biblio toscana

'La serva padrona \xc3\xa8 un intermezzo buffo in due parti musicato da Giovan Battista Pergolesi. \nComposta per il compleanno di Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenb\xc3\xbcttel su libretto di Gennaro Antonio Federico, fu rappresentata la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 5 settembre 1733, quale intermezzo all\'opera seria Il prigionier superbo, dello stesso Pergolesi, destinata a non raggiungere neppure lontanamente la fama della Serva padrona. Alla prima rappresentazione \xc3\xa8 attribuita a tutti gli effetti l\'inizio del nuovo genere dell\'opera buffa.\nLo stesso libretto fu ripreso da Giovanni Paisiello per l\'omonima opera buffa.\nNel 1734 avviene la prima nell\'Acad\xc3\xa9mie Royale de Musique di Parigi e nella Reggia di Versailles, nel 1746 nel Th\xc3\xa9\xc3\xa2tre-Italien di Parigi e nel 1750 nell\'Her Majesty\'s Theatre di Londra.\nIl grande successo della ripresa del 1752 dell\'Acad\xc3\xa9mie Royale de Musique scaten\xc3\xb2 una disputa, nota come la Querelle des bouffons, fra i sostenitori dell\'opera tradizionale francese, incarnata dallo stile di Jean-Baptiste Lully e Jean-Philippe Rameau, e i sostenitori della nuova opera buffa fra cui alcuni enciclopedisti (in particolare Jean Jacques Rousseau, anch\'egli compositore). La disputa divise la comunit\xc3\xa0 musicale francese e la stessa corte (con la regina che si schier\xc3\xb2 a fianco degli "italiani"), per due anni, e port\xc3\xb2 ad una rapida evoluzione del gusto musicale del paese transalpino verso modelli meno schematici e pi\xc3\xb9 moderni.\nNel 1754 avviene la ripresa nel Th\xc3\xa9\xc3\xa2tre-Italien come La servante-ma\xc3\xaetresse nella traduzione in versi di Pierre Baurans e Charles Simon Favart e nel 1862 la prima all\'Op\xc3\xa9ra-Comique di Parigi con C\xc3\xa9lestine Galli-Mari\xc3\xa9.\n\n'

"Ahi serva Italia, di dolore ostello \xc3\xa8 il verso iniziale di una celebre invettiva di Dante Alighieri presente nel VI canto del Purgatorio della Divina Commedia: introduce la sua amara riflessione sulla condizione politica dell'Italia, alla vista dei poeti Virgilio e Sordello che si abbracciano dopo aver saputo di essere due compatrioti mantovani. Essa prosegue:\n\nLa parafrasi \xc3\xa8: \xc2\xabPovera Italia ridotta in schiavit\xc3\xb9, dimora di sofferenza, nave alla deriva nel pieno della tempesta, non pi\xc3\xb9 signora dei popoli, ma luogo di prostituzione!\xc2\xbb.\n\n"

'La serra \xc3\xa8 un ambiente artificiale costruito appositamente per coltivare fiori e piante con caratteristiche di temperatura simili a quelle del loro habitat naturale, o per l\'essiccazione di prodotti dell\'agricoltura e della selvicoltura. Permette quindi di coltivare anche piante che solitamente si sviluppano in paesi con clima pi\xc3\xb9 caldo, anche clima tropicale; in serre refrigerate si potr\xc3\xa0 ottenere lo scopo opposto. Il vantaggio \xc3\xa8 quindi poter creare l\'ambiente ideale per il tipo di piante che si intende coltivare.\nLe serre possono avere struttura in ferro, in legno strutturale, in muratura o in alluminio. Di solito poggiano su una base in muratura o su supporti mobili avvitati nel terreno e hanno pareti e tetto in materiale trasparente; al loro interno si pu\xc3\xb2 far entrare luce, regolare il calore e variare il livello di umidit\xc3\xa0. Le pareti sono solitamente di vetro; il tetto \xc3\xa8 spiovente da uno o da entrambi i versanti e dotato di finestre ad apertura verso l\'esterno per permettere l\'aerazione.\n\nL\'orientamento pi\xc3\xb9 favorevole \xc3\xa8 a est-ovest con i raggi del sole che attraversano il rivestimento formando all\'interno il ben noto "effetto serra"; i raggi solari attraversano la copertura della serra che, imprigionandoli al suo interno, provoca un innalzamento della temperatura. \nIn una serra di struttura standardizzata, al centro si trover\xc3\xa0 un banco da lavoro affiancato da due bancali laterali che servono da appoggio.\nLe serre sono suddivise in diverse tipologie a seconda della temperatura che si vuole raggiungere al loro interno e ad altre caratteristiche.\n\n'

'Il Monte Serva \xc3\xa8 una montagna delle Dolomiti Bellunesi alta 2.133 metri s.l.m.. Sorge a nord di Belluno.\n\n'

'Camilla, duchessa di Cornovaglia (GCVO Camilla Rosemary, nata Shand coniugata Mountbatten-Windsor e in precedenza conosciuta come Parker Bowles; Londra, 17 luglio 1947) \xc3\xa8 la seconda moglie di Carlo, principe di Galles, e membro della famiglia reale britannica. Dal suo secondo matrimonio condivide i titoli del marito come duchessa di Cornovaglia, duchessa di Rothesay, contessa di Chester, baronessa di Renfrew.\nLa duchessa ha due figli dal suo precedente matrimonio con Andrew Parker Bowles e cinque nipoti.'