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Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti kids, 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Il parallelismo \xc3\xa8 la figura retorica di ordine (sintattica) con la quale si sviluppa un'idea attraverso la successione simmetrica, in genere in coppia, con schema A B, A B (dove A rappresenta il verbo e B rappresenta il complemento oggetto), di brevi concetti o elementi grammaticali. Ad esempio:\n\nMand\xc3\xb2 le tenebre e fece buio. (Salmi, 104, 28)Se combinato con l'iperbato, la figura retorica risultante viene detta sinchisi.\n\n"
'La retorica \xc3\xa8 tradizionalmente intesa come l\'arte del dire, del parlare, e pi\xc3\xb9 specificamente del persuadere con le parole. Il termine viene dal latino rhetorica (ars), a sua volta dal greco antico: \xe1\xbf\xa5\xce\xb7\xcf\x84\xce\xbf\xcf\x81\xce\xb9\xce\xba\xce\xae \xcf\x84\xce\xad\xcf\x87\xce\xbd\xce\xb7, rh\xc3\xaatorik\xe1\xbb\x81 t\xc3\xa9chn\xc3\xaa, \'arte del parlare in pubblico\', da \xe1\xbf\xa5\xce\xae\xcf\x84\xcf\x89\xcf\x81, \'colui che parla in pubblico\', dalla radice del verbo \xce\xb5\xe1\xbc\xb4\xcf\x81\xcf\x89, \'io dico\'.\nDisciplina ancora vivace, ha raccolto lungo pi\xc3\xb9 di due millenni di storia un insieme assai vasto di dottrine e tecniche, confrontandosi e confondendosi con una molteplicit\xc3\xa0 di discipline (in particolare con l\'oratoria) e assumendo essa stessa aspetti e significati alquanto variegati, finendo per essere intesa anche come "teoria generale della comunicazione", tanto che lo storico francese Henri-Ir\xc3\xa9n\xc3\xa9e Marrou la defin\xc3\xac "denominatore comune della nostra civilt\xc3\xa0 [occidentale]". \nIn termini generali, la retorica pu\xc3\xb2 essere intesa come un metodo di organizzazione del linguaggio naturale, non simbolico, secondo un criterio per il quale ad una proposizione segua una conclusione. Lo scopo della retorica \xc3\xa8 la persuasione, intesa come approvazione della tesi dell\'oratore da parte di uno specifico uditorio. Da un lato, la persuasione consiste in un fenomeno emotivo di assenso psicologico; per altro verso ha una base epistemologica: lo studio dei fondamenti della persuasione \xc3\xa8 studio degli elementi che, connettendo diverse proposizioni tra loro, portano a una conclusione condivisa, quindi dei modi di disvelamento della verit\xc3\xa0 nello specifico campo del discorso. Sotto questo aspetto essa \xc3\xa8, come nota Roland Barthes, un metalinguaggio, in quanto \xc2\xabdiscorso sul discorso\xc2\xbb.\n\n'
'La figura retorica (spesso anche semplicemente chiamata figura; in greco \xcf\x83\xcf\x87\xe1\xbf\x86\xce\xbc\xce\xb1, sch\xc3\xaama; in latino figura, da fingo, \'plasma\'), in retorica, \xc3\xa8, fin dalle sue forme classiche, qualsiasi artificio nel discorso volto a creare un particolare effetto. Si parla di "artificio" in quanto la figura rappresenta, soprattutto nel linguaggio poetico, una "deviazione", uno "scarto" rispetto al linguaggio comune: cos\xc3\xac le intende il maestro di retorica romano Marco Fabio Quintiliano (I secolo d.C.). \nAutori come il saggista francese G\xc3\xa9rard Genette (in Figure, 1969) hanno evidenziato il paradosso che implica questa definizione, in quanto anche il linguaggio comune \xc3\xa8 intriso di deviazioni e scarti, con ampio uso delle figure. Dal canto suo, il saggista bulgaro Cvetan Todorov (in Ducrot-Todorov, Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio, 1972) ha sottolineato come non ogni figura rappresenti una deviazione dal linguaggio comune (non sono tali, ad esempio, l\'asindeto e il polisindeto). Nel complesso, a dispetto del chiaro senso dello scarto che le figure portano con s\xc3\xa9, non \xc3\xa8 facile individuare la norma espressiva rispetto a cui la deviazione verrebbe esercitata.Fu comunque Gorgia da Lentini (V secolo a.C.) il primo ad individuare il ricorrere di espedienti formali nella cura della prosa ricercata, come l\'isocolo, l\'omoteleuto, l\'antitesi. Cicerone (I secolo a.C.) parl\xc3\xb2 delle figure come di lumina (\'luci\'), flores (\'fiori\') e colores (\'colori\'), per il potere di illuminare il discorso e di attribuirgli variet\xc3\xa0 e vivacit\xc3\xa0.\n\n'
"L'epifora (dal greco epiph\xc3\xa9r\xc5\x8d, \xc2\xabporto in aggiunta\xc2\xbb), detta anche epistrofe (dal greco epistroph\xc4\x93, \xc2\xabrivolgimento, conversione\xc2\xbb) o anche desitio, conversio e reversio, \xc3\xa8 una figura retorica di ordine che consiste nel ripetere la stessa parola o le stesse parole o di egual significato alla fine di frasi o versi successivi, per rinforzare un concetto.\n\xc3\x88 quindi particolarmente enfatica, data la maggiore enfasi naturalmente associata all'ultima parte del periodo. La figura retorica speculare \xc3\xa8 l'anafora, che consiste nel ripetere la stessa parola all'inizio della frase.\nL'anafora e l'epifora sono figure caratteristiche della deprecazione, della preghiera e dell'invocazione, in cui la domanda viene rafforzata dalla ripetizione.\nLa figura retorica costituita dall'unione di un'anafora e di un'epifora \xc3\xa8 chiamata simploche o complexio.\nEpistrophy \xc3\xa8 anche il titolo di uno standard composto da Thelonious Monk, che contiene un'epifora musicale.\n\n"
'La similitudine (lat. similitudo, gr. parabol\xc3\xa9 "paragone, confronto tra due o pi\xc3\xb9 termini", da cui il termine parabola) \xc3\xa8 una figura retorica che consiste nel confrontare due identit\xc3\xa0, in una delle quali si individuano propriet\xc3\xa0 somiglianti e paragonabili a quelle dell\'altra, facendo uso di avverbi quali: come, simile a, sembra, assomiglia, cos\xc3\xac come, ecc., a differenza della metafora che non si serve di questi ultimi.\nLa similitudine si differenzia dalla comparazione perch\xc3\xa9 nella prima i termini del confronto non sono intercambiabili.\nLa similitudine \xc3\xa8 particolarmente diffusa nei testi antichi come, per esempio, nella Bibbia:\n\nAnche la letteratura classica ha fatto largo uso della similitudine e nell\'Eneide, per esempio:\n\nSolitamente le similitudini della poesia antica sono piuttosto complesse e si sviluppano per esteso: nella Divina Commedia di Dante Alighieri infatti, se ne incontrano molteplici:\n\nRispetto alla letteratura classica, \xc3\xa8 raro che gli scrittori moderni usino questa figura retorica cos\xc3\xac poco rapida ed immediata, che tuttavia troviamo nella poesia di Giuseppe Ungaretti Soldati:'