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Pubblicazione: Pontedera : Tagete : Bandecchi & Vivaldi, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: I luoghi di Velathri
"Volterra \xc3\xa8 un comune italiano di 10 000 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.\nLa citt\xc3\xa0, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, \xc3\xa8 stata una delle principali citt\xc3\xa0-stato della Toscana antica (Etruria), fu sede nel medioevo di un'importante signoria vescovile avente giurisdizione su un'ampia parte delle Colline toscane. Conserva un centro storico di origine etrusca (di quest'epoca rimangono la ben conservata porta all'Arco; la porta Diana, che conserva i blocchi degli stipiti; gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; l'acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi, vari edifici ed alcune cisterne; diversi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane (fra tutte il Teatro ad emiciclo) ed edifici medievali come la cattedrale, la Fortezza Medicea e il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, nel centro citt\xc3\xa0.\nVolterra \xc3\xa8 candidata per il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 ed \xc3\xa8 stata designata tra le dieci citt\xc3\xa0 finaliste.\n\n"
'L\'Ombra della sera \xc3\xa8 una statuetta votiva etrusca, proveniente dall\'antica Velathri, ovvero l\'attuale Volterra, dove \xc3\xa8 conservata al museo Guarnacci.\nSi dice che sia stato il poeta Gabriele D\'Annunzio a darle il nome "Ombra della sera", poich\xc3\xa9 nel guardarla gli venivano in mente le lunghe ombre del tramonto, ma in realt\xc3\xa0 il nome \xc3\xa8 di origine popolare e compare per la prima volta in un testo nel 1954, la Guida di Volterra del prof. Paolo Ferrini, edita dalla Casa Editrice volterrana Migliorini Gian Piero.\n\n'
"La citt\xc3\xa0 etrusca di Velathri (Volaterrae per i romani, corrispondente all'attuale Volterra) ha emesso quattro serie di monete prodotte con la tecnica della monetazione fusa (aes grave).\nTutte le serie recano il nome di VELATHRI in alfabeto etrusco e scritta retrograda, cio\xc3\xa8 da destra a sinistra.\nThurlow le data nel periodo 230-220 a.C., mentre Rutter preferisce un pi\xc3\xb9 generico III secolo a.C.\n\n"
"Le mura di Volterra sono un'opera di ingegneria militare a difesa di Volterra risalente all'epoca etrusca e via via modificata nel corso dei secoli.\nLe primitive mura, di cui rimangono lunghi tratti, furono costruite in epoca etrusca intorno al IV secolo a.C. e rimasero in uso per tutto l'alto medioevo, fin quando il Comune di Volterra decise la costruzione di un nuovo sistema difensivo, che tuttavia ingloba molte delle strutture murarie etrusche.\nLe antiche mura che recingevano la citt\xc3\xa0 avevano uno sviluppo di circa 7 km, racchiudendo un'area di 102 ha, mentre la cinta medievale che corrisponde all'estensione attuale, \xc3\xa8 di soli 2.6 km, racchiudendo un'area di 26 ettari.\nIl materiale principalmente usato per la costruzione fu il panchino, pietra tipica della Toscana occidentale: la variet\xc3\xa0 adoperata nel volterrano, \xc3\xa8 costituita da una grana molto fine e di colore bianco: venne utilizzata anche per le urne cinerarie, per la muratura dei palazzi e per i lastricati stradali.\n\n"
"Gli Etruschi (in etrusco: R\xc3\xa0senna, \xf0\x90\x8c\x80\xf0\x90\x8c\x8d\xf0\x90\x8c\x8d\xf0\x90\x8c\x84\xf0\x90\x8c\x94\xf0\x90\x8c\x80\xf0\x90\x8c\x93, o Rasna, \xf0\x90\x8c\x80\xf0\x90\x8c\x8d\xf0\x90\x8c\x94\xf0\x90\x8c\x80\xf0\x90\x8c\x93) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania.\nLa fase pi\xc3\xb9 antica della civilt\xc3\xa0 etrusca \xc3\xa8 la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civilt\xc3\xa0 etrusca ebbe una profonda influenza sulla civilt\xc3\xa0 romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della citt\xc3\xa0 etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e termin\xc3\xb2 nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.\n\n"