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"Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 settembre 1916 \xe2\x80\x93 Roma, 9 maggio 1978) \xc3\xa8 stato un politico, accademico e giurista italiano.\nTra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne prima segretario (1959) e poi presidente (1976) e fu pi\xc3\xb9 volte ministro. \nCinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, guid\xc3\xb2 governi di centro-sinistra (1963-68) promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell'attenzione verso il Partito Comunista Italiano attraverso il cosiddetto compromesso storico.\nFu rapito il 16 marzo 1978 e assassinato il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. \xc3\x88 uno dei quattro Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana ad aver ricoperto questa carica per un periodo cumulativo maggiore di cinque anni.\n\n"
'Sandro Pertini, all\'anagrafe Alessandro Giuseppe Antonio Pertini (Stella San Giovanni, 25 settembre 1896 \xe2\x80\x93 Roma, 24 febbraio 1990), \xc3\xa8 stato un politico, giornalista e partigiano italiano.\nFu il settimo presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, primo socialista e unico esponente del PSI a ricoprire la carica.\nDurante la prima guerra mondiale, Pertini combatt\xc3\xa9 sul fronte dell\'Isonzo e per diversi meriti sul campo gli fu conferita una medaglia d\'argento al valor militare nel 1917. Nel primo dopoguerra ader\xc3\xac al Partito Socialista Unitario di Filippo Turati e si distinse per la sua energica opposizione al fascismo. Perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini, nel 1925 fu condannato a otto mesi di carcere, e quindi costretto all\'esilio in Francia per evitare l\'assegnazione per cinque anni al confino.\nContinu\xc3\xb2 la sua attivit\xc3\xa0 antifascista anche all\'estero e per questo, dopo essere rientrato sotto falso nome in Italia nel 1929, fu arrestato e condannato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato prima alla reclusione e successivamente al confino.\nSolo nel 1943, alla caduta del regime fascista, fu liberato. Contribu\xc3\xac a ricostruire il vecchio PSI fondando insieme a Pietro Nenni e Lelio Basso il Partito Socialista Italiano di Unit\xc3\xa0 Proletaria.\nIl 10 settembre 1943 partecip\xc3\xb2 alla battaglia di Porta San Paolo nel tentativo di difendere Roma dall\'occupazione tedesca.\nDivenne in seguito una delle personalit\xc3\xa0 di primo piano della Resistenza e fu membro della giunta militare del Comitato di Liberazione Nazionale in rappresentanza del PSIUP.\nA Roma fu catturato dalle SS e condannato a morte; riusc\xc3\xac a salvarsi evadendo dal carcere di Regina Coeli assieme a Giuseppe Saragat e ad altri cinque esponenti socialisti grazie a un intervento dei partigiani delle Brigate Matteotti.\nNella lotta di Resistenza fu attivo a Roma, in Toscana, Valle d\'Aosta e Lombardia, distinguendosi in diverse azioni che gli valsero una medaglia d\'oro al valor militare. Nell\'aprile 1945 partecip\xc3\xb2 agli eventi che portarono alla liberazione dal nazifascismo, organizzando l\'insurrezione di Milano e votando il decreto che condann\xc3\xb2 a morte Mussolini e gli altri gerarchi fascisti.\nNell\'Italia repubblicana fu eletto deputato all\'Assemblea Costituente per i socialisti, quindi senatore nella prima legislatura e deputato in quelle successive, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Ricopr\xc3\xac per due legislature consecutive, dal 1968 al 1976, la carica di presidente della Camera dei deputati, infine fu eletto presidente della Repubblica Italiana l\'8 luglio 1978.