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Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, [1995]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La rivolta dei santi maledetti \xc3\xa8 un saggio narrativo dello scrittore italiano Curzio Malaparte, pubblicato per la prima volta nel 1921 con il titolo Viva Caporetto! e sequestrato dalla censura, quindi ripubblicato nel 1923 come La rivolta dei santi maledetti e nuovamente sequestrato; venne pubblicato integralmente solo nel 1980, a cura dello storico Mario Isnenghi.'
'Curzio Malaparte, nome d\'arte di Curt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 \xe2\x80\x93 Roma, 19 luglio 1957), \xc3\xa8 stato uno scrittore, giornalista, militare, poeta e saggista italiano, nonch\xc3\xa9 diplomatico, agente segreto, sceneggiatore, inviato speciale e regista cinematografico, una delle figure centrali dell\'espressionismo letterario in Italia e del neorealismo.\n\xc3\x88 particolarmente noto, soprattutto all\'estero, per i suoi romanzi Kaputt e La pelle, opere a sfondo autobiografico basate sulla sua esperienza di giornalista e ufficiale durante la seconda guerra mondiale, e Maledetti toscani.\nScrittore dallo stile realistico e \xc2\xabimmaginifico\xc2\xbb, definito come \xc2\xabcinico e compassionevole\xc2\xbb al tempo stesso e talvolta avvicinato alle tematiche e allo stile espressionista crudo di Louis-Ferdinand C\xc3\xa9line, come intellettuale fu dapprima un sostenitore del fascismo, poi una voce critica e un oppositore dello stesso. Caratteristica della sua letteratura \xc3\xa8 la mescolanza di fatti reali - lo scrittore \xc3\xa8 stato infatti avvicinato alla corrente del neorealismo -, spesso autobiografici, ad altri immaginari, talvolta esagerati in maniera voluta e consapevole, fino al farsesco, specialmente quando deve denunciare le atrocit\xc3\xa0 della seconda guerra mondiale.Interventista e volontario nella Grande Guerra, ammiratore di Mussolini e "fascista della prima ora", partecip\xc3\xb2 alla marcia su Roma e fu attivo nelle posizioni di fascismo di sinistra intransigente, sostenendo la cosiddetta rivoluzione fascista; allontanatosi gradualmente dal regime (venne anche mandato al confino, da cui usc\xc3\xac grazie all\'amicizia con Galeazzo Ciano, genero del Duce), dopo l\'8 settembre 1943 si arruol\xc3\xb2 nell\'Esercito Cobelligerante Italiano del Regno d\'Italia e collabor\xc3\xb2 con gli Alleati (cui pure non risparmi\xc3\xb2 pesanti critiche) nel Counter Intelligence Corps nella lotta contro i nazisti e i fascisti della RSI, a cui non ader\xc3\xac. Prima anticomunista, nel secondo dopoguerra si avvicin\xc3\xb2 al Partito Comunista Italiano, grazie all\'interessamento di Palmiro Togliatti che lo assunse come cronista, sebbene molti dubitassero della effettiva sua adesione, o avvicinamento, al PCI (e contemporaneamente al Partito Repubblicano Italiano, a cui gi\xc3\xa0 aderiva da giovanissimo, al quale si iscrisse poco prima di morire). Mor\xc3\xac dopo essersi convertito in punto di morte alla Chiesa cattolica, assistito dai sacerdoti padre Cappello e padre Rotondi, secondo le testimonianze di questi.Lo pseudonimo, che us\xc3\xb2 dal 1925, fu da lui ideato come umoristica paronomasia basata sul cognome "Bonaparte". Si soprannomin\xc3\xb2 e venne soprannominato l\'"Arcitaliano", per avere racchiuso nella sua complessa e contraddittoria personalit\xc3\xa0 molti difetti e pregi degli italiani.\n\n'