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Pubblicazione: Milano : Angeli, 1989
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Le politiche sociali del fascismo comprendono riforme dei settori della previdenza, assistenza sociale e sanitaria effettuate in Italia dal 1922 al 1943. \n\nIn Italia, lo stato sociale, cio\xc3\xa8 l\xe2\x80\x99insieme di assicurazioni e assistenza pubbliche per vecchiaia, malattia, infortuni e altri bisogni sociali, \xc3\xa8 nato nell'ottocento. La sua crescita si \xc3\xa8 protratta per molti decenni, parallelamente ad analoghi processi di crescita che ebbero luogo negli altri paesi occidentali. Il regime fascista, partendo dalle leggi ed istituzioni introdotte nei decenni precedenti, globalmente estese l'intervento sociale dello stato, ampli\xc3\xb2 un numero di tutele pubbliche e riorganizz\xc3\xb2 e rafforz\xc3\xb2 le istituzioni statali chiamate ad operarle.\nIn un contesto storico di perdita dei diritti politici, le riforme furono uno strumento di controllo sociale: fornivano benefici il cui accesso era largamente controllato dal partito. Il rafforzamento dello stato sociale fu anche una strategia economica fondamentale dello stato totalitario fascista, che puntava ad assorbire la dimensione individuale nella dimensione pubblica, per produrre unit\xc3\xa0 nazionale e crescita economica.\nLe valutazioni di queste riforme sono talora controverse, qualora influenzate da prospettive che inducano a esagerarne la portata o sottovalutarne le implicazioni. In un\xe2\x80\x99ottica storica di lungo periodo, le riforme dell\xe2\x80\x99epoca fascista rappresentano la fase di consolidamento dello stato sociale italiano: esse rafforzarono le sue istituzioni e tendenze e ne influenzarono i successivi sviluppi. \n\n"
'Per economia \xe2\x80\x93 dal greco \xce\xbf\xe1\xbc\xb6\xce\xba\xce\xbf\xcf\x82 (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e \xce\xbd\xcf\x8c\xce\xbc\xce\xbf\xcf\x82 (nomos) "norma" o "legge" \xe2\x80\x93 si intende sia l\'organizzazione dell\'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che garantisce un tale tipo di organizzazione, sistema detto anche sistema economico. I soggetti che creano tali sistemi di organizzazione possono essere persone, organizzazioni o istituzioni. Normalmente si considerano i soggetti (detti anche "agenti" o "attori" o "operatori" economici) come attivi nell\'ambito di un dato territorio; peraltro si tiene conto anche delle interazioni con altri soggetti attivi fuori dal territorio.\n\n'