Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Napoli : Guida, c1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Una distop\xc3\xaca, o anche anti-utopia, contro-utopia, utopia negativa o cacotopia, \xc3\xa8 una descrizione o rappresentazione di una realt\xc3\xa0 immaginaria del futuro, ma prevedibile sulla base di tendenze del presente percepite come altamente negative, in cui viene presagita un'esperienza di vita indesiderabile o spaventosa. Ponendosi in contrapposizione ad un'utopia, una distopia viene tipicamente prefigurata come l'appartenenza ad un'ipotetica societ\xc3\xa0 o ad un ipotetico mondo caratterizzati da alcune espressioni sociali o politiche opprimenti, spesso in concomitanza o in conseguenza di condizioni ambientali o tecnologiche pericolose, che sono state portate al loro limite estremo."
"Liberalismo \xc3\xa8 il termine principale utilizzato a partire dal XX secolo per indicare la dottrina politica, elaborata inizialmente dai filosofi illuministi tra la fine del XVII e il XVIII secolo, che attribuisce all\xe2\x80\x99individuo un valore autonomo rispetto a quello dello stato, e che intende limitare l\xe2\x80\x99azione di quest'ultimo sulla base di una ferma separazione tra pubblico e privato.\nIl liberalismo, attraversando la storia del mondo occidentale dal XVII secolo ai giorni nostri, ha assunto forme e caratteristiche diverse nei differenti contesti storici e nazionali in cui si \xc3\xa8 sviluppato, senza per\xc3\xb2 mai rinunciare alla sua originale ispirazione anti-autoritaria.\n\n"
"Si parla di Stato minimo per sottolineare la caratteristica propria dello Stato liberale di porsi come unico obiettivo la tutela dei diritti fondamentali. Infatti al contrario dello Stato sociale, quello liberale predilige il rispetto e la salvaguardia dell'iniziativa privata in opposizione a ogni tentativo di dirigismo statale. Il compito fondamentale non \xc3\xa8 quello di perseguire forme di eguaglianza sostanziale, ma di limitarsi unicamente a quelle di eguaglianza formale. Ne consegue l'idea di un apparato alleggerito, incentrato sulla tutela di pochi diritti essenziali e in grado di lasciare la massima libert\xc3\xa0 all'iniziativa dei singoli. Lo Stato minimo dovrebbe quindi, garantire i servizi relativi alla giustizia, al diritto e alla protezione.\nTra gli economisti vi sono pareri contrastanti sulla necessit\xc3\xa0 dell'intervento dello Stato nelle decisioni private. Alcuni sottolineano che esso \xc3\xa8 necessario per assicurare o correggere l'operare del mercato, altri invece vorrebbero limitare al massimo le funzioni dello Stato poich\xc3\xa9 prestano pi\xc3\xb9 fede al mercato piuttosto che all'autorit\xc3\xa0 di un governo. Tutti comunque concordano su due funzioni minime che uno Stato dovrebbe svolgere e che configurano lo Stato minimale: 1) garantire l'esercizio della propriet\xc3\xa0; e 2) assicurare il funzionamento del mercato. Coloro che sostengono lo Stato minimale argomentano questa conclusione con due motivazioni, una classica l'altra moderna.\nL'argomentazione classica \xc3\xa8 quella dei pi\xc3\xb9 convinti sostenitori delle virt\xc3\xb9 del mercato, il cui funzionamento appare loro scevro da inefficienza o da importanti imperfezioni. Sono motivazioni per sostenere l'inutilit\xc3\xa0 delle correzioni. L'argomentazione moderna ammette che il mercato produce imperfezioni che comportano costi sociali, ma si sostiene che anche l'autorit\xc3\xa0 stessa dello Stato non \xc3\xa8 scevra da imperfezioni. Una motivazione che sostiene quindi l'inefficienza delle correzioni. Inutilit\xc3\xa0 o inefficienza dell'autorit\xc3\xa0 comportano entrambe che lo Stato minimale si limiti ai compiti minimi: attribuzione dei diritti, amministrazione della giustizia ed esercizio della difesa.\n\n"
"Con il termine assolutismo si intende un sistema politico dove a regnare \xc3\xa8 un'unica persona, sciolta da ogni vincolo.\nL'assolutismo \xc3\xa8 una forma di governo difesa dal filosofo inglese Thomas Hobbes. L'assolutismo si impone sul popolo privandolo dei diritti tramite un contratto siglato tra individui, che decidono di loro spontanea volont\xc3\xa0 di privarsi dei poteri per conferirli a una sola persona.Il prodotto di questo contratto \xc3\xa8 la figura del sovrano, grazie alla quale la moltitudine di individui pu\xc3\xb2 vedersi come un corpo politico unitario. Da non confonderlo col dispotismo in cui il sovrano si impone arbitrariamente sui sudditi.\nL'Europa conobbe diversi governi assoluti (tipici dell'antichit\xc3\xa0) soprattutto nel Seicento, quando la maggior parte degli stati europei erano regni. Parte di questi mut\xc3\xb2 in forme di dispotismo illuminato: ci\xc3\xb2 accadde in Prussia con Federico II, in Russia con Caterina II e nel Sacro Romano Impero con Maria Teresa."