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Pubblicazione: Milano : Japanese Works of Art, c1992
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Torino (AFI: /to\xcb\x88rino/, ; Turin in piemontese) \xc3\xa8 un comune italiano di 853 383 abitanti, quarto comune italiano per popolazione e capoluogo dell'omonima citt\xc3\xa0 metropolitana e della regione Piemonte. Cuore di un'area metropolitana con 2 milioni di abitanti su una superficie approssimativa di circa 2 300 km\xc2\xb2, Torino \xc3\xa8 il terzo complesso economico-produttivo del Paese e costituisce uno dei maggiori poli universitari, artistici, turistici, scientifici e culturali d'Italia. Nel suo territorio sono inoltre presenti aree ed edifici inclusi in due beni protetti dall'UNESCO: alcuni palazzi e zone facenti parte del circuito di residenze sabaude in Piemonte (patrimonio dell'umanit\xc3\xa0) e l'area delle colline del Po (riserva della biosfera).\nCitt\xc3\xa0 dalla storia bimillenaria, fu fondata probabilmente nei pressi della posizione attuale, attorno al III secolo a.C., dai Taurini, quindi trasformata in colonia romana da Augusto col nome di Iulia Augusta Taurinorum nel I secolo a.C.. Dopo il dominio ostrogoto, fu capitale di un importante ducato longobardo, per poi passare, dopo essere divenuta capitale di marca carolingia, sotto la signoria nominale dei Savoia nell'XI secolo. Citt\xc3\xa0 dell'omonimo ducato, nel 1563 ne divenne capitale. Dal 1720 fu capitale del Regno di Sardegna (anche se solo de facto fino alla fusione perfetta del 1847, quando lo divenne anche formalmente), Stato che nel XIX secolo avrebbe portato all'unificazione italiana e che fece di Torino la prima capitale del Regno d'Italia (dal 1861 al 1865).\nSede nel 2006 dei XX Giochi olimpici invernali, citt\xc3\xa0 natale di alcuni fra i maggiori simboli del Made in Italy nel mondo, come il Martini, il cioccolato gianduja e il caff\xc3\xa8 espresso, \xc3\xa8 il fulcro dell'industria automobilistica italiana, nonch\xc3\xa9 importante centro dell'editoria, del sistema bancario e assicurativo, delle tecnologie dell'informazione, del cinema, dell'enogastronomia, del settore aerospaziale, del disegno industriale, dello sport e della moda."
'Ivrea (Ivr\xc3\xa9a in piemontese, Ivreja in dialetto canavesano, Eebri nella variante T\xc3\xb6itschu della lingua walser, Ivr\xc3\xa9e in francese) \xc3\xa8 un comune italiano di 23 442 abitanti (detti eporediesi) nella citt\xc3\xa0 metropolitana di Torino, in Piemonte. Viene considerata "il capoluogo del Canavese". Il 1\xc2\xba luglio 2018 \xc3\xa8 entrata a far parte del patrimonio dell\xe2\x80\x99UNESCO (54\xc2\xba sito italiano).\n\n'
"L'Aquila (AFI: /\xcb\x88lakwila/, Aquila fino al 1863 e Aquila degli Abruzzi fino al 1939) \xc3\xa8 un comune italiano di 69 966 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Abruzzo. Si trova al centro della conca aquilana, lungo il fiume Aterno e alle pendici del Gran Sasso.\nLa citt\xc3\xa0 fu fondata nel 1254 in funzione anti-feudale da 99 castelli, piccoli agglomerati urbani nati in seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, che si federarono per costruire una grande citt\xc3\xa0. Distrutta poi da Manfredi di Sicilia, nel 1266 Aquila venne ricostruita come libero comune con Carlo I d'Angi\xc3\xb2. Amiternum e Forcona erano le due citt\xc3\xa0 anticamente presenti nei dintorni dell'attuale capoluogo che, in seguito alla fondazione di Aquila, persero importanza e decaddero.\nParte del Regno di Napoli e capoluogo prima dell'Abruzzo Ulteriore e poi dell'Abruzzo Ulteriore Secondo, nel XV secolo, grazie alla sua economia, Aquila divenne la seconda citt\xc3\xa0 dello stato per importanza, subito dopo Napoli. Sotto il dominio asburgico, tra il XVI e il XVII secolo, la citt\xc3\xa0 visse un periodo di altalenante crescita economica che venne per\xc3\xb2 bruscamente interrotta dal catastrofico terremoto del 1703, che per molti anni riport\xc3\xb2 la citt\xc3\xa0 nella decadenza. Conobbe infatti un nuovo sviluppo economico e culturale soltanto nell'Ottocento.\nNonostante i forti terremoti del 1315, del 1461, del 1703 e del 2009, in citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 ancora presente un ampio patrimonio storico che mostra uno strato medievale testimoniato soprattutto dalla cinta muraria, uno rinascimentale che caratterizza numerosi palazzi e chiese e infine uno barocco e neoclassico dovuto alle ricostruzioni post sisma settecentesche.\nL'Aquila \xc3\xa8 sede di un giubileo annuale, la Perdonanza Celestiniana, istituita da papa Celestino V nel 1294 tramite la sua bolla pontificia Inter sanctorum solemnia e Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO dal 2019.\n\n"
