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Pubblicazione: Roma : G. Volpe, [1976]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (in acronimo MVSN, talora genericamente identificata con la locuzione camicie nere a causa delle camicie di colore nero adottate quale parte della divisa, come spesso indicato anche nella storiografia non italiana) \xc3\xa8 stato un corpo di gendarmeria a ordinamento militare e, dal 1924 una autonoma forza armata dell\'Italia fascista.\nLa sua fondazione fu decisa e annunciata dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 1922 presieduto da Benito Mussolini e decretata dal re Vittorio Emanuele III con regio decreto-legge il 14 gennaio 1923, n. 31 (poi convertito in legge il 17 aprile 1925) entrato in vigore il 1\xc2\xba febbraio 1923; essa accorp\xc3\xb2 le Squadre d\'azione del Partito Nazionale Fascista (Camicie nere) e la milizia dei Sempre Pronti per la Patria e per il Re dell\'Associazione Nazionalista Italiana (Camicie azzurre).\nDal 1927, l\'arruolamento nella MVSN costitu\xc3\xac l\'atto finale della leva fascista, parallelamente all\'iscrizione al Partito Nazionale Fascista, con l\'adozione del saluto romano.\nInizialmente pensata come milizia a uso esclusivo del PNF (rispondeva solo al Capo del governo e a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l\'obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo con la "costituzionalizzazione" del fascismo e divenendo forza armata, con un evidente contrasto con il Regio esercito, perse la sua esclusivit\xc3\xa0 nei compiti e fin\xc3\xac col affiancarsi quasi del tutto con le altre forze armate.\nDopo la caduta del fascismo fu sciolta, con il regio decreto legge del 6 dicembre 1943, n. 16/B, dal governo Badoglio I.\n\n'