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Pubblicazione: Firenze : All'insegna del giglio, 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, fre, Paese:
'L\'espressione rinascita dell\'anno Mille designa una fase storica del Basso Medioevo caratterizzata da una rinnovata religiosit\xc3\xa0 ma soprattutto da uno sviluppo economico che comport\xc3\xb2 cambiamenti evidenti nella vita sociale.\nAlcuni storici hanno chiamato questa fase di sviluppo culturale, collocata intorno all\'XI secolo, "Rinascimento medievale".\nQuesta denominazione \xc3\xa8 stata contestata da altri, come lo storico Girolamo Arnaldi, che riconosce come "Rinascimenti medioevali" solo \xc2\xab [...] quelli del diritto e della filosofia, nel secolo XII, perch\xc3\xa9 il diritto che si riprese a studiare era quello romano, codificato dall\'imperatore Giustiniano, e la filosofia tornata in auge era quella greca, in particolare Aristotele\xc2\xbb e quindi si pu\xc3\xb2 parlare di Rinascimento in quanto questo del XV secolo sar\xc3\xa0 caratterizzato, ma non solo per questo, proprio dalla rinascita dell\'interesse per la classicit\xc3\xa0 greca e romana. Resta il fatto che \n\nKonrad Burdach, massimo sostenitore della continuit\xc3\xa0 tra Medioevo e Rinascimento, ritiene che non vi sia stata alcuna rottura fra i due periodi, i quali costituiscono dunque un\'unica grande epoca. Burdach afferma che non vi fu nessuna svolta, e se proprio si vuole parlare di rinascita bisogna addirittura risalire all\'anno Mille; egli annota infatti che i temi della Riforma luterana erano gi\xc3\xa0 contenuti nelle eresie medioevali, e che Medioevo e Rinascimento hanno una stessa fonte in comune: il mondo classico..\n\n'
"La teoria dei due Soli era una concezione politica medievale e scolastica che vedeva l'autorit\xc3\xa0 papale e quella imperiale di pari dignit\xc3\xa0, ma riferite ad ambiti diversi. Essa si contrapponeva a quella del Sole e della Luna e sosteneva che l'autorit\xc3\xa0 del papa e quella dell'Imperatore si dovessero occupare in maniera indipendente di due ambiti diversi, la prima di quello spirituale, mentre la seconda di quello temporale. Essa fu una risposta alle pretese teocratiche papali e costitu\xc3\xac la base ideologica imperiale nella lotta tra i poteri universali nel Medioevo. \nSecondo questa concezione, la pretesa papale di essere l'unico tramite per mezzo del quale Dio potesse concedere ad un sovrano il potere su uno Stato sarebbe stata errata, in quanto l'autorit\xc3\xa0 dei sovrani sarebbe gi\xc3\xa0 stata legittima per se stessa. Ci\xc3\xb2 trovava anche riscontro nelle ultime tesi elaborate dagli scolastici, secondo le quali un monarca, per essere riconosciuto, non avrebbe necessariamente avuto il bisogno di investiture papali, a patto che egli governasse sulle proprie terre. Tale era la condizione del Sacro Romano Impero, erede dell'Impero Romano e, perci\xc3\xb2, autorizzato a governare tutta l'Europa.\nLa teoria riscontr\xc3\xb2 notevole successo negli ambienti ghibellini e antipapali italiani, lo stesso Dante, che era guelfo, se ne fece portavoce nel Monarchia (precisamente nel terzo libro dell'opera) e nella Divina Commedia: \n\nIl pastore che procede (ovvero il pontefice) pu\xc3\xb2 ruminare (interpretare le scritture), ma non ha le unghie separate (ovvero, nella simbologia usata, non \xc3\xa8 adatta a governare).\nQuesta concezione politica, nella sua pretesa di ottenere uno Stato autonomo dalle ingerenze della Chiesa, fu un'anticipazione ideale delle monarchie nazionali moderne in cui i sovrani si sarebbero considerati sempre pi\xc3\xb9 indipendenti e liberi da qualsiasi dettame papale.\n\n"
"La teoria del Sole e della Luna fu una concezione politica medievale creata da Innocenzo III. La quale vedeva il papa come la principale autorit\xc3\xa0 terrena e come la fonte del potere di tutti i regnanti.\nSecondo questa concezione, il pontefice e l'imperatore del Sacro Romano Impero, i due poteri universali sulla Terra, sarebbero stati come il Sole e la Luna nel cielo. Come, infatti, il Sole emette luce propria, mentre la Luna riflette la sua luce, cos\xc3\xac il papa, essendo vicario di Cristo, brillerebbe di luce propria illuminando l'imperatore. Questa concezione era dovuta al fatto che nel Medioevo (ma anche per tutta l'Et\xc3\xa0 Moderna) si considerava l'autorit\xc3\xa0 dei sovrani terreni come derivante direttamente da Dio e non come espressione di una volont\xc3\xa0 popolare.\nLa Chiesa, quindi, ritenendosi l'unico tramite possibile tra il Cielo e il popolo cristiano, sarebbe stata l'unica fonte legittima del potere e la pi\xc3\xb9 alta autorit\xc3\xa0 terrena. Il Sacro Romano Impero, invece, sarebbe stato semplicemente affidato all'imperatore dal pontefice il quale, se avesse voluto (in linea del tutto teorica: nessun imperatore avrebbe rinunciato in silenzio alla propria autorit\xc3\xa0), se lo sarebbe potuto anche riprendere.\nLa teoria si inser\xc3\xac nel secolare conflitto tra papato e impero per l'acquisizione della massima autorit\xc3\xa0 politica sull'Europa medievale. Alla teoria del Sole e della Luna fu contrapposta un'altra concezione, la cosiddetta teoria dei due Soli, secondo la quale papato e impero avrebbero avuto pari dignit\xc3\xa0, ma in ambiti diversi: la Chiesa avrebbe avuto il primato spirituale, mentre l'Impero quello temporale."
