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'Il Santa Maria della Scala \xc3\xa8 un complesso museale di Siena, situato in piazza del Duomo 2, proprio davanti alla cattedrale. Gi\xc3\xa0 uno dei pi\xc3\xb9 antichi e grandi ospedali europei, fu uno dei primi xenodochi ed oggi, esaurite le proprie funzioni sanitarie, \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 importanti centri museali e culturali della citt\xc3\xa0, in seguito a un\'importante operazione di recupero basata sul progetto dell\'architetto Guido Canali, vincitore nel 1992 di un Concorso Internazionale ad inviti.\nOspita una serie di collezioni che vanno dall\'antichit\xc3\xa0 (Museo archeologico nazionale nei sotterranei) all\'epoca moderna, alternando ambienti monumentali e corridoi angusti, intrecci di gallerie scavate nel tufo e grandi spazi voltati a mattoni. Nei suoi 350.000 metri cubi d\'estensione (di cui 13.000 metri quadrati in pianta aperti al pubblico) si trovano quindi svariate testimonianze storico-artistiche, che possono essere lette come una sintesi della citt\xc3\xa0 e della sua storia, coprente un arco di circa mille anni. Vi spicca il celebre Pellegrinaio, il pi\xc3\xb9 importante ciclo del Quattrocento senese.\nL\'appellativo "della Scala" \xc3\xa8 testimoniato dal XII secolo e ricorda la particolare collocazione davanti alla gradinata della chiesa principale. Pi\xc3\xb9 tardi si svilupp\xc3\xb2 la leggenda secondo la quale l\'ospedale era stato fondato in seguito alla visione della madre del Beato Sorore, in cui una scala miracolosa accoglieva i fanciulli abbandonati in paradiso.\n\n'
"Il Pellegrinaio \xc3\xa8 un ambiente monumentale dell'ex-ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Contiene uno dei pi\xc3\xb9 importanti cicli di affreschi del Quattrocento senese, a cui lavorarono Domenico di Bartolo, Pietro d'Achille Crogi, Priamo della Quercia, Lorenzo Vecchietta e, dopo il 1570, Giovanni di Raffaele Navesi; esso illustra la missione dell'ospedale, spesso con scene, uniche in Europa, della vita quotidiana al suo interno, che rappresentano straordinari documenti storici, oltrech\xc3\xa9 artistici.\n\n"
"La basilica di Santa Maria Novella \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 importanti chiese di Firenze e sorge sull'omonima piazza. Se Santa Croce era ed \xc3\xa8 un centro antichissimo di cultura francescana e Santo Spirito ospitava l'ordine agostiniano, Santa Maria Novella era per Firenze il punto di riferimento per un altro importante ordine mendicante, i domenicani."
'La basilica di Santa Maria in Aracoeli \xc3\xa8 una delle chiese di Roma e sorge sul colle del Campidoglio.\nLa chiesa, il cui nome originario era Santa Maria in Capitolio, faceva parte del complesso di edifici del monastero che si era insediato sul colle capitolino mentre il resto delle costruzioni romane antiche andava in rovina.'
"La cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, conosciuta comunemente come duomo di Firenze, \xc3\xa8 la principale chiesa fiorentina, simbolo della citt\xc3\xa0 ed uno dei pi\xc3\xb9 famosi d'Italia; quando fu completata, nel Quattrocento, era la pi\xc3\xb9 grande chiesa al mondo, mentre oggi \xc3\xa8 ritenuta la terza in Europa dopo San Pietro a Roma e il Duomo di Milano. Essa sorge sulle fondamenta dell'antica cattedrale di Firenze, la chiesa di Santa Reparata, in un punto della citt\xc3\xa0 che ha ospitato edifici di culto sin dall'epoca romana.\nLa costruzione del Duomo, ordinata dalla Signoria fiorentina, inizia nel 1296 e termina dal punto di vista strutturale soltanto nel 1436. I lavori iniziali furono affidati all'architetto Arnolfo di Cambio per poi essere interrotti e ripresi numerose volte nel corso dei decenni (da Giotto, Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini). Al completamento della cupola del Brunelleschi segu\xc3\xac la consacrazione da parte di papa Eugenio IV il 24 marzo del 1436. La dedica a Santa Maria del Fiore avvenne in corso d'opera, nel 1412.\nLa pianta del Duomo \xc3\xa8 composta da un corpo di basilica a tre navate saldato ad un'enorme rotonda triconca che sorregge l'immensa cupola del Brunelleschi, la pi\xc3\xb9 grande cupola in muratura mai costruita. Al suo interno \xc3\xa8 visibile la pi\xc3\xb9 grande superficie mai decorata ad affresco: 3600 m\xc2\xb2, eseguiti tra il 1572-1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Alla base della lanterna in marmo, \xc3\xa8 presente una terrazza panoramica sulla citt\xc3\xa0 posta a 91 metri da terra. La facciata del Duomo in marmi policromi \xc3\xa8 di epoca moderna, risale infatti al 1887 ad opera di Emilio de Fabris ed \xc3\xa8 un importante esempio di stile neogotico in Italia.\n\xc3\x88 la cattedrale dell'Arcidiocesi di Firenze e pu\xc3\xb2 contenere fino a trentamila persone. Ha la dignit\xc3\xa0 di basilica minore.\n\n"