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Pubblicazione: Firenze : Primavera, c1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Christian Jacq (Parigi, 28 aprile 1947) \xc3\xa8 uno scrittore, egittologo e saggista francese.\nHa scritto numerosi libri e romanzi sull'antico Egitto, spesso incentrati sulla figura di Ramses II, faraone che Christian Jacq ammira molto."
'Antinoo (ma anche Antino\xc3\xbcs o Antino\xc3\xb6s, in greco antico: \xce\x91\xce\xbd\xcf\x84\xce\xaf\xce\xbd\xce\xbf\xce\xbf\xcf\x82; Claudiopoli, 27 novembre 110 o 111 \xe2\x80\x93 Egitto, 30 ottobre 130 o poco prima) \xc3\xa8 stato un giovane greco originario della Bitinia, noto per la relazione sentimentale e amorosa avuta con l\'imperatore romano Adriano, il quale lo divinizz\xc3\xb2 dopo la sua morte prematura avvenuta in circostanze alquanto misteriose. Venne adorato sia nell\'Oriente egizio sia nell\'Occidente greco-latino, a volte come Theos, una vera e propria divinit\xc3\xa0, altre semplicemente come un Eroe mortale deificato.\nMolto poco si sa della sua vita, anche se \xc3\xa8 noto che egli era nato a Claudiopoli (l\'attuale Bolu), nella provincia romana di Bitinia in Asia Minore. Fu probabilmente introdotto alla corte imperiale nel 123, poco prima di essere portato in Italia per il completamento della sua istruzione superiore. Divenne il favorito nonch\xc3\xa9 amante dell\'imperatore a partire dal 128, anno in cui fece parte del seguito personale di Adriano durante il suo giro di ispezione della provincia d\'Africa; accompagn\xc3\xb2 l\'imperatore anche in Grecia durante la partecipazione di Adriano agli annuali misteri eleusini svoltisi a Atene, e fu presente durante la caccia e l\'uccisione del leone sacro in terra libica.\nAlla fine del mese di ottobre dell\'anno 130, mentre si trovava a bordo di una flottiglia che percorreva il Nilo, Antinoo mor\xc3\xac cadendo in acqua in circostanze rimaste parzialmente oscure. Varie ipotesi sono state avanzate a proposito: annegamento accidentale, suicidio, assassinio per gelosia, intenzionale sacrificio umano.\nDopo la sua morte, Adriano divinizz\xc3\xb2 Antinoo e fond\xc3\xb2 un culto organizzato dedicato alla sua persona, che si diffuse presto a macchia d\'olio in tutto l\'Impero; poi, sempre per commemorare il proprio diletto, fond\xc3\xb2 la citt\xc3\xa0 di Antinopoli, fatta sorgere vicino al luogo dove il giovinetto aveva trovato la sua fine terrena prematura e che divenne un centro di culto per l\'adorazione del "dio Antinoo" in forma di Osiride. Adriano istitu\xc3\xac anche giochi in commemorazione del ragazzo, che si tenevano in contemporanea ad Antinopoli e da Atene, con Antinoo divenuto simbolo dei sogni panellenici dell\'imperatore.\nLa figura del bel giovane nella cultura occidentale venne presto associata all\'omosessualit\xc3\xa0 e apparve in moltissime opere letterarie e poetiche, tra cui quelle di Oscar Wilde, Fernando Pessoa e Marguerite Yourcenar.\n\n'
"Cleopatra T\xc3\xa8a Filop\xc3\xa0tore (in greco antico: \xce\x9a\xce\xbb\xce\xb5\xce\xbf\xcf\x80\xce\xac\xcf\x84\xcf\x81\xce\xb1 \xce\x98\xce\xb5\xe1\xbd\xb0 \xce\xa6\xce\xb9\xce\xbb\xce\xbf\xcf\x80\xce\xac\xcf\x84\xcf\x89\xcf\x81; in egizio: \xe1\xb8\xb3liw-p\xea\x9c\xa3-dr\xea\x9c\xa3, qliu-pa-dra; in latino: Cl\xc4\x95\xc5\x8fp\xc4\x83tra Th\xc4\x95a Philop\xc4\x83t\xc5\x8dr; 70/69 a.C. \xe2\x80\x93 Alessandria d'Egitto, 12 agosto 30 a.C.), chiamata nella storiografia moderna Cleopatra VII o semplicemente Cleopatra, \xc3\xa8 stata una regina egizia appartenente al periodo tolemaico, regnante dal 52 a.C. alla sua morte.\nFu l'ultima sovrana della dinastia tolemaica a regnare in Egitto e anche l'ultima di tutta l'et\xc3\xa0 ellenistica, la cui fine si fa proprio coincidere con la sua morte. Donna forte e indipendente, port\xc3\xb2 avanti una politica espansiva e accentratrice, nonostante il continuo avanzare dell'egemonia della Repubblica romana nel mar Mediterraneo; Cleopatra riusc\xc3\xac, infatti, a relazionarsi efficacemente con questa grande potenza del suo tempo grazie anche al rapporto personale che instaur\xc3\xb2 con due importanti generali romani, Giulio Cesare e Marco Antonio, ed ebbe un ruolo centrale nell'ultima guerra civile repubblicana, che port\xc3\xb2 alla nascita dell'Impero romano per mano di Ottaviano Augusto.\nDopo una breve co-reggenza con il padre, Tolomeo XII Aulete, tra il 52 e il 51 a.C., alla morte di questi Cleopatra sal\xc3\xac al trono insieme al fratello minore, Tolomeo XIII; successivamente, a seguito della guerra civile alessandrina (48-47 a.C.), regn\xc3\xb2 congiuntamente all'altro fratello, Tolomeo XIV, fino alla morte di questi nel 44 a.C., e infine con il figlio maggiore, Tolomeo XV Cesare. Non detenne quindi mai nominalmente il potere da sola, in quanto donna, ma in realt\xc3\xa0 fu sempre lei a comandare sul proprio regno.\n\xc3\x88 inoltre con tutta probabilit\xc3\xa0 tra le pi\xc3\xb9 famose personalit\xc3\xa0 dell'antico Egitto e della storia universale: la sua figura \xc3\xa8 stata infatti fin dai tempi antichi al centro di racconti e ricostruzioni storiche pi\xc3\xb9 o meno fantasiose, che l'hanno portata a sopravvivere nell'immaginario comune fino all'epoca contemporanea."
