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Pubblicazione: Milano : Rizzoli, c1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
'Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona, 1528 \xe2\x80\x93 Venezia, 19 aprile 1588), \xc3\xa8 stato un pittore italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica Veneta attivo a Venezia e in altre localit\xc3\xa0 del Veneto.\nCaliari \xc3\xa8 noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato, come Nozze di Cana (1563), Cena a casa di Levi (1573) e Trionfo di Venezia (1582). Pittore della scuola veronese, si form\xc3\xb2 nella bottega di Antonio Badile e inizi\xc3\xb2 ben presto a ricevere importanti committenze, anche grazie al legame con il celebre architetto Michele Sanmicheli con cui instaur\xc3\xb2 una prolifica collaborazione. Insieme a Tiziano, pi\xc3\xb9 anziano di una generazione, e a Tintoretto, Paolo Veronese \xc3\xa8 considerato uno del "grande trio che ha dominato la pittura veneziana del cinquecento". Conosciuto come un ottimo colorista, dopo un iniziale periodo manierista, svilupp\xc3\xb2 uno stile naturalistico sotto l\'influenza di Tiziano. \nLe sue opere pi\xc3\xb9 famose sono elaborati cicli narrativi, eseguiti in uno stile drammatico e colorato, pieno di maestosi scenari architettonici e sfarzosi dettagli. Sono particolarmente famosi i suoi grandi dipinti rappresentanti feste bibliche, affollati di figure, che dipinse per refettori di monasteri a Venezia e Verona. Fu anche il principale pittore veneziano di soffitti. Essendo dipinte per la decorazione di palazzi ed edifici pubblici, la maggior parte di queste opere rimane ancora oggi in situ, come nel caso dei dipinti per Palazzo Ducale a Venezia, per la chiesa di San Sebastiano e per Villa Barbaro, o almeno a Venezia, mentre le sue opere conservate nei musei, come i ritratti, hanno dimensioni pi\xc3\xb9 contenute e non sempre mostrano il carattere pi\xc3\xb9 tipico del pittore.\nCaliari \xc3\xa8 sempre stato apprezzato per "la brillantezza cromatica della sua tavolozza, per lo splendore e la sensibilit\xc3\xa0 della sua pennellata, per l\'eleganza aristocratica delle sue figure e per la magnificenza del suo spettacolo", ma il suo lavoro \xc3\xa8 stato percepito "per non consentire l\'espressione del profondo, umano o sublime. Del "grande trio" \xc3\xa8 stato il meno apprezzato dalla critica moderna. L\'opera di Paolo ha anticipato l\'arte barocca, ispirando numerosi artisti come Annibale Carracci, Sebastiano Ricci, Pietro da Cortona, Giambattista Tiepolo, fino a Eug\xc3\xa8ne Delacroix.'
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"