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"Francisco Paulino Hermenegildo Te\xc3\xb3dulo Franco y Bahamonde, solitamente abbreviato in Francisco Franco e conosciuto anche come il General\xc3\xadsimo de los Ej\xc3\xa9rcitos o il Caudillo de Espa\xc3\xb1a oppure in riferimento al grado militare Generale Franco (Ferrol, 4 dicembre 1892 \xe2\x80\x93 Madrid, 20 novembre 1975), \xc3\xa8 stato un generale e politico spagnolo.\nFu l'instauratore, in Spagna, di un regime dittatoriale noto come franchismo, parzialmente ispirato al fascismo, grazie al quale govern\xc3\xb2 la Spagna in un periodo compreso dalla vittoria nella guerra civile spagnola del 1939 fino alla sua morte nel 1975.\nDurante la dittatura di Miguel Primo de Rivera (1923-1930), Franco fu promosso al grado di generale all'et\xc3\xa0 di 33 anni, il pi\xc3\xb9 giovane in Europa. D'ispirazione conservatrice e monarchica, si oppose strenuamente all'abolizione della monarchia e alla proclamazione della Seconda Repubblica Spagnola nel 1931. Nel 1936, in seguito alle elezioni generali, in cui il Fronte Nazionale Controrivoluzionario perse con un ristretto margine di voti, sal\xc3\xac al potere il Fronte Popolare, una coalizione di partiti di sinistra. Intenzionato a rovesciare l'ordine repubblicano, Franco mise in atto con altri generali un colpo di Stato nel luglio seguente, che port\xc3\xb2 alla sanguinosa guerra civile spagnola.\nFranco prese rapidamente il comando delle truppe nazionaliste e ottenne l'appoggio della Germania nazista e dell'Italia fascista, mentre la fazione repubblicana fu sostenuta da Unione Sovietica, Messico e dai volontari delle Brigate Internazionali. Nel 1939 la guerra termin\xc3\xb2 con la vittoria dei nazionalisti e Franco instaur\xc3\xb2 una dittatura militare, proclamandosi Capo di Stato con il titolo di Caudillo. La Falange, fondata dallo stesso Franco nel 1937, divenne l'unico partito autorizzato, con la messa al bando di tutti gli altri movimenti politici. La dittatura franchista fu caratterizzata da una brutale repressione degli oppositori politici, con 400.000 vittime stimate e l'uso sistematico di lavori forzati, esecuzioni e campi di concentramento.In politica estera promosse la neutralit\xc3\xa0 della Spagna nella Seconda guerra mondiale, pur supportando indirettamente le forze dell'Asse; permise, infatti, a navi e sottomarini tedeschi e italiani di attraccare nei porti spagnoli e permise all'Abwehr di operare in territorio iberico e invi\xc3\xb2 la Divisione Azul a combattere sul fronte orientale contro l'Unione Sovietica. Dopo la guerra, la Spagna franchista si isol\xc3\xb2 per oltre un decennio, salvo poi aprirsi diplomaticamente nella seconda met\xc3\xa0 degli anni cinquanta.