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"L'isola d'Elba \xc3\xa8 un'isola situata tra il canale di Piombino a est, a circa 10 chilometri dalla costa, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest.\n\xc3\x88 la pi\xc3\xb9 grande delle isole dell'arcipelago toscano, e la terza pi\xc3\xb9 grande d'Italia (223 km\xc2\xb2). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.\nAmministrativamente \xc3\xa8 suddivisa in 7 comuni, facenti parte della provincia di Livorno.\n\n"
'Il conte di Montecristo (titolo orig. Le Comte de Monte-Cristo) \xc3\xa8 un romanzo di Alexandre Dumas, scritto in collaborazione con Auguste Maquet, la cui pubblicazione a puntate inizi\xc3\xb2 nel 1844. \xc3\x88 parzialmente ispirato a fatti reali, presi a prestito dalla biografia di Pierre Picaud. Il libro racconta come, al debutto del regno di Luigi XVIII, il 24 febbraio 1815, il giorno in cui Napoleone Bonaparte abbandona l\'isola d\'Elba, Edmond Dant\xc3\xa8s, un giovane marinaio di diciannove anni, primo ufficiale di bordo della nave commerciale Le Pharaon, sbarca a Marsiglia per fidanzarsi il giorno successivo con Mercedes, una bella donna catalana. Tradito da amici gelosi, egli \xc3\xa8 denunciato come cospiratore "bonapartista" e rinchiuso in una cella del Castello d\'If, a largo di Marsiglia. Dopo quattordici anni, prima ridotto alla solitudine e alla pi\xc3\xb9 nera disperazione e poi rigenerato e istruito in segreto da un compagno di prigionia, l\'abate Faria, Dant\xc3\xa8s riesce a evadere: prende possesso d\'un tesoro nascosto sull\'isola di Montecristo, del quale l\'abate, prima di morire, gli aveva rivelato l\'esistenza. Ormai ricco e potente, Dant\xc3\xa8s si fa passare per diversi personaggi: l\'abate Busoni, Lord Wilmore e, infine, il conte di Montecristo. Attraverso queste tre identit\xc3\xa0, il protagonista consuma metodicamente la propria vendetta, ripagando i propri nemici - quelli che lo hanno accusato a torto e fatto imprigionare - della loro stessa moneta, intromettendosi nelle loro vite, fingendosi amico e distruggendole dall\'interno, come in una sorta di contrappasso dantesco. Mentre garantisce la felicit\xc3\xa0 e la libert\xc3\xa0 a quei pochi che gli son restati fedeli.Questo romanzo \xc3\xa8, assieme a I tre moschettieri, una delle due opere pi\xc3\xb9 conosciute di Dumas, sia in Francia che in Italia e nel mondo. Fu prima pubblicato in feuilleton sul Journal des d\xc3\xa9bats dal 28 agosto al 19 ottobre 1844 (1\xc2\xaa parte), dal 31 ottobre al 26 novembre 1844 (2\xc2\xaa parte), poi dal 20 giugno 1845 al 15 gennaio 1846 (3\xc2\xaa parte).\nLa storia \xc3\xa8 ambientata tra l\'Italia, la Francia e alcune isole del Mar Mediterraneo, durante gli anni tra il 1815 ed il 1838 (dall\'esordio del regno di Luigi XVIII di Borbone al regno di Luigi Filippo d\'Orl\xc3\xa9ans). Romanzo dalla forte valenza emotiva, oltre che affresco della storia francese ed europea del XIX secolo, negli ultimi 170 anni non ha mai smesso di appassionare e avvincere i lettori.\n\n'