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Edizione: 3. ed
Pubblicazione: Milano : Bompiani, 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il termine bulimia (AFI: /buli\xcb\x88mia/; dal greco \xce\xb2\xce\xbf\xcf\x85\xce\xbb\xce\xb9\xce\xbc\xce\xaf\xce\xb1, boulim\xc3\xada, propriamente "fame da bue",\ncomposto di \xce\xb2\xce\xbf\xe1\xbf\xa6\xcf\x82, b\xc3\xb4us, "bue", e \xce\xbb\xce\xb9\xce\xbc\xcf\x8c\xcf\x82, lim\xc3\xb3s, "fame") indica, nel linguaggio medico, una voracit\xc3\xa0 patologica ed eccessiva associata a malattie di diversa natura (diabete, anchilostomiasi, oligofrenia, eccetera).La bulimia nervosa \xc3\xa8, insieme all\'anoressia nervosa, uno dei pi\xc3\xb9 importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Una persona affetta spesso si provoca il vomito dopo aver mangiato, utilizza dei lassativi, digiuna e pratica intensa attivit\xc3\xa0 fisica. La maggior parte delle persone che soffrono di bulimia presenta un peso corporeo normale. La forzatura di vomito pu\xc3\xb2 provocare pelle ispessita sulle nocche e danni ai denti. La bulimia \xc3\xa8 associata ad altri disturbi mentali come la depressione e l\'ansia, e a problemi come la tossicodipendenza o l\'alcolismo. Si riscontra anche un elevato rischio di suicidio e di pratiche autolesionistiche.La bulimia \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 comune tra coloro che hanno un parente stretto che ha sofferto o soffre della condizione. La percentuale del rischio stimato attribuibile a fattori genetici \xc3\xa8 compresa tra il 30% e l\'80%. Altri fattori di rischio per la malattia includono lo stress psicologico, una pressione culturale per un certo tipo di corpo, scarsa autostima e l\'obesit\xc3\xa0. Vivere in un ambiente familiare in cui i genitori promuovono la dieta e che si preoccupano del peso \xc3\xa8 un fattore di rischio. La diagnosi si basa sulla storia clinica di una persona, tuttavia \xc3\xa8 difficile da scoprire in quanto chi ne \xc3\xa8 affetto tende ad essere molto riservato su queste abitudini. Inoltre la diagnosi di anoressia nervosa ha la precedenza su quella della bulimia. Altri disturbi simili includono il disturbo da alimentazione incontrollata, la sindrome di Kleine-Levin e il disturbo borderline di personalit\xc3\xa0.La terapia cognitivo-comportamentale \xc3\xa8 il trattamento primario per la bulimia. L\'assunzione di antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o gli antidepressivi triciclici, pu\xc3\xb2 portare un modesto beneficio. Anche se la prognosi della bulimia \xc3\xa8 in genere migliore di quella dell\'anoressia, il rischio di morte tra le persone colpite \xc3\xa8 superiore a quella della popolazione generale. Dopo 10 anni dall\'inizio del trattamento, circa il 50% delle persone ha ottenuto una completa guarigione.A livello globale si stima che nel 2013 la bulimia interessasse 6,5 milioni di persone. Circa l\'1% delle giovani donne soffre di bulimia per un certo periodo di tempo e circa il 2-3% delle donne ha sperimentato la condizione in un momento della vita. La condizione si presenta meno comunemente nei paesi in via di sviluppo. C\'\xc3\xa8 un rischio di circa nove volte superiore che la bulimia si presenti nelle femmine rispetto ai maschi. Tra le femmine la maggior parte dei casi si riscontra nelle adolescenti. La bulimia \xc3\xa8 stata nominata e descritta per la prima volta nel 1979 dallo psichiatra britannico Gerald Russell.\n\n'
"In psicologia e psichiatria un disturbo psichico o mentale (in inglese: mental disorder) \xc3\xa8 una condizione patologica che colpisce la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva o affettiva di una persona in modo disadattativo, vale a dire sufficientemente forte da rendere problematica la sua integrazione socio-lavorativa e/o causargli una sofferenza personale soggettiva.Quando il disagio diventa particolarmente importante, disadattativo, durevole o invalidante si parla spesso di malattia mentale. Le malattie mentali sono dunque alterazioni psicologiche e/o comportamentali relative alla personalit\xc3\xa0 dell'individuo che causano pericolo o disabilit\xc3\xa0 e non fanno parte del normale sviluppo psichico della persona. Lo studio e la cura delle malattie mentali rientra nel campo di studi della psicologia e della psichiatria.\n\n"
'Il disturbo da alimentazione incontrollata, generalmente noto come Binge Eating Disorder (BED), \xc3\xa8 un disturbo del comportamento alimentare (DCA) caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate- almeno una volta a settimana per tre mesi- sempre accompagnati da una sensazione di perdita del controllo. A differenza della bulimia nervosa, per\xc3\xb2, alle abbuffate non seguono regolarmente comportamenti compensatori inadeguati.\n\n'
"L'anoressia nervosa (AN) \xc3\xa8, insieme alla bulimia, uno dei pi\xc3\xb9 importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Ci\xc3\xb2 che contraddistingue l'anoressia nervosa \xc3\xa8 il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare. Nelle forme pi\xc3\xb9 gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione. Le sue origini nosografiche sono molto antiche. Coinvolge nella sua evoluzione funzioni psicologiche, neuroendocrine, ormonali e metaboliche. I trattamenti possibili sono ancora in fase di studio, le cure farmacologiche attuali possono dare solo un modesto beneficio alla persona. L'anoressia nervosa \xc3\xa8 una malattia, e non deve essere confusa con il sintomo chiamato anoressia, la cui presenza invece \xc3\xa8 indice di un differente stato patologico dell'individuo."