\nAndando spesso oltre il "basso profilo" tipico del ruolo istituzionale ricoperto, il suo mandato presidenziale fu caratterizzato da una forte impronta personale che gli valse una notevole popolarit\xc3\xa0, tanto da essere ricordato come il "presidente pi\xc3\xb9 amato dagli italiani" o il "presidente degli italiani".Come capo dello Stato confer\xc3\xac l\'incarico a sei presidenti del Consiglio: Giulio Andreotti (del quale respinse le dimissioni di cortesia presentate nel 1978), Francesco Cossiga (1979-1980), Arnaldo Forlani (1980-1981), Giovanni Spadolini (1981-1982), Amintore Fanfani (1982-1983) e Bettino Craxi (1983-1987).\nNomin\xc3\xb2 cinque senatori a vita: Leo Valiani nel 1980, Eduardo De Filippo nel 1981, Camilla Ravera nel 1982 (prima donna senatrice a vita), Carlo Bo e Norberto Bobbio nel 1984; infine nomin\xc3\xb2 tre giudici della Corte costituzionale: nel 1978 Virgilio Andrioli, nel 1980 Giuseppe Ferrari e nel 1982 Giovanni Conso.\nEsponente democratico e riformista del socialismo italiano, durante la sua carriera si prodig\xc3\xb2 per la crescita del PSI e per l\'unit\xc3\xa0 dei socialisti italiani, opponendosi strenuamente alla scissione del 1947 e sostenendo la riunificazione delle sinistre. In qualit\xc3\xa0 di presidente della Repubblica nel 1979 confer\xc3\xac, per la prima volta dal 1945, il mandato di formare il nuovo governo a un esponente laico, il repubblicano Ugo La Malfa, incaricando quindi, con successo, nel 1981, il segretario del PRI Giovanni Spadolini (primo non democristiano ad assumere la guida del governo dal 1945), e nel 1983 il segretario del PSI Bettino Craxi (primo uomo politico socialista a essere nominato presidente del Consiglio nella storia d\'Italia).\nDurante e dopo il periodo presidenziale non rinnov\xc3\xb2 la tessera del PSI, al fine di presentarsi al di sopra delle parti, pur senza rinnegare il suo essere socialista. Del resto, lasciato il Quirinale al termine del suo mandato presidenziale e rientrato in Parlamento come senatore a vita di diritto, si iscrisse al gruppo senatoriale del Partito Socialista Italiano.\nFu sposato dal 1946 alla sua morte con Carla Voltolina, anch\'essa partigiana e antifascista.\n\n'
"Carlo Azeglio Ciampi (Livorno, 9 dicembre 1920 \xe2\x80\x93 Roma, 16 settembre 2016) \xc3\xa8 stato un economista, banchiere e politico italiano, 10\xc2\xba presidente della Repubblica Italiana dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006.\n\xc3\x88 stato governatore della Banca d'Italia dal 1979 al 1993, presidente del Consiglio dei ministri (1993-1994), ministro del tesoro e del bilancio e della Programmazione economica (1996-1997), quindi ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica (1998-1999). Primo presidente del Consiglio e primo capo dello Stato non parlamentare nella storia della Repubblica, fu anche il secondo presidente della Repubblica eletto dopo essere stato governatore della Banca d'Italia, preceduto da Luigi Einaudi nel 1948. \xc3\x88 stato anche governatore onorario della Banca d'Italia. \nHa ricoperto inoltre numerosi incarichi di rilevanza internazionale, tra cui quelli di presidente del Comitato dei governatori della Comunit\xc3\xa0 europea e del Fondo europeo di cooperazione monetaria (nel 1982 e nel 1987); vicepresidente della Banca dei regolamenti internazionali (dal 1994 al 1996); presidente del Gruppo Consultivo per la competitivit\xc3\xa0 in seno alla Commissione europea (dal 1995 al 1996) e presidente del comitato interinale del Fondo Monetario Internazionale (dall'ottobre 1998 al maggio 1999). Dal 1996 ha ricoperto gli incarichi di consigliere d'amministrazione e, successivamente, di consigliere scientifico e vicepresidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani.Dopo una militanza giovanile nel Partito d'Azione, Ciampi non ha pi\xc3\xb9 aderito ad alcun partito politico, anche se \xc3\xa8 stato sempre considerato vicino al centrosinistra.Come Capo dello Stato confer\xc3\xac l'incarico a tre presidenti del Consiglio dei ministri: Massimo D'Alema (del quale ha respinto le dimissioni di cortesia presentate nel 1999), Giuliano Amato (2000-2001) e Silvio Berlusconi (2001-2006); ha nominato cinque senatori a vita: Rita Levi-Montalcini nel 2001, Emilio Colombo nel 2003, Mario Luzi nel 2004, Giorgio Napolitano e Sergio Pininfarina nel 2005; ha infine nominato cinque Giudici della Corte costituzionale: nel 2000 Giovanni Maria Flick, nel 2004 Franco Gallo e nel 2005 Sabino Cassese, Maria Rita Saulle e Giuseppe Tesauro.