\nDurante la Guerra Fredda, Franco fu uno dei pi\xc3\xb9 strenui oppositori del comunismo, ricevendo il supporto dai Paesi aderenti alla NATO, pur senza entrare a farne parte. Tuttavia non manc\xc3\xb2 di marcare le sue divergenze di pensiero rispetto al blocco americano e occidentale. In tal senso \xc3\xa8 degna di nota e da ricordare la Missiva di Francisco Franco al presidente Johnson, nella quale, in risposta alle richieste di aiuto militare spagnolo nel conflitto in Vietnam, Franco fa una attenta analisi politica e militare e profetizza a Johnson gli sviluppi fallimentari del conflitto e il ruolo di Ho Chi Minh come uomo del momento di cui il Vietnam ha bisogno.\nIl 22 luglio 1969 nomin\xc3\xb2 come proprio successore alla guida del Paese Juan Carlos I di Borbone, che riport\xc3\xb2 l'ordine democratico nella cornice di una monarchia parlamentare, processo che ebbe il suo momento fondamentale nel referendum del 1978, per l'approvazione della nuova Costituzione democratica.\n\n"
'Il nazionalsocialismo, chiamato anche nazismo, talvolta anche hitlerismo, \xc3\xa8 stata un\'ideologia che ha avuto la propria massima diffusione in Europa, nella prima met\xc3\xa0 del XX secolo. Si caratterizza per una visione nazionalista del socialismo radicale, populista, statalista, collettivista, razzista e totalitaria. Nacque subito dopo la prima guerra mondiale in Germania.\nIl Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) sotto Adolf Hitler sal\xc3\xac al potere nel 1933 trasformando il Reich tedesco nel periodo 1933-1945 in un totalitario "Stato Leader", la Germania nazista o Terzo Reich, ispirato completamente all\'ideologia nazionalsocialista, all\'antisemitismo, al nazionalismo tedesco e al pangermanismo. Con l\'invasione della Polonia, nel 1939 innesc\xc3\xb2 la seconda guerra mondiale. L\'esperienza nazista come sistema di governo si \xc3\xa8 conclusa con la resa incondizionata dell\'esercito tedesco in data 8 maggio 1945 e la vittoria militare delle contrapposte forze alleate.\nIl termine "nazionalsocialismo" ed il concetto di socialismo nazionale, preesistenti al 1919 da almeno un trentennio e di diverso e vario utilizzo, si videro confluire in quell\'anno nel nome del DAP, Deutsche Arbeiterpartei, in realt\xc3\xa0 fondato nel 1903 in Austria, il cui nome venne riutilizzato da Hitler per poi rinominarsi nel 1920 appunto come NSDAP. Hitler ha definito i concetti di nazionalismo e socialismo in modo molto personale: il nazionalismo \xc3\xa8 citato come la devozione del singolo per la sua comunit\xc3\xa0 nazionale, mentre il socialismo \xc3\xa8 descritto come una responsabilit\xc3\xa0 della comunit\xc3\xa0 nazionale per l\'individuo.\nSono state rintracciate dagli storici molte cause che avrebbero favorito l\'ascesa del nazionalsocialismo; tra queste si rammenta la forte paura di una rivoluzione comunista che, data la pessima situazione economica instauratasi in Germania, era vista come imminente (in questo contesto si inserisce anche l\'incendio del Reichstag). Una controrivoluzione preventiva (secondo le parole di Luigi Fabbri) era vista come una soluzione per evitare una rivoluzione comunista. Cionondimeno, la svolta autoritaria fu determinante nello scoppio della seconda guerra mondiale e gener\xc3\xb2 un\'impressionante quantit\xc3\xa0 di morti e torture, forse superando quello che sarebbe successo con una rivoluzione comunista.'
