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"La storia di Cartagine non \xc3\xa8 facile da studiare almeno nella sua componente fenicio - punica a causa della sua sottomissione da parte dei romani alla fine della terza guerra punica nel 146 a.C. Restano in effetti che poche fonti primarie cartaginesi e quelli disponibili sollevano pi\xc3\xb9 domande piuttosto che aiutare nella comprensione della storia della citt\xc3\xa0.\nAlcuni testi punici sono stati tradotti in greco o latino, come iscrizioni su monumenti del Nord Africa. Tuttavia, la maggior parte delle fonti rimane disponibile attraverso autori greci e romani: Tito Livio, Polibio, Appiano, Cornelio Nepote, Silio Italico, Plutarco, Dione Cassio ed Erodoto. Questi autori provengono da culture spesso in rivalit\xc3\xa0 con Cartagine: i Greci contestarono il primato in Sicilia e i Romani entrarono in guerra contro la citt\xc3\xa0. Queste fonti scritte da stranieri non sono sempre prive di pregiudizi. Tuttavia, recenti scavi hanno scoperto fonti primarie pi\xc3\xb9 affidabili, sebbene rimangano insufficienti; il prodotto di alcuni scavi conferma gli aspetti della vita a Cartagine come descritti da autori antichi, ma altri no, molte scoperte rimangono ancora poco probanti.\nCome tutte le stazioni commerciali fenicie, Cartagine deve, in segno di fedelt\xc3\xa0 e piet\xc3\xa0, rendere omaggio a Tiro. Tuttavia, il declino di quest'ultima contro l'avanzata dei Greci avrebbe incoraggiato la citt\xc3\xa0 punica a diventare indipendente durante la seconda met\xc3\xa0 del VII secolo a.C. Un secolo e mezzo dopo la fondazione della citt\xc3\xa0, i Cartaginesi si stabilirono nelle Isole Baleari, secondo un'interpretazione di un testo di Diodoro Siculo, quindi dominarono la parte occidentale della Sicilia, la Sardegna meridionale e, alleati degli Etruschi, respinsero i Greci fuori dalla Corsica durante la battaglia di Alalia dal 540 al 535 a.C. Hanno poi controllato tutto il commercio e la navigazione nel Mediterraneo occidentale, e hanno conquistato molti territori all'interno e al di fuori dell'Africa: Mauretania, Numidia, Iberia, Ibiza, Sicilia, Sardegna e Corsica. Come nel caso di Roma, sua nemica mortale, il nome della citt\xc3\xa0 comprende tutti i territori sotto la sua giurisdizione.\nLa terra di Sicilia \xc3\xa8 un luogo di confronto dei punici e dei Greci nel lungo ciclo delle guerre siciliane V-IV sec. a.C. L'isola \xc3\xa8 la fonte del primo ciclo delle guerre puniche tra la Repubblica Romana e la potenza cartaginese e si conclude con la sconfitta di quest'ultima. La citt\xc3\xa0 riesce a riprendersi, soprattutto a causa delle conquiste nella penisola iberica, ma la seconda guerra punica con l'epopea di Annibale Barca termina anche con la sconfitta e la fine dell'imperialismo cartaginese. L'ultimo conflitto \xc3\xa8 irregolare, anche se la citt\xc3\xa0 resiste tre anni prima di essere annientata.\nDopo la distruzione del 146 a.C., la citt\xc3\xa0 viene ricostruita dai vincitori e ribattezzata Colonia Iulia Karthago, anche se non riacquista mai l'importanza che era sua: trova, tuttavia, una certa aura attraverso il suo ruolo di capitale proconsolare e il suo ruolo importante nella diffusione del cristianesimo. Dalla conquista vandalica, tuttavia, la citt\xc3\xa0 occupa un ruolo sempre pi\xc3\xb9 secondario, il Medioevo vede, se non il suo abbandono, almeno una bassa occupazione del sito.\n\n"