"Storia d'Italia \xc3\xa8 un'opera monumentale del giornalista e divulgatore storico Indro Montanelli, coadiuvato prima da Roberto Gervaso e poi da Mario Cervi. Essa \xc3\xa8 composta da 22 volumi, ognuno dedicato a un'epoca della storia italiana dal crollo dell'Impero Romano d'Occidente al 1997. L'opera \xc3\xa8 diventata nel tempo un longseller, la pi\xc3\xb9 popolare serie storica incentrata sul passato d'Italia. Interrogato sull'accoglienza entusiasta dei suoi libri, Montanelli spiegava di aver scoperto un pubblico appassionato di Storia, ma fin allora respinto dai testi \xe2\x80\x93 pur eccellenti \xe2\x80\x93 di studiosi specialisti, ma incapaci di avvicinare il lettore comune. \nLa collaborazione con Gervaso e Cervi prevedeva la prevalenza del \xc2\xabmarchio\xc2\xbb Montanelli. Gi\xc3\xa0 con Gervaso, il giornalista toscano raccontava che era il co-autore a fare le ricerche, leggere i libri necessari, preparando il bozzone. Partendo da questi elementi, Montanelli operava una riscrittura definitiva. Riguardo alla stesura dei volumi, Mario Cervi, il secondo collaboratore dell'opera, rivendic\xc3\xb2 in un'intervista il proprio contributo, generalmente sottovalutato da recensori e critici, soffrendo la situazione: \xc2\xab...L'Italia littoria. Da qui prese il via la nostra collaborazione. In verit\xc3\xa0 la gran parte dei volumi successivi, come Indro ha sempre riconosciuto, li ho scritti io, con la sua piena approvazione. Poi lui faceva le prefazioni e le postfazioni, che erano molto importanti. Naturalmente, se dovevo inserire il ritratto di un personaggio di cui Montanelli aveva gi\xc3\xa0 scritto, attingevo dai suoi articoli\xc2\xbb. \nLa collana ebbe inizio casualmente, su idea e suggerimento di Dino Buzzati, allora redattore de La Domenica del Corriere.\n\n"
'Il Medioevo (o Medio Evo) \xc3\xa8 una delle quattro et\xc3\xa0 storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) in cui viene convenzionalmente suddivisa la storia dell\'Europa nella storiografia moderna.\nIl Medioevo \xc3\xa8 costituito da un periodo di circa mille anni. Alcuni storici indicano come suo avvio la morte dell\'imperatore romano Teodosio (395), l\'ultimo a governare l\'impero unito; altri indicano invece la caduta dell\'Impero romano d\'Occidente (476). Tradizionalmente, il Medioevo si conclude con la scoperta dell\'America da parte di Cristoforo Colombo (1492), evento che sancisce l\xe2\x80\x99inizio dell\'Et\xc3\xa0 moderna. Il Medioevo \xc3\xa8 poi solitamente suddiviso in Alto e Basso Medioevo (nei paesi di cultura anglosassone si usa spesso distinguere anche un pieno Medioevo, concetto solitamente non utilizzato in Italia).\nIl concetto di Medioevo compare per la prima volta nel XV secolo, con i termini latini media aetas o media tempestas, con il significato di "et\xc3\xa0 di mezzo", in ci\xc3\xb2 riflettendo l\'opinione dei contemporanei, per cui tale periodo avrebbe rappresentato una deviazione dalla cultura classica, in opposizione al successivo Umanesimo e Rinascimento. \nAlcuni fenomeni tipici dei primi secoli, come il crollo demografico, la deurbanizzazione, il declino del potere centralizzato, le invasioni e le migrazioni di massa delle trib\xc3\xb9, erano gi\xc3\xa0 iniziati nella tarda antichit\xc3\xa0. Come conseguenza delle invasioni barbariche del V secolo, in particolare di quelle dei vari popoli germanici, si vennero a formare nuovi regni nei territori che erano stati dell\'Impero Romano d\'Occidente. L\'Impero Romano d\'Oriente, invece, sopravvisse