"La Polonia, ufficialmente Repubblica di Polonia, (in polacco: Rzeczpospolita Polska, nel linguaggio comune Polska) \xc3\xa8 uno Stato situato nell'Europa centrale, membro dell'Unione europea, della NATO e dell'ONU. La Polonia ha una popolazione di 38 485 779 abitanti e una superficie di 312696 km\xc2\xb2. La citt\xc3\xa0 principale, nonch\xc3\xa9 capitale, \xc3\xa8 Varsavia (in polacco: Warszawa). Confina a ovest con la Germania, a sud con la Repubblica Ceca e la Slovacchia, a est con l'Ucraina e la Bielorussia, a nordest con la Lituania e con l'exclave russa di Kaliningrad, e a nord \xc3\xa8 bagnata dal mar Baltico.\nLo stato polacco ha una storia lunga pi\xc3\xb9 di un millennio; nel XVI secolo, sotto la dinastia dei Jagelloni, e specialmente sotto Giovanni III Sobieski, era uno dei paesi europei pi\xc3\xb9 potenti e influenti, per poi cessare di esistere per 123 anni, in quanto spartita tra Impero russo, Impero austro-ungarico e Prussia. L'indipendenza venne riguadagnata nel 1918, in seguito alla prima guerra mondiale, come Seconda Repubblica di Polonia. Dopo la seconda guerra mondiale, divenne uno stato satellite dell'Unione Sovietica, conosciuto come Repubblica Popolare Polacca (Polska Rzeczpospolita Ludowa o PRL). Nel 1989 le prime elezioni libere dopo la seconda guerra mondiale si conclusero con il movimento per la libert\xc3\xa0 che vinse contro il partito comunista. Facente parte degli Accordi di Schengen, il 12 marzo 1999 la Polonia \xc3\xa8 stata ammessa alla NATO, mentre l'ingresso nell'Unione europea \xc3\xa8 avvenuto il 1\xc2\xba maggio 2004.\nLa Polonia \xc3\xa8 un paese sviluppato con un'economia avanzata e alti standard di vita. Dalla fine del periodo comunista, la Polonia ha raggiunto un alto tasso di sviluppo e un aumento dell'economia, tuttora in crescita."
"La Zona d'operazioni del Litorale adriatico o OZAK (acronimo di Operationszone Adriatisches K\xc3\xbcstenland) fu una suddivisione territoriale comprendente le province italiane di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana, sottoposta alla diretta amministrazione militare tedesca e quindi di fatto sottratta al controllo della Repubblica Sociale Italiana. Fu istituita durante la seconda parte della seconda guerra mondiale, nel settembre del 1943, assieme alla Zona d'operazioni delle Prealpi.\n\n"
"Il pontificato di Pio XII coincise con alcuni degli eventi storici pi\xc3\xb9 gravi e significativi del XX secolo. Salito al soglio pontificio nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale, egli - in ragione della peculiarit\xc3\xa0 del suo ufficio - si trov\xc3\xb2 in una posizione particolare in riguardo all'Olocausto perpetrato dalla Germania nazista. A guerra finita fu uno dei protagonisti - sia a livello mondiale, sia relativamente alla politica italiana - della forte contrapposizione ideologica (simboleggiata dalla Cortina di Ferro) sviluppatasi nell'ambito della Guerra Fredda. Sopravvisse per cinque anni a Stalin (morto nel 1953), del quale fu, in virt\xc3\xb9 del suo intransigente anticomunismo, uno dei pi\xc3\xb9 fieri avversari.\nLe difficolt\xc3\xa0 e l'importanza cruciale delle scelte connaturate all'attraversamento, durante il suo pontificato, di un periodo storico caratterizzato da scontri ideologici e militari tra i pi\xc3\xb9 duri che la storia ricordi, non potevano che porre Pio XII al centro d'una controversia storiografica - ben lungi dall'esser conclusa - e di aspre critiche e polemiche relative al suo operato (vedi bibliografia), sorte gi\xc3\xa0 alla fine del secondo conflitto mondiale, sia oltrecortina che nell'ambito del cattolicesimo progressista.In particolare, Pacelli \xc3\xa8 oggetto di accuse circa la sua presunta connivenza con i regimi nazi-fascisti, specialmente per quanto riguarda la firma del concordato con la Germania nazista, quello che i critici definiscono il suo \xc2\xabcolpevole silenzio\xc2\xbb di fronte all'Olocausto e un suo possibile ruolo nella fuga di gerarchi al termine della guerra. Avverso il presunto antisemitismo di Pio XII, vi sono testimonianze e giudizi espressi da personalit\xc3\xa0 ebraiche talora di rilievo, che accreditano a Pio XII e alla Chiesa cattolica lo svolgimento, durante la guerra, di attivit\xc3\xa0 caritatevoli e umanitarie a salvaguardia e protezione di coloro che erano minacciati dalla prospettiva dei campi di sterminio, in stragrande maggioranza ebrei.\n\n"