene venerato come santo da Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana. Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, fu dichiarato dottore della Chiesa da papa Pio VIII nel 1830. Nel 1953 papa Pio XII gli dedic\xc3\xb2 l'enciclica Doctor Mellifluus.\n\n"
'Vincenzo Ferreri, in valenciano Vicent Ferrer (Valencia, 23 gennaio 1350 \xe2\x80\x93 Vannes, 5 aprile 1419), \xc3\xa8 stato un religioso e predicatore apocalittico nativo del regno di Valencia, appartenente all\'ordine dei Domenicani.\nSi adoper\xc3\xb2 in modo particolare per la composizione dello scisma d\'Occidente, militando nel partito benedettista fino alla revoca dell\'obbedienza al "papa Luna" da parte del re d\'Aragona. Fu proclamato santo da papa Callisto III nel 1455.'
"Bonaventura da Bagnoregio (Bagnoregio, 1217/1221 circa \xe2\x80\x93 Lione, 15 luglio 1274) \xc3\xa8 stato un cardinale, filosofo e teologo italiano.\nDenominato Doctor Seraphicus, insegn\xc3\xb2 alla Sorbona di Parigi e fu amico di san Tommaso d'Aquino.\nVescovo e cardinale, dopo la morte venne canonizzato da papa Sisto IV nel 1482 e proclamato Dottore della Chiesa da papa Sisto V nel 1588. \xc3\x88 considerato uno tra i pi\xc3\xb9 importanti biografi di san Francesco d'Assisi. Infatti alla sua biografia \xe2\x80\x94 la Legenda Maior \xe2\x80\x94 si ispir\xc3\xb2 Giotto per il ciclo delle storie sul Santo nella basilica di Assisi.\nPer diciassette anni \xe2\x80\x94 dal 1257 \xe2\x80\x94 fu ministro generale dell'Ordine francescano, del quale \xc3\xa8 ritenuto uno dei padri: quasi un secondo fondatore. Sotto la sua guida furono pubblicate le Costituzioni narbonesi, su cui si basarono tutte le successive costituzioni dell'Ordine.\nLa visione filosofica di Bonaventura partiva dal presupposto che ogni conoscenza derivi dai sensi: l'anima conosce Dio e se stessa senza l'aiuto dei sensi esterni. Risolse il problema del rapporto tra ragione e fede in chiave platonico-agostiniana.\n\xc3\x88 venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che celebra la sua memoria obbligatoria il 15 luglio o il giorno precedente nella forma straordinaria.\n\n"
"Efrem il Siro (siriaco: \xdc\x90\xdc\xa6\xdc\xaa\xdc\x9d\xdc\xa1 \xdc\xa3\xdc\x98\xdc\xaa\xdc\x9d\xdc\x9d\xdc\x90, Aphr\xc3\xaam S\xc3\xbbry\xc4\x81y\xc3\xa2; arabo \xd8\xa3\xd9\x81\xd8\xb1\xd8\xa7\xd9\x85 \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xb3\xd8\xb1\xd9\x8a\xd8\xa7\xd9\x86\xd9\x8a; greco: \xe1\xbc\x98\xcf\x86\xcf\x81\xce\xb1\xce\xaf\xce\xbc \xe1\xbd\x81 \xce\xa3\xe1\xbf\xa6\xcf\x81\xce\xbf\xcf\x82, Ephraim Syros; latino: Ephraem Syrus; Nisibis, 306 \xe2\x80\x93 Edessa, 9 giugno 373) \xc3\xa8 stato un teologo, scrittore e santo siro, fra i pi\xc3\xb9 antichi scrittori di lingua siriaca e il pi\xc3\xb9 importante fra essi.\nAutore di numerosi inni in lingua siriaca, visse buona parte della vita nella citt\xc3\xa0 natale ma fu esiliato a Edessa (oggi nella provincia di Sanliurfa, in Turchia), dove mor\xc3\xac nel 373.\nViene venerato come santo dai cristiani del mondo intero, ma in particolare dalla Chiesa ortodossa siriaca e dalla Chiesa cattolica sira. Venne riconosciuto come dottore della Chiesa cattolica nel 1920 da papa Benedetto XV nella sua enciclica Principi Apostolorum Petro del 5 ottobre.\nEfrem ha scritto moltissimi inni, poesie e omelie in versi e commentari biblici in prosa. Questi ultimi sono opere di teologia pratica, per l'edificazione della Chiesa, scritti in un momento di grande incertezza attorno alla fede. Furono cos\xc3\xac famosi e apprezzati che venivano persino usati nella liturgia come testi di Scrittura ispirata assieme al Pastore di Erma e alle Epistole di Papa Clemente I. Per secoli dopo la sua morte, autori cristiani scrissero centinaia di opere pseudo-epigrafiche su di lui. Gli scritti di Efrem testimoniano una fede cristiana ancora primitiva ma vibrante, poco influenzata dal pensiero occidentale e pi\xc3\xb9 vicina al modo di pensare orientale.\n\n"