"La storia dell'Africa, secondo il modello paleoantropologico dominante, inizia con la Storia dell'umanit\xc3\xa0 stessa: \xc3\xa8 infatti in questo continente che avviene la comparsa dell'Homo sapiens. Dall'Africa si sono altres\xc3\xac originate e da l\xc3\xac sono poi migrate, in epoche preistoriche e protostoriche, le prime culture umane, come la cultura litica olduvaiana, aree di pertinenza di paleontologia e archeologia.\nLa storiografia basata sui ritrovamenti archeologici con documentazione scritta di varie culture, ci \xc3\xa8 nota a partire dalla nascita e lo sviluppo della civilt\xc3\xa0 egizia, del regno nubiano, di altri regni e societ\xc3\xa0 e della loro interazione.\nDal VII secolo d.C., l'Africa ha ricevuto una forte influenza islamica, sia sulle coste orientali, sia in Egitto, nelle regioni del Maghreb e del Sahel. La tratta degli schiavi, avviata dagli Arabi sin dal X secolo e proseguita con maggiore intensit\xc3\xa0 verso la tratta atlantica gestita dagli Europei dal XVI secolo in poi, ha interessato tutto il continente fino al XIX secolo e preceduto il colonialismo. Occorre per\xc3\xb2 dire che nella zona di influenza islamica la schiavit\xc3\xb9 \xc3\xa8 rimasta una realt\xc3\xa0 viva sino ad oggi. La stagione delle indipendenze \xc3\xa8 iniziata nel 1951, quando la Libia \xc3\xa8 formalmente diventata una nazione libera.\nLa storiografia che interessa l'Africa \xc3\xa8 stata a lungo appannaggio del pensiero culturale europeo. Dopo la pubblicazione, nell'ultimo quarto del XX secolo, della Cambridge History of Africa e della UNESCO General history of Africa (quest'ultima con la partecipazione di tutti i pi\xc3\xb9 importanti storici africani), si \xc3\xa8 giunti ad un nuovo approccio che tiene conto di documentazione prima non presa in considerazione.\n\n"
'Teramo (, T\xc3\xa8reme [\'t\xc9\x9b:r\xc9\x99m\xc9\x99] in abruzzese) \xc3\xa8 un comune italiano di 53 538 abitanti, capoluogo dell\'omonima provincia in Abruzzo. La citt\xc3\xa0 ha origini molto antiche, riconducibili ai Piceni e ai Pretuzi, che dominavano fino al III secolo a.C. l\'area di Aprutium, da cui il termine "Abruzzo", prima del dominio romano.\nNel nucleo antico di Teramo, di forma regolare, vi sono importanti resti del periodo romano e medievale. Rimasta racchiusa all\xe2\x80\x99interno del pianoro di confluenza fluviale fino all\xe2\x80\x99inizio del XIX secolo, la citt\xc3\xa0 avvi\xc3\xb2 successivamente un programma di riorganizzazione urbanistica che la port\xc3\xb2 a espandersi, in particolare a seguito della costruzione dei ponti sul Tordino e sul Vezzola.\n\n'
'Ancona (AFI: /an\xcb\x88kona/, ; Ancona in anconitano) \xc3\xa8 un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Citt\xc3\xa0 d\'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, \xc3\xa8 uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.\nProtesa verso il mare, la citt\xc3\xa0 sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il pi\xc3\xb9 ampio porto naturale dell\'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la citt\xc3\xa0 nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova citt\xc3\xa0 \xe1\xbc\x88\xce\xb3\xce\xba\xcf\x8e\xce\xbd, Ank\xc3\xb3n, che in greco significa "gomito".\nL\'origine greca di Ancona \xc3\xa8 ricordata dall\'appellativo con la quale \xc3\xa8 conosciuta: la "citt\xc3\xa0 dorica".\n\n'
'Il tempo e la storia consiste in quattro stagioni, ciascuna avente tra le 150 e le 170 puntate. Tutte le puntate, divise per stagione o storico ospitato, nonch\xc3\xa9 gli speciali, sono presenti sul sito di Rai Storia.'