\nIn quanto presidente emerito della Repubblica, \xc3\xa8 stato senatore di diritto e a vita.\n\n"
"Lo scandalo Lockheed in Italia riguard\xc3\xb2 la fornitura degli aerei da trasporto C-130, ricevuti dall'Aeronautica Militare a partire dal 1972. Nel 1976 molti soggetti coinvolti nelle trattative con la Lockheed furono accusati di aver accettato tangenti per miliardi di lire per favorire l'acquisto di tali aerei da parte del Ministero della Difesa italiano, e alcuni di questi poi condannati.\n\n"
'Livorno (pronuncia: [li\xcb\x88vorno], ) \xc3\xa8 un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell\'omonima provincia in Toscana.\nTerza citt\xc3\xa0 della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la met\xc3\xa0 degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti.\n\xc3\x88 situata lungo la costa del Mar Ligure ed \xc3\xa8 uno dei pi\xc3\xb9 importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa".\nTra tutte le citt\xc3\xa0 toscane \xc3\xa8 solitamente ritenuta la pi\xc3\xb9 moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione.\nLa citt\xc3\xa0, notevolmente sviluppatasi dalla seconda met\xc3\xa0 del XVI secolo per volont\xc3\xa0 dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ci\xc3\xb2 contribu\xc3\xac ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di citt\xc3\xa0 multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilit\xc3\xa0 indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunit\xc3\xa0 straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda met\xc3\xa0 dell\'Ottocento. Questa vocazione internazionale port\xc3\xb2 a identificare la citt\xc3\xa0 come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d\'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle pi\xc3\xb9 importanti capitali di stato dell\'epoca.\nTra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all\'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla citt\xc3\xa0 l\'appellativo di Montecatini al mare.\nLivorno \xc3\xa8 sede dell\'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell\'Esercito Italiano, del 1\xc2\xba Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9\xc2\xba Reggimento d\'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell\'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre \xc3\xa8 sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.'
"Segue l'elenco in ordine alfabetico dei porti italiani, con indicazione dei posti barca.\nIl pi\xc3\xb9 grande ed importante porto del Paese \xc3\xa8 il Porto di Genova, sia per estensione, che per profilo occupazionale diretto e dell'indotto, sia per linee di navigazione, sia per movimentazione container con destinazione finale. \nIl Porto di Trieste risulta invece il primo porto italiano per flusso di merci complessive e petrolifere (seguito da quello di Genova).\nIl Porto di Messina, ottavo per movimenti merci, \xc3\xa8 invece il primo porto nazionale per flusso di passeggeri (Genova in questo comparto \xc3\xa8 sesta, mentre Trieste \xc3\xa8 diciannovesima).\nNel settore crocieristico il primo porto italiano \xc3\xa8 il Porto di Civitavecchia (in questo settore Genova \xc3\xa8 quarto, e Trieste settimo ma con un numeri decisamente pi\xc3\xb9 contenuti). Il porto di Ancona \xc3\xa8 il primo porto italiano per traffico internazionale di veicoli e passeggeri.\n\n"