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Pubblicazione: Firenze : Sansoni, stampa 1963
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Gli Unni erano un popolo guerriero nomade, proveniente dalla Siberia meridionale, che giunse in Europa nel IV secolo. Sono particolarmente conosciuti per le incursioni compiute a met\xc3\xa0 del V secolo contro l'Impero romano d'Occidente. Tra il 447 e il 454, sotto Attila, formarono un impero nomade che fu il pi\xc3\xb9 vasto del suo tempo, con una superficie di 4,0 milioni di km\xc2\xb2 all'apice.\n\n"
'Attila (in ungherese Attila; in turco: Atilla; in tedesco Etzel; Caucaso, 406 \xe2\x80\x93 Pannonia, 16 marzo 453) \xc3\xa8 stato un condottiero e sovrano unno dal 434 fino alla sua morte.\nDall\'Europa govern\xc3\xb2 un vastissimo impero che si estendeva dall\'Europa centrale al Mar Caspio, e dal Danubio al Mar Baltico, unificando - per la prima e unica volta nella storia - la maggior parte dei popoli barbarici dell\'Eurasia settentrionale (dai Germani orientali agli Slavi agli Ugro-Finni).\nDurante il suo regno divenne il pi\xc3\xb9 irriducibile nemico dell\'Impero Romano (e per la Pars Occidentalis e per la Pars Orientalis): invase due volte i Balcani, cinse d\'assedio Costantinopoli, marci\xc3\xb2 attraverso la Francia spingendosi fino ad Aurelianum, scacci\xc3\xb2 da Ravenna l\'imperatore Valentiniano III (452).\nSoprannominato flagellum Dei ("flagello di Dio") per la sua ferocia, si diceva che dove fosse passato non sarebbe pi\xc3\xb9 cresciuta l\'erba.\nIl suo nome, altres\xc3\xac, significa in gotico "piccolo padre".\nGli studi storici moderni vedono in lui, pi\xc3\xb9 un predone che un distruttore insensato. Si racconta che fosse superstizioso, facesse affidamento sulle profezie e si facesse influenzare nelle decisioni in campo militare da indovini e sciamani. Alcune leggende, mai sostenute da elementi concreti, raccontano di sue pratiche cannibalistiche e che avesse mangiato i propri figli Erp ed Eitil, che sua moglie gli serv\xc3\xac dopo averli arrostiti nel miele. Alcuni raccontano che avrebbe avuto numerose mogli e pi\xc3\xb9 di cento figli, questa affermazione per\xc3\xb2 viene riferita anche ai sovrani mongoli Gengis Khan e Kublai Khan, causando confusione.\n\nNonostante il suo impero si fosse disgregato alla sua morte, \xc3\xa8 diventato una figura leggendaria nella storia europea, che lo ricorda in modo diverso a seconda della zona: guerriero feroce, avido e crudele nell\'area al tempo sotto Roma; condottiero impavido e coraggioso nei paesi che facevano parte del suo impero.\nAlcuni racconti lo celebrano come un grande e nobile re ed \xc3\xa8 il personaggio principale di diverse saghe dell\'Europa settentrionale e orientale.\n\n'
"Flavio Ezio o Aezio (in latino: Flavius Aetius, pronuncia classica o restituta: [\xcb\x88fla\xcb\x90w\xc9\xaa.\xca\x8as a\xcb\x88et\xc9\xaa.\xca\x8as]; Durosturum, 390 circa \xe2\x80\x93 Ravenna, 21 settembre 454) \xc3\xa8 stato un generale romano, pi\xc3\xb9 volte console e ministro sotto Valentiniano III.\nFlavio Ezio \xc3\xa8 famoso per la sua vittoria su Attila presso i Campi Catalaunici, dove i Romani inflissero una pesante sconfitta all'esercito degli Unni. Edward Gibbon lo ha definito \xc2\xabl'uomo celebrato universalmente come terrore dei Barbari e baluardo della Repubblica di Roma\xc2\xbb."
'Invasioni barbariche \xc3\xa8 il termine con il quale \xc3\xa8 generalmente indicato in Italia il periodo delle irruzioni e migrazioni delle popolazioni cosiddette "barbariche" (germaniche, slave, sarmatiche e di altri popoli di origine asiatica) all\'interno dei confini dell\'Impero romano d\'Occidente, nel V secolo. Il fenomeno, a volte indicato anche con il termine tedesco V\xc3\xb6lkerwanderung \xe2\x80\x98migrazioni di popoli\xe2\x80\x99, si conclude sostanzialmente con la formazione dei regni romano-germanici e la fine definitiva della tarda antichit\xc3\xa0 e l\'entrata dell\'Europa nel Medioevo.\n\n'
"Il sacco di Aquileia del 452 fu un episodio delle guerre condotte da Attila re degli Unni contro l'impero romano d'Occidente.\n\n"