'Ramses II, per intero in egizio: Usermaatra Setepenra Ramess(u) Meriamon; in greco antico: \xe1\xbd\x88\xcf\x83\xcf\x85\xce\xbc\xce\xb1\xce\xbd\xce\xb4\xcf\x8d\xce\xb1\xcf\x82, Ozymandias, Osymandias (1303 a.C. \xe2\x80\x93 Pi-Ramses, luglio/agosto 1213 o 1212 a.C.), noto anche come Ramesse II, Ramsete II e Ramses il Grande, \xc3\xa8 stato un faraone egizio, il terzo della XIX dinastia. Regn\xc3\xb2 dal 31 maggio 1279 a.C. al luglio o agosto del 1213 (o 1212) a.C..\n\xc3\x88 spesso ricordato come il pi\xc3\xb9 grande, potente e celebrato faraone dell\'impero egizio. A causa della durata eccezionale del suo regno (quasi un settantennio: considerando per\xc3\xb2 la sua associazione al trono quando il padre era ancora in vita, giunse a 75 anni di governo effettivo del Paese), che l\'egittologo scozzese Kenneth Kitchen ha paragonato a quello della regina Vittoria del Regno Unito, nell\'egittologia \xc3\xa8 invalsa la tradizione di assegnare il suo nome all\'intero periodo della sua dinastia ("epoca/periodo/stile ramesside"):\n\nMentre l\'egittologo francese Pierre Montet ha cos\xc3\xac commentato la vita di Ramses II:\n\nEbbe modo di celebrare, nel corso del suo regno, ben 14 giubilei sed, il primo dei quali coincideva con il trentesimo anniversario di regno del sovrano e da l\xc3\xac in poi ogni tre anni: pi\xc3\xb9 di ogni altro re d\'Egitto. Fece costruire numerosissimi monumenti in tutto il Paese e incidere i propri nomi su altrettante opere dei suoi predecessori: una tale quantit\xc3\xa0 di oggetti d\'arte, colossi, iscrizioni ed elementi architettonici fa s\xc3\xac che Ramses II sia attestato in praticamente ogni collezione di antichit\xc3\xa0 egizie nel mondo: anche per questo, \xc3\xa8 probabilmente il pi\xc3\xb9 conosciuto dei faraoni. Fond\xc3\xb2 una nuova capitale, Pi-Ramses ("Dimora di Ramses"), nel delta del Nilo. Combatt\xc3\xa9 a nord contro gli Ittiti e quindi a sud contro i Nubiani, assicurando il predominio dell\'Egitto sulla Nubia e i suoi giacimenti auriferi; in questa colonia dell\'impero egizio fece inoltre costruire sei templi: celeberrimi quelli di Abu Simbel. Dopo la battaglia di Qade\xc5\xa1, combattuta presso l\'Oronte nel 5\xc2\xba anno del suo regno contro l\'esercito del sovrano ittita Muwatalli II, la frontiera dell\'Egitto venne ivi definitivamente stabilita. La pace fra le due potenze (le quali si spartirono le colonie siro-palestinesi) venne sancita nel 21\xc2\xba anno di regno del faraone tramite un trattato di pace pervenutoci quasi interamente: ebbe cos\xc3\xac inizio un periodo di forte stabilit\xc3\xa0 per la regione, suggellato dal matrimonio di Ramses II con due principesse ittite. Mor\xc3\xac all\'et\xc3\xa0, sorprendente per la sua epoca, di 90 o 91 anni e fu sepolto in una grande tomba della Valle dei Re. Il suo corpo fu poi traslato in un nascondiglio di mummie regali e ivi scoperto nel 1881; si trova al Museo egizio del Cairo.\n\nAlcuni considerarono Ramses II come il faraone che si sarebbe opposto a Mos\xc3\xa8 nei fatti narrati dal Libro dell\'Esodo; da altri invece \xc3\xa8 ritenuto il "Faraone dell\'oppressione", ossia il padre di quel faraone con cui Mos\xc3\xa8 si sarebbe scontrato, e che quindi sarebbe il successore Merenptah. D\'altro canto, non esiste alcuna prova archeologica che Ramses II sia stato l\'uno o l\'altro faraone, n\xc3\xa9 il suo nome viene menzionato nella Torah. Nelle fonti greche compare invece con il nome di "Ozymandias", corruzione di parte del suo praenomen "Usermaatra Setepenra", che significa "Potente \xc3\xa8 la giustizia (Maat) di Ra-Eletto di Ra".'
