biblio toscana

"Il monastero di Camaldoli \xc3\xa8 un complesso monastico situato a tre chilometri dall'Eremo di Camaldoli, nel comune di Poppi. Nel luglio del 1943 ospit\xc3\xb2 i lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli.\n\n"

'Camaldoli \xc3\xa8 una localit\xc3\xa0 situata nel territorio del comune di Poppi, all\'interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.\nNon molto lontano dal monastero \xc3\xa8 collocato un laghetto di origine artificiale ma che ormai si \xc3\xa8 naturalizzato da tempo: il Laghetto Traversari. Vi \xc3\xa8 l\'antica farmacia o laboratorio galenico, in cui i monaci lavoravano spezie e piante medicinali per curare i malati dell\'antico "ospitale". L\'attuale farmacia, con i pregiati mobili in noce, risale al 1543. Nella chiesa in stile barocco si trovano opere del Vasari.\nDivenne nel Rinascimento un importante centro culturale e dopo il 1520 si attiv\xc3\xb2 al proprio interno anche una tipografia.\nA pochi chilometri di distanza si trova l\'Eremo di Camaldoli, nato poco dopo la fondazione del monastero per ospitare i monaci desiderosi di abbandonare totalmente la vita comunitaria per la clausura in mezzo alla foresta, dove si pu\xc3\xb2 ammirare la cella di San Romualdo. I monaci Camaldolesi seguono la regola benedettina con l\'aggiunta di propri princ\xc3\xacpi e norme e sono riuniti nella Congregazione Camaldolese dell\'ordine di San Benedetto (Congregazione camaldolese).\nFra i camaldolesi illustri vi \xc3\xa8 Ambrogio Traversari (1386 - 1439), Sant\'Alberico da Ocri che mor\xc3\xac, nel 1050, in un eremo presso Sarsina (FC) e Raniero Ranieri, divenuto Papa in epoca medievale con il nome di Pasquale II.'

"L'Ordine di San Benedetto (in latino Ordo Sancti Benedicti) \xc3\xa8 una confederazione che riunisce congregazioni monastiche e monasteri autonomi che perpetuano l'ideale religioso del monachesimo benedettino in conformit\xc3\xa0 con la regola e lo spirito di san Benedetto; i monaci benedettini pospongono al loro nome la sigla O.S.B.Le origini del monachesimo benedettino risalgono alla fondazione, attorno al 529, del cenobio di Montecassino a opera di san Benedetto da Norcia.\nLa regola redatta da Benedetto per la sua comunit\xc3\xa0 si diffuse rapidamente anche grazie al sostegno di papa Gregorio Magno e venne adottata, spesso accanto ad altre, da numerosi monasteri europei: si afferm\xc3\xb2 definitivamente nell'817, quando il capitolare monastico di Aquisgrana, di cui fu ispiratore Benedetto d'Aniane, la impose a tutti i monasteri franco-germanici.I monasteri benedettini, tutti autonomi, iniziarono a riunirsi in congregazioni nel X secolo. Nel 1893 papa Leone XIII ha riunito le congregazioni e i monasteri benedettini in una confederazione sotto la presidenza di un abate primate residente nel monastero di Sant'Anselmo all'Aventino a Roma."

'Il monachesimo (in greco antico: \xce\xbc\xce\xbf\xce\xbd\xce\xb1\xcf\x87\xcf\x8c\xcf\x82, monach\xc3\xb3s, "persona solitaria") \xc3\xa8 un fenomeno caratterizzato da alcune rinunce agli interessi mondani per dedicarsi nel modo pi\xc3\xb9 completo alla propria spiritualit\xc3\xa0. Fonda le sue radici in oriente e in seguito in occidente. Molte religioni hanno creato elementi monastici: cristianesimo, induismo, buddhismo, giainismo, taoismo.\n\n'

"La congregazione camaldolese dell'Ordine di San Benedetto (Ordo Camaldulensium) \xc3\xa8 una congregazione monastica cattolica fondata tra il 1024 e il 1025 da San Romualdo, monaco benedettino.\n\n"

"Il monastero di Camaldoli \xc3\xa8 un complesso monastico situato a tre chilometri dall'Eremo di Camaldoli, nel comune di Poppi. Nel luglio del 1943 ospit\xc3\xb2 i lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli.\n\n"