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Pubblicazione: Firenze : Giunti Multimedia ; Roma : La Repubblica, c1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Budapest (AFI: [\xcb\x88bud\xc9\x92p\xc9\x9b\xca\x83t]; pronuncia italiana moderna: /\xcb\x88budapest/) \xc3\xa8 la capitale e la maggiore citt\xc3\xa0 dell'Ungheria.\nAmministrata come un comune autonomo, costituisce inoltre il centro primario del Paese per la vita politica, economica e culturale; al 2016 conta 1 759 407 abitanti, mentre la popolazione residente nell'area metropolitana ammonta a oltre 3 300 000 persone.\nBudapest nacque ufficialmente nel 1873 dall'unione delle citt\xc3\xa0 storiche di Buda e \xc3\x93buda, ubicate a ovest del Danubio, con l'abitato di Pest, situato sulla riva opposta del fiume e anch'esso di antiche origini; fino al 1918 fu una delle due capitali dell'Impero austro-ungarico, dissoltosi al termine della prima guerra mondiale.\nNel XXI secolo Budapest \xc3\xa8 diventata una metropoli globale e si \xc3\xa8 affermata come una popolare destinazione turistica: nel 2011, secondo i dati forniti da Euromonitor International, la capitale ungherese \xc3\xa8 stata la 25\xc2\xaa citt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 visitata del mondo.\n\n"
'Luciano Galliani (Ferrara, 13 dicembre 1943) \xc3\xa8 un insegnante e politico italiano.\n\n'
'Blonde on Blonde \xc3\xa8 il settimo album discografico di Bob Dylan pubblicato nel 1966 dalla Columbia Records.\nIl disco \xc3\xa8 ritenuto il primo significativo album doppio della storia del rock, anticipando di un mese Freak Out! di Frank Zappa, e segna il definitivo passaggio dall\'era del 45 giri a quella del 33 giri. Viene spesso indicato dalla critica come uno dei pi\xc3\xb9 grandi album di tutti i tempi.Il disco conclude la cosiddetta "trilogia elettrica" di Dylan, cominciata con Bringing It All Back Home e proseguita con Highway 61 Revisited (ambedue del 1965). Le sessioni di registrazione ebbero inizio a New York nell\'ottobre del 1965, con la partecipazione di numerosi session men, inclusi i membri della backing band di Dylan dal vivo, i The Hawks (pi\xc3\xb9 tardi The Band). Le sedute continuarono fino al gennaio 1966, ma soltanto una traccia che fin\xc3\xac sull\'album fu completata, One of Us Must Know (Sooner or Later). Dietro suggerimento del produttore Bob Johnston, Dylan, accompagnato dal tastierista Al Kooper e dal chitarrista Robbie Robertson, si trasfer\xc3\xac a Nashville, Tennessee. Queste sessioni, con l\'apporto di alcuni musicisti della scena locale, furono maggiormente fruttuose, e nel febbraio-marzo \'66 si ebbe la registrazione di tutte le rimanenti canzoni dell\'album.\nL\'album raggiunse la posizione numero 9 nella classifica statunitense Billboard 200, diventando doppio disco di platino, e la posizione numero 3 in Gran Bretagna. Dall\'album furono estratti due singoli di successo: Rainy Day Women #12 & 35 e I Want You.\nDue canzoni presenti sull\'album, Just Like a Woman e Visions of Johanna, sono considerate tra le migliori composizioni di Dylan, e sono state entrambe inserite nella lista delle 500 migliori canzoni di sempre redatta dalla rivista Rolling Stone. Nel 2003 l\'album si aggiudic\xc3\xb2 la posizione numero 9 nella lista della classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi, sempre stilata da Rolling Stone.\n\n'