"Il Sessantotto (o movimento del Sessantotto) \xc3\xa8 il fenomeno socio-culturale avvenuto negli anni a cavallo del 1968, nei quali grandi movimenti di massa socialmente eterogenei (operai, studenti, intellettuali e gruppi etnici minoritari), formatisi spesso per aggregazione spontanea, interessarono quasi tutti i Paesi del mondo con la loro forte carica di contestazione contro gli apparati di potere dominanti e le loro ideologie. Lo svolgersi degli eventi in un tempo relativamente ristretto contribu\xc3\xac a identificare il movimento col nome dell'anno in cui esso si manifest\xc3\xb2 in modo pi\xc3\xb9 attivo.\nIl Sessantotto \xc3\xa8 stato un movimento sociale e politico che ha profondamente diviso l'opinione pubblica e i critici, tra chi sostiene che sia stato uno straordinario momento di crescita civile che ha introdotto nella societ\xc3\xa0 mutamenti irreversibili (sviluppo dello spirito critico in ogni campo, superamento definitivo di diverse forme di moralismo, di autoritarismo, di emarginazione della donna e di altri settori della societ\xc3\xa0) e chi al contrario sostiene che si sia trattato di un fenomeno di conformismo di massa, un'ondata eversiva che ha messo in pericolo la stabilit\xc3\xa0 della societ\xc3\xa0 liberaldemocratica."
'L\'Associazione Calcistica Perugia Calcio, meglio conosciuta come Perugia, \xc3\xa8 una societ\xc3\xa0 calcistica italiana con sede nella citt\xc3\xa0 di Perugia. Il club odierno, rifondato nel 2010 come Associazione Sportiva Dilettantistica Perugia Calcio, \xc3\xa8 la continuazione dello storico sodalizio Associazione Calcio Perugia sorto nel 1905 \xe2\x80\x94 dalla collaborazione tra le societ\xc3\xa0 cittadine Braccio Fortebraccio e Libertas \xe2\x80\x94 e fallito nel 2005, e del seguente Perugia Calcio rifondato nello stesso anno e a sua volta scomparso nel 2010; dal 2011 ha assunto l\'attuale denominazione societaria.\nLa societ\xc3\xa0 conta 13 partecipazioni al campionato italiano di Serie A, dove ha conseguito come miglior piazzamento un secondo posto nell\'annata 1978-1979; nella stessa stagione, gli umbri misero a segno uno storico record d\'imbattibilit\xc3\xa0, diventando la prima squadra dall\'istituzione del girone unico a chiudere un campionato di massima serie senza sconfitte. Oltre ai vari titoli conquistati nelle serie minori nazionali, in campo internazionale il club si fregia di una vittoria a testa nella Coppa d\'Estate e nella Coppa Intertoto UEFA; in virt\xc3\xb9 di quest\'ultimo successo, \xc3\xa8 tra le 11 squadre italiane e 79 europee che hanno conquistato nella propria storia almeno una delle competizioni confederali per club. Vanta inoltre due partecipazioni alla Coppa UEFA. Milita nel campionato di Serie C.\nI giocatori del club sono soprannominati "biancorossi" per via dei tradizionali colori sociali della divisa, i quali prevedono maglia e calzettoni rossi accompagnati a calzoncini bianchi, e "grifoni" in assonanza con l\'eponima figura araldica simbolo della squadra e della citt\xc3\xa0 perugina. Disputa i suoi incontri casalinghi allo stadio Renato Curi. Nella stagione 1979-1980 \xc3\xa8 stata la prima formazione calcistica italiana a esibire una sponsorizzazione di maglia.\n\n'
"Le incisioni rupestri (dette anche petroglifi o graffiti) sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere, come una punta di roccia pi\xc3\xb9 dura a forma di scalpello, utilizzando una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un percussore o una punta metallica (tipo pugnale, di bronzo o di ferro), o per mezzo di una tecnica di raschiatura a graffio, da cui il nome graffito. Le figure formate in alcuni casi, da una fitta concentrazione di buchi, dette coppelle, si pensa potessero essere ricoperte di sostanze coloranti, in alcuni casi servivano per veicolare il sangue di animali sacrificati, durante riti animistici.\nSi trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando \xc3\xa8 comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente. In tutto il mondo solitamente si trovano in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi. Rappresentano sia realt\xc3\xa0 della vita quotidiana pastorale e agricola, sia figure simboliche e fantastiche.\nL'interpretazione di queste figure \xc3\xa8 discussa e varia da quella magico-simbolica, legata a riti religiosi di tipo sciamanico, a quella di figure fatte prevalentemente per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano.\nPer l'osservazione il momento migliore \xc3\xa8 l'alba o il tramonto, a causa delle ombre marcate create dai raggi solari radenti, che le rendono pi\xc3\xb9 facilmente visibili.\n\n"