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Titolo uniforme: Foster, Philip Ellis. A study of Lorenzo de' Mediciʼs villa at Poggio a Caiano. -
Pubblicazione: Poggioa Caiano : Comune, 1992
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
"Cosimo I de' Medici (Firenze, 12 giugno 1519 \xe2\x80\x93 Firenze, 21 aprile 1574) \xc3\xa8 stato il secondo ed ultimo Duca della Repubblica Fiorentina, dal 1537 al 1569, e, in seguito alla sua elevazione a Granduca di Toscana, il primo Granduca di Toscana, dal 1569 alla morte, avvenuta nel 1574.\nFiglio del condottiero Giovanni de' Medici, detto delle Bande Nere, e di Maria Salviati, apparteneva per via paterna al ramo cadetto dei Medici detto dei Popolani, discendente da quel Lorenzo de' Medici detto il Vecchio, fratello di Cosimo il Vecchio, il primo Signore de facto di Firenze; mentre era discendente per via materna dal ramo principale stesso, in quanto la madre era figlia di Lucrezia de' Medici, a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze.\nIn questo modo Cosimo I port\xc3\xb2 al potere il ramo cadetto dei Popolani e diede vita alla linea granducale.\n\n"
"Caterina Maria Romula di Lorenzo de' Medici, nota semplicemente come Caterina de' Medici (Firenze, 13 aprile 1519 \xe2\x80\x93 Blois, 5 gennaio 1589), fu regina consorte di Francia, come moglie di Enrico II, dal 1547 al 1559, reggente dal 1560 al 1563.\nNota come \xc2\xabla regina madre\xc2\xbb per aver generato tre sovrani di Francia (Francesco II, Carlo IX, Enrico III), ebbe una grande e duratura influenza nella vita politica dello Stato.Il suo nome \xc3\xa8 legato alle guerre di religione che si combatterono in Francia negli anni del suo regno.\nUna sorta di leggenda nera che l'ha perseguitata da tempo immemorabile ne ha fatto una persona austera, vendicativa, attaccata al potere e persino malvagia, pronta a qualunque espediente pur di raggiungere i suoi scopi, secondo i dettami de Il Principe, che Niccol\xc3\xb2 Machiavelli aveva dedicato al padre.\nNella moderna storiografia Caterina de' Medici viene considerata piuttosto una delle maggiori sovrane di Francia, sostenitrice della tolleranza civile, che, pur compiendo diversi errori di valutazione, tent\xc3\xb2 di seguire una politica di conciliazione con l'aiuto dei propri consiglieri, animata in primo luogo dal desiderio di assicurare la continuazione della dinastia Valois.Il suo ruolo nel massacro della notte di san Bartolomeo, tuttavia, contribuisce ancora oggi a farne un personaggio controverso."
'La casata dei Medici \xc3\xa8 un\'antica famiglia fiorentina, protagonista di centrale importanza nella storia d\'Italia e d\'Europa dal XV al XVIII secolo.\nI Medici ottennero, de Facto, il controllo prima della citt\xc3\xa0 di Firenze, e del Granducato di Toscana poi.\nTranne qualche interruzione di breve durata il potere mediceo dur\xc3\xb2 dal 1434, con la signoria di Cosimo il Vecchio, al 1737, con la morte di Gian Gastone, ultimo granduca.\nOriginari della regione del Mugello, probabilmente appartenenti alla piccola nobilt\xc3\xa0 di campagna inurbata a partire dal XII secolo, inizialmente le attivit\xc3\xa0 dei Medici delle prime generazioni riguardarono la mercatura tessile, l\'agricoltura e solo sporadicamente l\'attivit\xc3\xa0 bancaria.\nCon la fondazione del Banco dei Medici, ad opera di Giovanni di Bicci, la famiglia acquist\xc3\xb2 nel tempo ricchezza e potere, divenendo finanziatrice delle realt\xc3\xa0 pi\xc3\xb9 influenti nel panorama politico europeo. Il Banco, ad esempio, finanzi\xc3\xb2 il Papa, la conquista del Ducato di Milano da parte di Francesco Sforza, la vittoria di Edoardo di York nella Guerra delle due rose.\nCon l\'avvento al governo di Cosimo e di suo nipote Lorenzo il Magnifico, incarnazione del principe umanista, il potere mediceo fu uno dei principali poli propulsivi del Rinascimento: i signori di Firenze erano trattati come sovrani dagli altri monarchi europei, e la vita artistica e culturale della Firenze del XV secolo era punto di riferimento per tutta Europa, grazie anche all\'instancabile opera di promozione culturale svolta dal Magnifico. Politicamente, Lorenzo si premur\xc3\xb2 di conservare l\'equilibrio degli Stati italiani attraverso la salvaguardia della Lega Italica promossa dal nonno, garantendo all\'Italia un lungo periodo di pace interna e di sviluppo. Dopo la sua morte nel 1492, i suoi eredi non furono altrettanto capaci, contribuendo a far precipitare la Penisola nella rovinosa serie di conflitti noti come Guerre d\'Italia, che segnarono la sempre maggiore marginalizzazione degli Stati italiani nell\'Europa delle grandi potenze nazionali.