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Pubblicazione: [Firenze] : Le Monnier, 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
"La suddivisione del mondo in Nord e Sud, in funzione del suo sviluppo socio-economico, e l'uso di questi termini per una descrizione geopolitica venne usata pubblicamente per la prima volta nel 1980 da Willy Brandt, nel titolo del rapporto della commissione da lui presieduta sullo sviluppo internazionale, ed oggi fa parte del linguaggio delle Nazioni Unite.\n\n"
"L'indice di sviluppo umano (ISU, in inglese: Human Development Index, HDI) \xc3\xa8 un indicatore di sviluppo macroeconomico realizzato nel 1990 dall'economista pakistano Mahbub ul Haq, seguito inizialmente anche dall'economista indiano Amartya Sen. \xc3\x88 stato utilizzato, accanto al PIL (prodotto interno lordo), dall'Organizzazione delle Nazioni Unite a partire dal 1993 per valutare la qualit\xc3\xa0 della vita dei membri di un Paese.\nIn precedenza, veniva utilizzato soltanto il PIL, indicatore di sviluppo macroeconomico che rappresenta il valore monetario dei beni e dei servizi prodotti in un anno su un determinato territorio nazionale e che si basa quindi esclusivamente sulla crescita e non tiene conto del capitale (soprattutto naturale) che viene perso nei processi di crescita. Questi parametri misurano esclusivamente il valore economico totale o una distribuzione media del reddito. In pratica, un cittadino molto ricco ridistribuisce la sua ricchezza su molti poveri falsando in tal modo il livello di vita di questi ultimi.\nSi cerc\xc3\xb2 quindi, attraverso l'indice di sviluppo umano, di tener conto di differenti fattori, oltre al PIL procapite, che non potevano essere detenuti in modo massiccio da un singolo individuo, come l'alfabetizzazione e la speranza di vita, ottenendo in questo modo un indice multidimensionale. La scala dell'indice \xc3\xa8 in millesimi decrescente da 1 a 0 e si suddivide, in base ai quartili (dal 2010), in quattro gruppi: Paesi a sviluppo umano molto alto, Paesi ad alto sviluppo umano, Paesi a medio sviluppo e Paesi a basso sviluppo umano.\n\n"
'Le classificazioni dei Paesi poveri sono estremamente variabili.\nTradizionalmente le pi\xc3\xb9 usate sono:\n\nPaesi in via di sviluppo;\nPaesi del terzo mondo;\nPaesi del sud del mondo.\n\n'
"I paesi in via di sviluppo sono quei paesi le cui economie sono in pieno sviluppo economico a partire da uno stato di sottosviluppo o un'economia di transizione. Sebbene non abbiano ancora raggiunto lo status di paesi sviluppati, sono avanzati pi\xc3\xb9 di altri che sono ancora considerati paesi sottosviluppati.\nI paesi in via di sviluppo sono, secondo alcuni autori come Walter Whitman Rostow, paesi in transizione da molteplici stili di vita tradizionali allo stile di vita moderno dalla rivoluzione industriale in Inghilterra nel XVIII e XIX secolo.\nUn paese sottosviluppato potrebbe essere considerato in via di sviluppo o addirittura emergente:\n\nQuando supera un certo livello di sviluppo umano, superiore a 0,800 HDI (Indice di sviluppo umano),\nHa un reddito pro capite generalmente superiore a 8000 dollari,\nHa una certa dimensione di economia o distribuzione economica nonostante non abbia HDI superiore a 0,800 o un reddito pro capite elevato, come nel caso di: Cina, India, Indonesia e altri.Il cambiamento sociale \xc3\xa8 comune in questi paesi, dove le popolazioni rurali migrano verso le citt\xc3\xa0. Sono paesi che hanno uno standard di vita relativamente alto, una base industriale in via di sviluppo e un indice di sviluppo umano che pu\xc3\xb2 essere medio o alto.Nella maggior parte dei paesi emergenti esiste un livello di povert\xc3\xa0 e alti tassi di formazione del capitale. Lo sviluppo richiede infrastrutture moderne (sia fisiche che istituzionali) e l'allontanamento da settori a basso valore aggiunto come l'agricoltura e l'estrazione di risorse naturali. In confronto, i paesi sviluppati di solito hanno sistemi economici basati su una crescita economica continua e autonoma nei settori terziario e terziario avanzato, oltre ad avere standard di vita elevati.\n\n"
"Si definiscono Paesi sviluppati quegli Stati in genere con economie avanzate (non tutti i paesi sviluppati sono con economie avanzate), elevati redditi pro capite e un alto indice di sviluppo umano.\nI paesi sviluppati hanno generalmente un settore terziario pi\xc3\xb9 avanzato rispetto al secondario, avendo un settore dei servizi che fornisce pi\xc3\xb9 ricchezza rispetto a quello industriale; essi sono in contrasto con i paesi in via di sviluppo, che sono in via di industrializzazione o pre-industriali e quindi fortemente basati sul settore agricolo. A partire dal 2015, le economie avanzate costituiscono il 60,8% del PIL globale basato su valori nominali e 42,9% del PIL globale basato sulla parit\xc3\xa0 di potere d'acquisto (PPA) secondo il Fondo monetario internazionale.\n\n"
"La politica economica, in economia, \xc3\xa8 la disciplina che studia gli effetti dell'intervento dei poteri pubblici (Stato, Banca centrale, ed altre autorit\xc3\xa0) e dei soggetti privati (imprese, famiglie,...) nell'economia allo scopo di elaborare interventi destinati a modificare l'andamento del sistema economico a livello macroeconomico per il raggiungimento di determinati obiettivi economici prefissati (ad es. fissati in Italia in legge finanziaria e def). Tipica dei sistemi a economia pianificata ed economia mista, di essa fanno parte la politica agraria, la politica industriale, la politica di bilancio, la politica fiscale e la politica monetaria.\n\n"
'La produzione in economia \xc3\xa8 l\'insieme delle operazioni attraverso cui beni e risorse primarie (es. materie prime) vengono trasformati o modificati, con l\'impiego di risorse materiali (es. macchine) e immateriali (ad es. energia e lavoro umano), in beni e prodotti finali a valore aggiunto in modo da renderli utili o pi\xc3\xb9 utili cio\xc3\xa8 idonei a soddisfare, in seguito alla loro distribuzione sul mercato, la domanda e il consumo da parte dei consumatori finali.\nCon costo di produzione di indica invece la somma del costo relativo ai fattori impiegati nella produzione di un bene economico.\nLa definizione \xc3\xa8 applicabile pressoch\xc3\xa9 a qualunque attivit\xc3\xa0 umana e non, in qualunque disciplina, anche non tecnica. A causa della generalit\xc3\xa0 della sua definizione, il termine "produzione" assume sfumature diverse a seconda del tipo di risorse trattate, dei risultati ottenuti, e del contesto in cui \xc3\xa8 utilizzata. A livello macroeconomico al livello di produzione, che rappresenta l\'offerta, \xc3\xa8 collegato il livello di consumo o domanda ed livello di occupazione. Produzione e consumo tendono all\'equilibrio in risposta all\'equilibrio tra domanda e offerta.\n\n'