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Pubblicazione: Pisa : ETS, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Orfeo ed Euridice (versione francese: Orph\xc3\xa9e et Euridice) \xc3\xa8 un\'opera lirica composta da Christoph Willibald Gluck intorno al mito di Orfeo, su libretto di Ranieri de\' Calzabigi. Appartiene al genere dell\'azione teatrale, in quanto opera su soggetto mitologico, con cori e danze incorporati. Fu rappresentata per la prima volta a Vienna il 5 ottobre 1762, su impulso del direttore generale degli spettacoli teatrali (Generalspektakeldirektor), conte Giacomo Durazzo, ed apr\xc3\xac la stagione della cosiddetta riforma gluckiana \xe2\x80\x93proseguita con Alceste e Paride ed Elena\xe2\x80\x93, con la quale il compositore tedesco ed il librettista livornese (e, insieme a loro, il genovese direttore dei teatri) si proponevano di semplificare al massimo l\'azione drammatica, superando sia le astruse trame dell\'opera seria italiana, sia i suoi eccessi vocali, e ripristinando quindi un rapporto pi\xc3\xb9 equilibrato tra parola e musica. Le danze furono curate dal coreografo italiano Gasparo Angiolini, che si faceva portatore di analoghe aspirazioni di riforma nel campo del balletto, in un\'epoca che vide la nascita della nuova forma coreutica del "ballet d\'action".Dodici anni dopo la prima del 1762, Gluck rimaneggi\xc3\xb2 profondamente la sua opera per adeguarla agli usi musicali della capitale francese, dove, il 2 agosto 1774, nella prima sala del Palais-Royal, vide la luce Orph\xc3\xa9e et Euridice, con libretto tradotto in francese, ed ampliato, da Pierre Louis Moline, con nuova orchestrazione commisurata ai pi\xc3\xb9 ampi organici dell\'Op\xc3\xa9ra, con parecchia musica completamente nuova, con imprestiti da opere precedenti e con un pi\xc3\xb9 largo spazio dato alle danze.\nL\'opera \xc3\xa8 passata alla storia come la pi\xc3\xb9 famosa tra quelle composte da Gluck, e, nell\'una edizione o nell\'altra, o, pi\xc3\xb9 spesso ancora, in versioni ulteriori, ampiamente e variamente rimodellate, \xc3\xa8 stata una delle poche opere settecentesche, se non addirittura l\'unica non mozartiana, a rimanere sempre, fino ad oggi, in repertorio nei principali teatri lirici del mondo.\n\n'
"Orfeo (in greco antico: \xe1\xbd\x88\xcf\x81\xcf\x86\xce\xb5\xcf\x8d\xcf\x82 Orph\xc3\xa9us, pronuncia: [or.p\xca\xb0e\xc3\xba\xcc\xafs]; in latino: Orpheus) \xc3\xa8 un personaggio della mitologia greca.\n\nIl nome di Orfeo \xc3\xa8 attestato a partire dal VI secolo a.C., ma, secondo Mircea Eliade, \xc2\xabnon \xc3\xa8 difficile immaginare che sia vissuto 'prima di Omero'\xc2\xbb. Si tratta dell'artista per eccellenza, che dell'arte incarna i valori eterni, ma anche di uno \xc2\xabsciamano, capace di incantare animali e di compiere il viaggio dell'anima lungo gli oscuri sentieri della morte\xc2\xbb, fondatore dell'Orfismo. I molteplici temi chiamati in causa dal suo mito - l'amore, l'arte, l'elemento misterico - sono alla base di una fortuna senza pari nella tradizione letteraria, filosofica, musicale, culturale e scultorea dei secoli successivi.\n\n"
"Il mito di Orfeo \xc3\xa8 stato sin dalle origini legato all'elemento musicale. In epoca moderna la storia del cantore solitario, capace di comunicare attraverso il suono della sua lira con gli animali della terra e le creature dell'oltretomba, \xc3\xa8 stato oggetto di innumerevoli versioni musicali.\nSulla sua storia d'amore con la ninfa Euridice si basa il libretto della prima opera: Euridice di Ottavio Rinuccini (1600); ma il soggetto ha avuto grande fortuna durante tutta la fase iniziale della storia dell'opera, sia per il legame tra il nuovo genere teatrale e il dramma pastorale, sia perch\xc3\xa9 la presenza di un musico come protagonista era in grado di soddisfare il principio di verosimiglianza.\nIl soggetto torn\xc3\xb2 in auge nel teatro musicale del Settecento, grazie all'Orfeo ed Euridice di Gluck, prima delle opere della riforma gluckiana. Nel tentativo di riportare il melodramma alle sue origini ideali, ripristinando un equilibrato rapporto tra musica e dramma, Gluck e il librettista Calzabigi scelsero non a caso il mito di Orfeo.\nAltrettanto significativa \xc3\xa8 la scelta di questo soggetto da parte di Igor' F\xc3\xabdorovi\xc4\x8d Stravinskij, per uno dei pi\xc3\xb9 importanti lavori del suo periodo neoclassico.\nLa fortuna musicale della favola di Orfeo ebbe la sua fase di maggiore eclissi nell'Ottocento, rivisitata in teatro solo da Jacques Offenbach, in chiave parodistica.\n\n"
"Orfeo (in greco antico: \xe1\xbd\x88\xcf\x81\xcf\x86\xce\xb5\xcf\x8d\xcf\x82 Orph\xc3\xa9us, pronuncia: [or.p\xca\xb0e\xc3\xba\xcc\xafs]; in latino: Orpheus) \xc3\xa8 un personaggio della mitologia greca.\n\nIl nome di Orfeo \xc3\xa8 attestato a partire dal VI secolo a.C., ma, secondo Mircea Eliade, \xc2\xabnon \xc3\xa8 difficile immaginare che sia vissuto 'prima di Omero'\xc2\xbb. Si tratta dell'artista per eccellenza, che dell'arte incarna i valori eterni, ma anche di uno \xc2\xabsciamano, capace di incantare animali e di compiere il viaggio dell'anima lungo gli oscuri sentieri della morte\xc2\xbb, fondatore dell'Orfismo. I molteplici temi chiamati in causa dal suo mito - l'amore, l'arte, l'elemento misterico - sono alla base di una fortuna senza pari nella tradizione letteraria, filosofica, musicale, culturale e scultorea dei secoli successivi.\n\n"
"La Fabula di Orfeo, nota anche come La favola di Orfeo oppure Orfeo od ancora L'Orfeo \xc3\xa8 un'opera teatrale scritta dall'umanista Angelo Poliziano tra il 1479 e il 1480.\n\n"