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Pubblicazione: Paris : Lévy, 1861
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: fre, Paese: FR
'Il postmodernismo \xc3\xa8 un ampio movimento ideale che si \xc3\xa8 sviluppato tra la met\xc3\xa0 e la fine del XX secolo attraversando la filosofia, le arti, l\'architettura e la critica. Il termine \xc3\xa8 stato pi\xc3\xb9 genericamente applicato per descrivere un periodo storico che segue il modernismo. Pur comprendendo un\'ampia variet\xc3\xa0 di approcci e discipline, il postmodernismo \xc3\xa8 generalmente caratterizzato da scetticismo, ironia o rifiuto delle grandi narrazioni e ideologie del modernismo, spesso mettendo in discussione vari presupposti della razionalit\xc3\xa0 proclamata dall\'Illuminismo.\nI pensatori postmoderni richiamano spesso l\'attenzione sulla natura contingente o socialmente condizionata della conoscenza e dei sistemi di valori, intendendoli come prodotti di supremazie politiche o culturali. Di conseguenza, il pensiero postmoderno \xc3\xa8 ampiamente caratterizzato da tendenze all\'autoreferenzialit\xc3\xa0, al relativismo epistemologico e morale, al pluralismo e a un atteggiamento d\'irriverenza.\nLe caratteristiche principali del postmodernismo includono in genere il gioco ironico con stili, citazioni e livelli narrativi, uno scetticismo metafisico o nichilismo verso una "grande narrativa" della cultura occidentale, e una preferenza per il virtuale a spese del reale (o pi\xc3\xb9 precisamente, una domanda fondamentale su ci\xc3\xb2 che costituisce il "reale").Gli approcci postmoderni critici negli anni \'80 e \'90 sono stati introdotti in una variet\xc3\xa0 di discipline, tra cui filosofia della scienza, economia, linguistica, letteratura, arte contemporanea, musica, architettura, nonch\xc3\xa9 in movimenti culturali come il femminismo. Il postmodernismo \xc3\xa8 spesso associato a scuole di pensiero come il decostruzionismo, il post-strutturalismo e filosofi come Jean-Fran\xc3\xa7ois Lyotard, Jacques Derrida e Fredric Jameson. \nLe critiche al postmodernismo, accusato di promuovere l\'oscurantismo, rilevano la sua insignificanza e la constatazione di non aggiungere nulla alla conoscenza analitica o empirica.\n\n'
"Con il termine letteratura irlandese si intende sia la produzione letteraria antica dell'Irlanda in lingua gaelica, nelle sue diverse fasi fra il VII e il XVI secolo, che quella moderna, in gaelico e in inglese, espressa a partire dal XVII secolo da autori di origine irlandese, alcuni dei quali residenti oltre i confini del Paese.\nCon l'indipendenza dal secolare dominio della Corona Britannica (1922), l'isola si \xc3\xa8 divisa in due entit\xc3\xa0 politiche separate: la Repubblica d'Irlanda (\xc3\x89ire) e l'Irlanda del Nord (Ulster). Quest'ultima fa parte del Regno Unito, ma la sua letteratura si confronta e si interseca inevitabilmente con quella del resto d'Irlanda.\nLe esperienze storico-politiche e sociali hanno sempre influenzato la letteratura irlandese da un punto di vista sia tematico che linguistico.\nI conflitti tra Irlanda e Inghilterra e i momenti drammatici che si sono susseguiti nel corso della storia del Paese hanno rafforzato o sconvolto i rapporti tra culture cos\xc3\xac diverse.\nConcetti come la tradizione, la cultura, l'identit\xc3\xa0 e il senso della nazione sono stati messi spesso in discussione e confrontati con le esperienze di paesi lontani e diversi come gli Stati Uniti, rifugio di molti autori irlandesi.\nIn questo contesto multiculturale non si pu\xc3\xb2 quindi parlare di una singola letteratura irlandese, ma di diverse espressioni legate alla stessa componente nazionalista:\n\nLa produzione in gaelico, la pi\xc3\xb9 legata alla tradizione\nL'anglo-irlandese, identificabile in autori che pur adottando la lingua inglese non rinnegano la propria origine irlandese e ne traggono ispirazione.In ogni caso dal XVII secolo gli scrittori irlandesi si devono confrontare con la tradizione letteraria inglese, scegliendo di accoglierla o di rifiutarla.\nDopo la nascita della Repubblica d'Irlanda (1949) il tentativo di incarnare lo spirito nazionalista \xc3\xa8 affidato al romanzo, ma tutt'oggi non si pu\xc3\xb2 affermare che questo processo si sia concluso. L'Irlanda resta nei fatti ancora un esempio di nazione divisa dove le varie espressioni socio-politico culturali si intersecano o si scontrano tra loro, perch\xc3\xa9, come sostiene D. Kiberd, la decolonizzazione del territorio \xc3\xa8 paradossalmente pi\xc3\xb9 facile di quella della mente.Dagli anni novanta si assiste tuttavia ad una fioritura letteraria (\xe2\x80\x9cNew Irish Renaissance\xe2\x80\x9d) grazie ad autori che, pur fortemente ancorati alle proprie radici, esprimono un linguaggio che va oltre i confini d'Irlanda.\n\n"
"L'Italia (/i\xcb\x88talja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, \xc3\xa8 uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia \xc3\xa8 una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale \xc3\xa8 Roma.\nLa parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km\xc2\xb2. Gli Stati della Citt\xc3\xa0 del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia \xc3\xa8 l'unica exclave italiana.\nCon l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civilt\xc3\xa0 occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unit\xc3\xa0 politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unit\xc3\xa0 d'Italia, finch\xc3\xa9 nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che complet\xc3\xb2 la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica.\nNel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, \xc3\xa8 un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano \xc3\xa8 molto alto, 0.883, e la speranza di vita \xc3\xa8 di 83,4 anni. \xc3\x88 membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. \xc3\x88 inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, \xc3\xa8 una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virt\xc3\xb9 della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanit\xc3\xa0 dall'UNESCO."
"I movimenti letterari, i fatti culturali, l'ideologia stessa del Novecento in Italia, sia sul piano letterario che politico, possono essere colti e seguiti nel loro complesso sviluppo attraverso l'articolarsi delle pi\xc3\xb9 rappresentative riviste del Novecento le cui premesse si possono gi\xc3\xa0 trovare nelle riviste di fine Ottocento.\nDalla loro analisi scaturisce chiaramente, sia il profilo dei fenomeni sociali, politici, religiosi, scientifici (non solo artistico-letterari), sia quello dei gruppi intellettuali e redazionali che li hanno animati e gestiti e dei loro singoli componenti.\nLe riviste rappresentano un modo pi\xc3\xb9 concreto, partecipe e militante di lavorare e discutere sui temi e sui problemi che sono stati dibattuti dalla cultura del secolo procedendo dal di dentro dei fenomeni, non solo artistico-letterari, ma politici, sociali, religiosi e scientifici.\n\n"