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Pubblicazione: Firenze [etc.] : R. Bemporad & Figlio, 1921
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La letteratura inglese (English-language literature) indica l'insieme di quelle attivit\xc3\xa0 indirizzate alla produzione di testi scritti a fini artistici, in poesia o in prosa, in lingua inglese. Essa dunque non \xc3\xa8 limitata alla produzione letteraria interna al Regno d'Inghilterra e alle sue varie evoluzioni, ma comprende anche molta della letteratura scozzese, gallese e irlandese, scritta in inglese anche prima che i territori suddetti facessero parte del Regno Unito o dopo la loro eventuale uscita da esso. Oltre a questo, tale letteratura comprende le produzioni delle colonie o ex-colonie britanniche, prima tra tutte gli Stati Uniti, dove l'inglese \xc3\xa8 lingua ufficiale."
"Una distop\xc3\xaca, o anche anti-utopia, contro-utopia, utopia negativa o cacotopia, \xc3\xa8 una descrizione o rappresentazione di una realt\xc3\xa0 immaginaria del futuro, ma prevedibile sulla base di tendenze del presente percepite come altamente negative, in cui viene presagita un'esperienza di vita indesiderabile o spaventosa. Ponendosi in contrapposizione ad un'utopia, una distopia viene tipicamente prefigurata come l'appartenenza ad un'ipotetica societ\xc3\xa0 o ad un ipotetico mondo caratterizzati da alcune espressioni sociali o politiche opprimenti, spesso in concomitanza o in conseguenza di condizioni ambientali o tecnologiche pericolose, che sono state portate al loro limite estremo."
"Le maschere del tempo (The Masks of Time) \xc3\xa8 un romanzo di fantascienza dello scrittore statunitense Robert Silverberg del 1968, pubblicato in lingua originale anche col titolo di Vornan-19, dal nome dell'omonimo viaggiatore del tempo che, dal futuro, torna a visitare la Terra del 1999.\nFu candidato al Premio Nebula per il miglior romanzo.\n\n"
'Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 \xe2\x80\x93 Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), \xc3\xa8 stato un poeta, scrittore e politico italiano.\nIl nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, \xc3\xa8 un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante "Alighieri" si afferm\xc3\xb2 solo con l\'avvento di Boccaccio. \n\xc3\x88 considerato il padre della lingua italiana; la sua fama \xc3\xa8 dovuta alla paternit\xc3\xa0 della Comed\xc3\xaca, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la pi\xc3\xb9 grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia \xc3\xa8 anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. \nImportante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spazi\xc3\xb2 all\'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, \xc3\xa8 diventato uno dei simboli dell\'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Societ\xc3\xa0 Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Societ\xc3\xa0 dantesca.'
'Impero bizantino (395 - 1453) \xc3\xa8 il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l\'Impero romano d\'Oriente (termine che inizi\xc3\xb2 a diffondersi gi\xc3\xa0 durante il dominato dell\'imperatore Valente), di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395.\nIl termine "bizantino" \xc3\xa8 stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l\'Impero romano d\'Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. Gli stessi abitanti dell\'Impero romano d\'Oriente chiamavano s\xc3\xa9 stessi dal greco \xe1\xbf\xac\xcf\x89\xce\xbc\xce\xb1\xe1\xbf\x96\xce\xbf\xce\xb9 / Rh\xc5\x8dma\xc3\xaeoi ("Romani") oppure \xe1\xbf\xac\xcf\x89\xce\xbc\xce\xb9\xcf\x8c\xce\xb9 / R\xc5\x8dmi\xc3\xb3i ("Romei"). Come l\'Impero bizantino era di fatto Impero romano, cos\xc3\xac la sua capitale Costantinopoli era la Nuova Roma e cos\xc3\xac pure il titolo dei suoi sovrani era Basile\xc3\xbas ka\xc3\xac Ka\xc3\xacsar ton roma\xc3\xadon (greco: \xce\x92\xce\xb1\xcf\x83\xce\xb9\xce\xbb\xce\xb5\xe1\xbd\xba\xcf\x82 \xce\xba\xce\xb1\xe1\xbd\xb6 \xce\x9a\xce\xb1\xe1\xbf\x96\xcf\x83\xce\xb1\xcf\x81 \xcf\x84\xe1\xbf\xb6\xce\xbd \xe1\xbf\xac\xcf\x89\xce\xbc\xce\xb1\xce\xaf\xcf\x89\xce\xbd), ovvero Sovrano e Cesare dei Romani. La stessa penisola balcanica veniva chiamata dai Romei, Rumelia, nome di regione che sar\xc3\xa0 conservato pure dai conquistatori ottomani. Gli stessi ottomani utilizzeranno la parola R\xc5\xabm (in arabo: \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xb1\xd9\x8f\xd9\x91\xd9\x88\xd9\x85\xd9\x8f\xe2\x80\x8e, al-R\xc5\xabm), termine storicamente impiegato dai musulmani per indicare i \'Romani d\'Oriente\' cio\xc3\xa8 i Bizantini. I sultani ottomani, dopo la conquista di Costantinopoli, si assegneranno il titolo onorifico di qaysar-\xc4\xb1 Rum, "Cesare dei Romani", mantenendo il nome di Qus\xe1\xb9\xadan\xe1\xb9\xad\xc4\xabniyya per l\'originaria Costantinopoli fino al XX secolo, quando, come per svariati altri toponimi dell\'Anatolia, il nome della capitale venne turchificato in Istanbul.\nTuttavia per distinguerlo dall\'Impero romano d\'Occidente, si \xc3\xa8 preferito assegnare alla parte orientale il nome di "Impero bizantino". Non c\'\xc3\xa8 accordo fra gli storici sulla data in cui si dovrebbe cessare di utilizzare il termine "romano" per sostituirlo con il termine "bizantino", anche perch\xc3\xa9 entrambe le definizioni sono utilizzate da molti di loro, spesso indistintamente, per designare il mondo romano-orientale fino almeno al VII secolo. Le diverse impostazioni storiografiche condizionano anche la diversit\xc3\xa0 di opinioni nella determinazione della datazione: taluni lo fanno coincidere con il 395 (separazione definitiva dei due imperi), ma si \xc3\xa8 anche proposto il 476 (fine dell\'Impero romano d\'Occidente), il 330 (anno di inaugurazione della Nova Roma o \xce\x9d\xce\xad\xce\xb1 \xe1\xbf\xac\xcf\x8e\xce\xbc\xce\xb7, fondata da Costantino I, copia fedele e nostalgica della prima Roma), il 565 (morte di Giustiniano I, ultimo imperatore romano-orientale di madrelingua latina, e del suo sogno della Restauratio imperii). Diversi storici prolungano il periodo propriamente "romano" fino al regno di Eraclio I (r. 610-641), il quale modific\xc3\xb2 notevolmente la struttura dell\'impero, rendendo il greco lingua ufficiale al posto del latino.Resta comunque il fatto che per gli imperatori bizantini e per i loro sudditi il loro impero si identific\xc3\xb2 sempre con quello di Augusto e Costantino I dal momento che "romano" e "greco" fino al XVIII secolo furono per essi sinonimi.\nL\'impero, dopo una lunga crisi, la sua distruzione da parte dei crociati nel 1204 e la sua restaurazione nel 1261, cess\xc3\xb2 definitivamente di esistere nel 1453 (conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi ottomani guidati da Maometto II).\n\n'