'Iside, o Isis o Isi, in lingua egizia Aset (traslitterato 3s.t) ossia sede, \xc3\xa8 una divinit\xc3\xa0 egizia appartenente alla religione dell\'antico Egitto. Dea della maternit\xc3\xa0, della fertilit\xc3\xa0 e della magia, \xc3\xa8 originaria di Behbet el-Hagar, nel Delta del Nilo. Divinit\xc3\xa0 in origine celeste, associata alla regalit\xc3\xa0 per essere stata primariamente la personificazione del trono come dimostra il suo cartiglio che include il geroglifico "trono", faceva parte dell\'Enneade.\nIside fu una dei principali d\xc3\xa8i dell\xe2\x80\x99antica religione egizia, il cui culto si diffuse attraverso il mondo greco-romano. \n\nFu menzionata per la prima volta durante l\'antico regno, come una dei protagonisti del mito di Osiride, in cui fa risorgere suo marito, il re divino Osiride, dopo il suo assassinio, e crea e protegge il suo erede Horus.\nLe sue relazioni con gli umani erano basate sulle sue azioni nel mito. Si credeva che aiutasse i morti a passare nell\'aldil\xc3\xa0 poich\xc3\xa9 aveva aiutato Osiride. Era considerata la madre divina del faraone, che veniva comparato a Horus, e il suo comportamento materno veniva invocato negli incantesimi di guarigione.\nIn origine aveva una funzione limitata ai riti reali e dei templi, anche se era pi\xc3\xb9 importante all\'interno delle pratiche funeraria e dei testi magici.\nDurante il primo millennio a. C., Osiride ed Iside diventarono gli d\xc3\xa8i egizi pi\xc3\xb9 venerati. I governanti in Egitto e in Nubia cominciarono a costruire templi dedicati perlopi\xc3\xb9 ad Iside, e il suo tempio a File era un centro religioso sia per gli egiziani che per i nubiani. Iside convogli\xc3\xb2 in se molti tratti di altre divinit\xc3\xa0, particolarmente di Hator, un\'importante dea dei secoli precedenti.\nI poteri magici attribuiti a Iside erano maggiori di quelli degli altri d\xc3\xa8i, e si diceva che proteggesse il regno dai suoi nemici, che governasse i cieli e il mondo naturale e che avesse potere sul destino stesso.\nDurante il periodo ellenistico, quando l\'Egitto era governato dai greci, Iside cominci\xc3\xb2 ad essere venerata sia dai greci che dagli egiziani, assieme ad un nuovo dio, Serapide.\nIl loro culto si diffuse in tutto il mondo mediterraneo. I seguaci greci di Iside le attribuirono nuovi tratti presi da altri dei greci, come l\'invenzione del matrimonio e la protezione delle navi. Inoltre, conserv\xc3\xb2 dei forti legami con l\'Egitto e le altre divinit\xc3\xa0 egiziane che erano popolari all\'interno del mondo ellenistico, come Osiride e Arpocrate.\nQuando la cultura ellenistica fu assorbita da Roma nel primo secolo a.C., il culto di Iside divent\xc3\xb2 parte della religione romana. I suoi seguaci erano una piccola parte della popolazione dell\'impero romano, ma segni del suo culto sono stati trovati in molti dei suoi territori.\nIl suo culto svilupp\xc3\xb2 festivit\xc3\xa0 distintive, come il Navigium Isidis, assieme a delle cerimonie di iniziazione simili a quelle di altri culti misterici greco-romani. Alcuni dei suoi seguaci affermavano che i poteri divini di Iside superavano tutti gli altri del mondo antico.\nIl culto di Iside termin\xc3\xb2 con l\'ascesa del cristianesimo durante il quarto e quinto secolo d.C.. Il suo culto potrebbe aver influenzato alcune credenze e pratiche cristiane, come la venerazione di Maria, ma le prove a favore di questa influenza sono ambigue e spesso controverse.\nIn seguito, Iside continu\xc3\xb2 ad apparire nella cultura occidentale, particolarmente all\'interno dell\'esoterismo e del paganesimo moderno, spesso come una personificazione della natura o dell\'aspetto femminile della divinit\xc3\xa0.\n\n'