\nLa famiglia Medici ha espresso tre Papi della Chiesa cattolica: papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini, ultimo successore di Pietro ad essere semplice diacono al momento dell\'elezione, port\xc3\xb2 alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Il 3 gennaio 1521 scomunic\xc3\xb2 Martin Lutero con la bolla pontificia Decet Romanum Pontificem. Papa Clemente VII, cugino di Leone X, neg\xc3\xb2 il divorzio ad Enrico VIII d\'Inghilterra e dovette subire lo Scisma anglicano. Durante il suo papato vi fu il Sacco di Roma. Entrambi i papi furono grandi mecenati nella tradizione di famiglia. Il terzo papa mediceo, Leone XI, regn\xc3\xb2 invece per meno di un mese nell\'aprile del 1605. La famiglia conta anche due regine consorti di Francia: Caterina de\' Medici, l\'ultima discendente diretta del Magnifico, e Maria, figlia del Granduca Francesco I de\' Medici e nonna di Luigi XIV, il Re Sole.\nCon l\'avvento del Granducato nella seconda met\xc3\xa0 del XVI secolo i Medici divennero sovrani a tutti gli effetti unificando sotto il loro scettro gran parte della Toscana, con l\'unica eccezione dell\'indipendente Repubblica di Lucca e dello Stato dei Presidi, sotto dominazione spagnola.\nIl governo dei granduchi medicei fu inizialmente illuminato come quello dei loro avi: diedero impulso ai commerci, proclamarono la tolleranza religiosa con le famose Leggi livornine del 1591-1593 e furono mecenati delle arti e della scienza, patrocinando Galileo Galilei, astronomo di corte di Cosimo II de\' Medici, e fondando, con il cardinale Leopoldo, l\'Accademia del Cimento, la prima istituzione scientifica in Europa a promuovere il metodo sperimentale di Galileo.\nIl malgoverno degli ultimi granduchi e la morte senza eredi dell\'ultimo sovrano mediceo Gian Gastone nel 1737, port\xc3\xb2 il Granducato nella mani di Francesco I di Lorena, marito dell\'imperatrice Maria Teresa d\'Austria, rimanendo ai loro discendenti fino all\'Unit\xc3\xa0 d\'Italia.\nLa sorella di Gian Gastone, Anna Maria Luisa de\' Medici, ultima del ramo granducale, stipul\xc3\xb2 il "Patto di famiglia" con gli Asburgo-Lorena lasciando per testamento l\'immenso patrimonio artistico alla citt\xc3\xa0 di Firenze. L\'accordo prevedeva che i nuovi successori non potessero spostare \xc2\xab[...] o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinch\xc3\xa9 esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilit\xc3\xa0 del Pubblico e per attirare la curiosit\xc3\xa0 dei Forestieri\xc2\xbb, come scrisse lei stessa.\nAttualmente sopravvivono solo tre rami cadetti: quello dei Medici di Ottajano, principi di Ottajano e duchi di Sarno, trapiantati a Napoli sin dal XVI secolo, quello dei Medici Tornaquinci, gi\xc3\xa0 marchesi di Castellina, rimasti nell\'originaria Toscana, e quello dei Peruzzi de\' Medici.'
'Palazzo Vecchio si trova in piazza della Signoria a Firenze ed \xc3\xa8 la sede del Comune. Rappresenta la migliore sintesi dell\'architettura civile trecentesca cittadina ed \xc3\xa8 uno dei palazzi civici pi\xc3\xb9 conosciuti nel mondo.\nChiamato in origine "Palazzo dei Priori", e poi successivamente venne identificato nel XV secolo come "Palazzo della Signoria", dal nome dell\'organismo principale della Repubblica di Firenze; nel 1540 divenne Palazzo Ducale, quando il duca Cosimo I de\' Medici ne fece la sua residenza; infine il nome Vecchio lo assunse dopo il 1565 quando la corte del Duca Cosimo si spost\xc3\xb2 nel "nuovo" Palazzo Pitti.\nNon sono presenti porte o aperture per la sicurezza di chi amministrava il potere. Ci si poteva accedere solamente dal cortile\nDal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento del Regno d\'Italia, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze e vari uffici comunali. Vi si trova inoltre un museo, che permette di visitare le magnifiche sale dove lavorarono, fra gli altri, Agnolo Bronzino, Ghirlandaio, Giorgio Vasari, e dove sono esposte opere di Michelangelo Buonarroti, Donatello, Verrocchio.\nL\'edificio si \xc3\xa8 gradualmente ingrandito verso est, arrivando ad occupare un isolato intero e allungando l\'iniziale parallelepipedo trecentesco fino a quadruplicarne le dimensioni, con una pianta che ricorda un trapezio del quale la facciata \xc3\xa8 solo il lato pi\xc3\xb9 corto. Sulla facciata principale a bugnato, la Torre di Arnolfo \xc3\xa8 uno degli emblemi della citt\xc3\xa0.'
'Le cappelle medicee, costruite quale luogo di sepoltura della famiglia Medici, sono oggi un museo statale di Firenze, ricavato da alcune aree della basilica di San Lorenzo.\n\n'