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Pubblicazione: Siena ; Mantova : Comune di Siena : Corraini, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, eng, Paese:
'Tino Stefanoni (Lecco, 6 luglio 1937 \xe2\x80\x93 Lecco, 2 dicembre 2017) \xc3\xa8 stato un pittore e scultore italiano.\n\n'
"La Torre del Mangia si trova in piazza del Campo a Siena; \xc3\xa8 la torre civica del palazzo Comunale. \xc3\x88 tra le torri antiche italiane pi\xc3\xb9 alte (la quattordicesima), arrivando a 88 metri all'altezza degli ultimi merli. Secondo quanto scritto da Ranuccio Bianchi Bandinelli, la Torre del Mangia, pur partendo da una levatura del terreno pi\xc3\xb9 bassa, raggiunge la stessa altezza del campanile del Duomo di Siena, questo per simboleggiare il raggiunto equilibrio tra il potere celeste e quello terreno, senza che nessuno dei due superi e si imponga sull'altro.\n\n"
'Il drappellone o Palio, chiamato dai senesi il "cencio", rappresenta il trofeo da consegnare alla Contrada vincitrice del Palio di Siena del 2 luglio e del 16 agosto.\nIl Palio consiste in un dipinto originale su stoffa (seta) ed ha una dimensione particolare, quella di un rettangolo allungato; \xc3\xa8 sorretto in verticale su di un\'asta alabardata bianca e nera e sormontato da un piatto d\'argento e con due pennacchi bianchi e neri che scendono lateralmente. Il palio resta di propriet\xc3\xa0 della Contrada, cos\xc3\xac come l\'asta e i pennacchi. Il piatto viene riconsegnato al Comune di Siena prima dei due Palii dell\'anno successivo, dopo aver inciso il nome della Contrada e la data della vittoria nella parte posteriore. Esiste un piatto d\'argento per il Palio di luglio e uno per il Palio d\'agosto. I piatti vengono rinnovati all\'incirca ogni dieci anni.\nIl suo valore \xc3\xa8 unico, perch\xc3\xa9 testimonia di un particolare periodo storico della citt\xc3\xa0 di Siena; ogni Palio ha riportato i simboli dei vari governi che l\'hanno amministrata, dallo stemma del granducato di Lorena a quello dei Granduchi di Toscana, da quello sabaudo al Regno d\'Italia, dall\'epoca fascista alla Repubblica.\nL\'iter che un artista deve seguire nella realizzazione del Palio \xc3\xa8 rigido: si deve rispettare una precisa iconografia che prevede alcuni simboli sacri, in quanto il Palio di luglio \xc3\xa8 dedicato alla Madonna di Provenzano e quello di agosto all\'Assunta. L\'amministrazione provvede di volta in volta ad assegnare la pittura del Drappellone tramite concorso oppure, per motivi di opportunita o di urgenza, direttamente a un artista di fiducia (Art. 94 del Regolamento del Palio), solitamente a un senese per il 2 luglio, e a un artista di fama internazionale per il 16 agosto. Devono essere inoltre obbligatoriamente presenti gli stemmi del Comune, quelli dei Terzi della citt\xc3\xa0, quello della provincia, quello della Repubblica di Siena e dei richiami ai simboli e/o ai colori delle 10 contrade in gara. Nessun limite invece sullo stile che l\'artista pu\xc3\xb2 adottare. Viene presentato alla cittadinanza nel corso di una conferenza stampa nel Cortile del Podest\xc3\xa0 del Palazzo comunale una settimana circa prima della corsa ed \xc3\xa8 immediatamente oggetto di grande curiosit\xc3\xa0, in quanto si cerca di scorgere al suo interno dei particolari che "pred\xc3\xaccano" quale sar\xc3\xa0 la contrada vincitrice.\n\n'
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"