per tutta la durata del Medioevo, ed \xc3\xa8 generalmente oggi indicato con l\'espressione "Impero bizantino"; nel VII secolo, per\xc3\xb2, l\'Impero d\'Oriente perse il Nord Africa e il Medio Oriente, passati sotto il dominio del Califfato degli Omayyadi, una dinastia islamica; ci\xc3\xb2 port\xc3\xb2 al fenomeno delle Crociate, durante le quali il mondo islamico e quello cristiano si scontrarono tra l\'XI e il XIII secolo; la prima fu indetta nel 1095. \nSebbene vi fossero stati cambiamenti sostanziali nella societ\xc3\xa0 e nelle strutture politiche, la rottura con l\'antichit\xc3\xa0 classica non fu completa: l\'Impero Bizantino si considerava diretto successore dell\'Antica Roma e il diritto romano era ancora la base legislativa fondamentale, ordinata nel Corpus Iuris Civilis; in Occidente, poi, la maggior parte dei nuovi regni utilizzava le istituzioni romane ancora esistenti. Il mito dell\'antica Roma rimase sempre vivo, come mostra la fondazione nel IX secolo del Sacro Romano Impero da parte dei Franchi, che comprendeva gran parte dell\'Europa occidentale e che, anche nel nome, si richiamava agli ideali di universalit\xc3\xa0 tipici dell\'Impero Romano. I rapporti che univano Europa, Asia ed Africa, interrotti dopo la caduta dell\'Impero Romano d\'Occidente, ripresero dopo il IX secolo, con la nascita delle repubbliche marinare.\nDal punto di vista religioso, caratteristiche del Medioevo furono la diffusione sempre pi\xc3\xb9 capillare del Cristianesimo e dell\'Islam, quest\'ultimo nato nel VII secolo in Arabia e diffusosi nel Nord Africa ed anche in alcune aree dell\'Europa meridionale. La religiosit\xc3\xa0 medievale fu contraddistinta anche dalla fondazione di una fitta rete di monasteri, dalla nascita degli ordini mendicanti, dalla loro predicazione e dalla fondazione dei loro conventi.\nDal punto di vista dell\'organizzazione sociale, politica ed economica, un fenomeno tipico del Medioevo fu il feudalesimo (sviluppatosi in forme diverse in base al contesto ed al periodo storico), il sistema curtense, la diffusione ovunque dei castelli (in seguito al X secolo) e la nascita della classe dei cavalieri. \nDopo il 1000, si fa convenzionalmente iniziare il Basso Medioevo. Durante questo periodo, la popolazione europea aument\xc3\xb2 notevolmente, grazie alle innovazioni tecnologiche ed agricole che permisero al commercio di prosperare; i raccolti aumentarono, favoriti anche dal cosiddetto periodo caldo medievale. Le citt\xc3\xa0, entrate in profonda crisi nell\'Alto Medioevo, ripresero allora ad espandersi. La crescita di popolazione sub\xc3\xac una grave battuta d\'arresto tra il 1347 e il 1350, a causa della peste nera, che uccise circa un terzo degli europei.\nNel Basso Medioevo inizi\xc3\xb2 il processo che port\xc3\xb2 alla formazione degli stati nazionali centralizzati. La vita intellettuale era segnata dalla scolastica, una filosofia che enfatizzava l\'unione di fede e ragione. In questi anni iniziarono a nascere le prime universit\xc3\xa0.\nTra i fenomeni pi\xc3\xb9 significativi della cultura medievale, si ricordano la teologia di Tommaso d\'Aquino, i dipinti di Giotto, la poesia di Dante e Chaucer, i viaggi di Marco Polo, le grandi cattedrali, l\'arte romanica, l\'arte gotica, l\'arte bizantina.\n\n'
"Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano.\nIn un'accezione pi\xc3\xb9 ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunit\xc3\xa0 economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.\n\n"