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Pubblicazione: Firenze : Passigli, 1987
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Pietro Metastasio, pseudonimo di Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (Roma, 3 gennaio 1698 \xe2\x80\x93 Vienna, 12 aprile 1782), \xc3\xa8 stato un poeta, librettista, drammaturgo e presbitero italiano.\n\xc3\x88 considerato il riformatore del melodramma italiano.'
"Catone in Utica \xc3\xa8 un libretto d'opera seria di Pietro Metastasio, rappresentato per la prima volta nel carnevale del 1728 con la musica di Leonardo Vinci.\nComposto nel periodo romano, \xc3\xa8 tra i pochi melodrammi metastasiani a concludersi con la morte del protagonista. Catone compare addirittura sulla scena in fin di vita, espediente talvolta evitato anche dalle tragedie in prosa e foriero di scalpore e scandalo al tempo della rappresentazione al Teatro delle Dame. Metastasio scrisse allora un finale alternativo in cui la morte di Catone veniva solo raccontata da Marzia, ma volle dare comunque alle stampe entrambe le versioni.\nIl Catone in Utica, pi\xc3\xb9 volte musicato nel corso del Settecento, fu messo in scena sul finire del secolo con intenti patriottici; durante la Repubblica Napoletana venne rappresentato assieme alle tragedie alfieriane, e sempre nel 1799 il pubblico romano del Teatro Argentina vi ravvis\xc3\xb2 con entusiasmo un significato libertario.\n\n"
"L'Attilio Regolo \xc3\xa8 un melodramma composto dal compositore Johann Adolf Hasse, su libretto di Pietro Metastasio, che lo scrisse tra il 1738 e il 1740.\n\n"
"L'Olimpiade \xc3\xa8 un libretto d'opera seria (dramma per musica) di Pietro Metastasio, scritto nel 1733 per essere inizialmente musicato da Antonio Caldara. Il soggetto del libretto trae assai libero spunto da una vicenda della vita di Clistene, tiranno di Sicione, narrata da Erodoto e Pausania, e trova altres\xc3\xac ispirazione nel quinto libro delle Mythologiae (1551) dell'umanista Natale Conti (1520\xe2\x80\x931582), nel Torrismondo e nell'Aminta del Tasso, nel Pastor fido del Guarini, e, pi\xc3\xb9 direttamente, nel libretto, Gli inganni felici, di Apostolo Zeno.\n\n"