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Pubblicazione: [Firenze] : Giunti, [1993?]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il microscopio (dal greco: \xce\xbc\xce\xb9\xce\xba\xcf\x81\xcf\x8c\xce\xbd mikr\xc3\xb3n "piccolo" e \xcf\x83\xce\xba\xce\xbf\xcf\x80\xce\xb5\xe1\xbf\x96\xce\xbd skop\xc3\xa9in "guardare") \xc3\xa8 uno strumento scientifico che consente di ingrandire l\'immagine degli organismi di piccole dimensioni con l\'aiuto di una lente . Permette di osservarne i dettagli e quindi permette una osservazione diretta ad occhio nudo (o indiretta tramite la fotografia e/o altri sistemi elettronici). Il microscopio pu\xc3\xb2 essere di tipo ottico, basato sull\'osservazione diretta dello spettro elettromagnetico visibile, oppure elettronico, basato sull\'osservazione tramite fasci di elettroni, o a scansione di sonda, basato sull\'esplorazione della superficie del campione con una sonda materiale, oppure di altro tipo.\nI primi strumenti utilizzabili, nell\'ambito dei microscopi di tipo ottico, vennero prodotti nei Paesi Bassi alla fine del XVI secolo, ma l\'invenzione vera e propria \xc3\xa8 tuttora controversa. Galileo ne invi\xc3\xb2 uno di sua costruzione al principe Federico Cesi, fondatore dell\'Accademia dei Lincei, per mostrargliene il funzionamento. Galileo definiva lo strumento un "occhialino per vedere le cose minime". Tra i primi scienziati ad utilizzare, diffondere e migliorare l\'uso di questo potente strumento, a partire dal XVII secolo, si ricordano Marcello Malpighi, Antoni van Leeuwenhoek, Robert Hooke e Michela Campana, Bartolomeo Panizza. Quest\'ultimo ebbe il merito di istituire il primo corso di anatomia microscopica in Italia.'
"Lorenzo Ghiberti (Pelago, 1378 \xe2\x80\x93 Firenze, 1\xc2\xba dicembre 1455) \xc3\xa8 stato uno scultore, orafo, architetto e scrittore d'arte italiano.\nInsieme a Masolino da Panicale, Michelozzo e Jacopo Della Quercia ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del linguaggio rinascimentale, grazie alla valutazione positiva della cultura tardo gotica, ma corretta e riordinata secondo i nuovi principi: nelle sue figure seppe fondere insieme le linee eleganti del gotico internazionale con le bellezze dei nudi ellenizzanti, il naturalismo attento al dettaglio e il gusto archeologico rinascimentale, inserendo le sue figure in scene costruite con una prospettiva pi\xc3\xb9 intuita che reale, seguendo maggiormente i criteri dell'ottica medievale piuttosto che le novit\xc3\xa0 di Brunelleschi e Alberti.\n\n"
'Il viale dei Colli \xc3\xa8 un sistema viario fiorentino, che attraversa i colli che cingono il rione centrale di Oltrarno.'
"Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1\xc2\xba gennaio 1449 \xe2\x80\x93 Careggi, 8 aprile 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. \xc3\x88 stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonch\xc3\xa9 uno dei pi\xc3\xb9 significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere.\nLorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle citt\xc3\xa0 sottoposte a Firenze (celebri i casi di Prato e Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifest\xc3\xb2 il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454.\nPer questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano de' Medici rimase assassinato. Il fallimento della congiura provoc\xc3\xb2 l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, nella quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente grazie alla sua abilit\xc3\xa0 diplomatica e il suo carisma, con cui riusc\xc3\xac, da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica.\nDivenuto negli anni ottanta l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo leg\xc3\xb2 il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali - Poliziano, Ficino, Pico della Mirandola - e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Con la sua prematura scomparsa nel 1492, Firenze si ribell\xc3\xb2 all'inetto figlio Piero per consegnare il potere nelle mani del frate Girolamo Savonarola, impiccato e messo al rogo 6 anni dopo. Come conseguenza, la rivalit\xc3\xa0 dei signori italiani, non pi\xc3\xb9 frenati dalla diplomazia di Lorenzo, permise a Carlo VIII di Francia di scendere in Italia e dare inizio alle guerre franco-spagnole del XVI secolo.\n\n"
"Conte Giacomo Leopardi (al battesimo Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Leopardi; Recanati, 29 giugno 1798 \xe2\x80\x93 Napoli, 14 giugno 1837) \xc3\xa8 stato un poeta, filosofo, scrittore, filologo italiano.\n\xc3\x88 ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle pi\xc3\xb9 importanti figure della letteratura mondiale, nonch\xc3\xa9 una delle principali del romanticismo letterario, sebbene criticher\xc3\xa0 sempre la corrente romantica di cui rifiuta l'arido vero, ritenendosi vicino al Classicismo. La profondit\xc3\xa0 della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana \xe2\x80\x93 di ispirazione sensista e materialista \xe2\x80\x93 ne fa anche un filosofo di spessore. La straordinaria qualit\xc3\xa0 lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca. \nLeopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del classicismo, ispirato alle opere dell'antichit\xc3\xa0 greco-romana, ammirata tramite le letture e le traduzioni di Mosco, Lucrezio, Epitteto, Luciano ed altri, approd\xc3\xb2 al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, quali Byron, Shelley, Chateaubriand, Foscolo, divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Le sue posizioni materialiste \xe2\x80\x93 derivate principalmente dall'Illuminismo \xe2\x80\x93 si formarono invece sulla lettura di filosofi come il barone d'Holbach, Pietro Verri e Condillac, a cui egli unisce per\xc3\xb2 il proprio pessimismo, originariamente probabile effetto di una grave patologia che lo affliggeva ma sviluppatesi successivamente in un compiuto sistema filosofico e poetico.\nMor\xc3\xac nel 1837 poco prima di compiere 39 anni, di edema polmonare o scompenso cardiaco, durante la grande epidemia di colera di Napoli.\nIl dibattito sull'opera leopardiana a partire dal Novecento, specialmente in relazione al pensiero esistenzialista fra gli anni trenta e cinquanta, ha portato gli esegeti ad approfondire l'analisi filosofica dei contenuti e significati dei suoi testi. Per quanto resi specialmente nelle opere in prosa, essi trovano precise corrispondenze a livello lirico in una linea unitaria di atteggiamento esistenziale. Riflessione filosofica ed empito poetico fanno s\xc3\xac che Leopardi, al pari di Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche e pi\xc3\xb9 tardi di Kafka, possa essere visto come un esistenzialista o almeno un precursore dell'Esistenzialismo.\n\n"
"L'urbanistica \xc3\xa8 una disciplina che studia il territorio antropizzato e ha come scopo la progettazione dello spazio urbano e la pianificazione organica delle modificazioni del territorio incluso nella citt\xc3\xa0 o collegato con essa. Estensivamente l'urbanistica comprende anche tutti gli aspetti gestionali, di tutela, programmativi e normativi dell'assetto territoriale e in particolare delle infrastrutture e dell'attivit\xc3\xa0 edificatoria."